spiritualismo Orientamento filosofico basato sul riconoscimento della realtà sostanziale dello spirito. Il termine fu introdotto nel 19° sec. da V. Cousin, anche se la tradizione spiritualistica può essere [...] fatta risalire a sant’Agostino. Strettamente legata al privilegio accordato alla conoscenza introspettiva e alla coscienza come sede di principi gnoseologici e valori morali, questa tradizione è peraltro ...
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Filosofo (Metz 1851 - Parigi 1894). Teorizzò un razionalismo morale, che è sotto l'influenza dello spiritualismo francese da Cartesio a Maine de Biran e Lachelier. Ebbe varî discepoli, tra cui i più noti [...] sono Alain e P. Desjardins. I suoi scritti sono stati pubblicati postumi: Fragments (in Revue métaphysique et de morale, 1898), Les célèbres leçons (1926), Célèbres leçons et fragments (1950), che raccoglie ...
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Filosofo francese (Lione 1891 - ivi 1966). Sacerdote, professore nella università cattolica di Lione (dal 1926); ha teorizzato uno spiritualismo di fondo tomistico, integrato con dottrine della tradizione [...] agostiniana e con temi del pensiero contemporaneo. Tra i suoi scritti: La notion de substance (1929); St. Augustin et le néoplatonisme chrétien (1932); L'intuition intellectuelle et le problème de la métaphysique ...
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Filosofo, polemista, letterato, oratore (Poitiers 1826 - Parigi 1887). Seguace di V. Cousin, in polemica con le correnti filosofiche del suo tempo, propugnò un ritorno allo spiritualismo e ai valori del [...] cristianesimo. Fra le sue opere: L'idée de Dieu et ses nouveaux critiques (1864), Le matérialisme et la science (1868), Le pessimisme au XIXe siècle. Leopardi, Schopenhauer, Hartmann (1878), ecc ...
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Filosofo tedesco (Aurich, Bassa Sassonia, 1846 - Jena 1926). Dal 1874 al 1920 professore a Jena, nel 1908 premio Nobel per la letteratura; socio straniero dei Lincei (1913). Assertore entusiasta dello [...] spiritualismo contro il positivismo trionfante nella seconda metà del sec. 19º, la sua opera più famosa, Die Lebensanschauungen der grossen Denker (1890), è impostata intorno all'idea fondamentale della sua filosofia: l'esistenza di un mondo dello ...
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Filosofo italiano (Giarre, Catania, 1908 - Genova 1975); prof. di storia della filosofia nell'univ. di Pavia (dal 1938), di filosofia teoretica (dal 1947) e di filosofia (dal 1968) nell'università di Genova; [...] furono poi raccolti nel volume Dall'attualismo allo spiritualismo critico, 1962), allo spiritualismo cristiano (i relativi scritti in Dallo spiritualismo critico allo spiritualismo cristiano, 1966), alla filosofia dell'integralità, che teorizzava ...
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Filosofia
La filosofia di G. Gentile e la corrente di pensiero da essa iniziata nella cultura italiana. Il nome di a. (o di idealismo attuale) deriva dal ridurre tutta la realtà a spirito (spiritualismo [...] assoluto) e dall’intendere lo spirito come ‘atto’ non nel senso aristotelico di realtà che è già tutto quello che può essere nella sua perfezione (actum), ma all’opposto nel senso di actus, o realtà che ...
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Filosofo italiano (Torino 1900 - Roma 1977). Diresse l’Istituto di studi filosofici e il Centro internazionale di studi umanistici. Il suo pensiero, interessato particolarmente alla filosofia della religione, [...] fu informato ai principi dello spiritualismo cristiano (Filosofia della vita, 1924; Filosofia e apologetica, 1929) e dell’esistenzialismo teologico (Existentialisme théologique, 1948, trad. it. 1966; I presupposti di una teologia della storia, 1952). ...
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Filosofo (Penafiel, Valladolid, 1915 - Santander 1974), prof. nelle univ. di Murcia (1946-56), di Valenza (1956-61) e dal 1961 in quella di Madrid. Il suo pensiero si ispira a motivi dell'agostinismo, [...] dello spiritualismo francese e italiano contemporaneo e dell'esistenzialismo. Tra le sue opere: Fundamentos de filosofía (1947); La trascendencia de Dios en la filosofía griega (1947); Presencia intelectual de S. Augustín (1955); Persona humana y ...
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Medico e filosofo (Montpellier 1789 - ivi 1828). È ricordato come uno dei più tenaci assertori delle dottrine spiritualiste e vitaliste della scuola medica di Montpellier, nella cui università nel 1825 [...] divenne professore d'igiene. Come filosofo, professò uno spiritualismo, che egli ebbe modo di esprimere in un severo commento (1824) alla Lettre sur les causes premières del Cabanis. ...
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spiritualismo
s. m. [der. di spirituale]. – 1. Termine introdotto dal filosofo Victor Cousin (1792-1867) per caratterizzare e definire la propria dottrina e successivamente usato per designare una corrente filosofica che, sviluppatasi in Francia...
spiritual
〈spìritiuël〉 s. ingl. [propr., sostantivazione dell’agg. spiritual presente nella locuz. spiritual song «canto spirituale»] (pl. spirituals 〈spìritiuël∫〉), usato in ital. al masch. – Tipo di canto di origine popolare e con una forte...