MARSIA (Μαρσύας, Marsyas, Marsya)
E. Paribeni
È in Frigia un antico dèmone delle acque, collegato con una fonte presso la città di Kelainai nella vallata del Meandro. Gli è proprio il flauto e, per estensione [...] . Jahresh., XXXIX, 1952, p. 75 ss.; J. Boardman, in Journ. Hell. St., LXXVI, 1956, p. 18 ss.; W. Déonna, in Revue Belge de Philologie, XXXIV, 1956, 5, p. 338 ss.; C. Clairmont, in Yale Classical Studies, XV, 1957, p. 15 ss.; K. W. Schauenburg, in Röm ...
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Vedi TRAIANO dell'anno: 1966 - 1997
TRAIANO (M. Ulpius Traianus)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Nacque nel 53 d. C. a Italica, nella Baetica, da famiglia originaria da Todi. Accompagnò da giovane [...] , in Revue Ét. Lat., XXX, 1952, p. 321 ss.; G. M. A. Hanfmann-C. C. Vermeule-H. Jucker, in Am. Journ. Arch., LXI, 1957, p. 223 ss.; W. H. Gross, in Pauly-Wissowa, Suppl. X, 1965, c. 1035 ss., c. 1102 ss.; Bildnisse, s. v. M. Ulpius Traianus. Monete ...
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BEOTICI Vasi
P. Pelagatti
Si intendono con questo nome i vasi prodotti in Beozia fra l'VIII e il IV sec. a. C. È una fra le più modeste classi di vasi greci, non caratterizzata da uno stile unitario, [...] from the Athenian Agora, in Hesperia, XXXI, 1962, p. 369 ss.; C. V. A., Reading I, (A. D. Ure), Londra 1954, p. 38 ss.; C. V. A., Heidelberg i, (K. Schauenburg), Monaco 1954, p. 38 ss.; C. V. A. Mannheim i, (A. Greifenhagen), Monaco 1958, p. 24 ...
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VESTA (Vesta)
G. Carettoni
Divinità romana del focolare domestico.
Il significato del vocabolo greco corrispondente (ἑστὶα = fuoco) e l'identità del culto indussero gli antichi a ricercare anche un rapporto [...] , in Röm. Mitt., LII, 1937, p. 233 (rilievo di Wilton House, ara del Museo Naz. di Napoli); G. Wissowa, in Roscher, VI, 1937, c. 241 ss., s. v.; A. Cederna, in Not. Sc., 1951, p. 213 s. (vasi di Lanuvio e di Carsoli); P. Hommel, Studien z. röm ...
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EUPHRANOR (Εὐϕαράνωρ, Euphranor)
G. Bendinelli
Floriani Squarciapino
Artista greco del IV sec. a. C., ad un tempo pittore, scultore (nelle varie tecniche) e teorico dell'arte, avendo lasciato anche [...] Pauly-Wissowa, VI, 1909, cc. 1191-94, s. v., n. 8 (C. Robert); J. Six, in Arch. Jahrb., XXIV, p. 7 ss.; C. Picard, Manuel d'archéologie grecque. La sculpture, III, i, 1948, p. 853 ss.; G. Lippold, Die griechische Plastik, in Handb. d. Arcyh., 1950, p ...
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NICCHIA (ζωϑήκη: Supp. Epigr., 2, 847; zotheca: Dessau, Inscr. Latinae Sel., 5449; aedicula: statuam aedicula includere)
M. Wegner
Con la designazione di n. si intende un incavo più o meno profondo praticato [...] . Bieber, The History of Greek and Roman Theater, Princeton 1939, pp. 167-227; G. Rodenwaldt, Säulensarkophage, in Röm. Mitt., XXXVIII-XXXIX, 1923-24, p. i ss.; C. R. Morey, The Sarcophagus of Claudia Antonia Sabina, in Sardis, V, i, passim, spec. 90 ...
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KRESILAS (Κρησίλας, Cresilas)
P. Orlandini
Scultore e bronzista greco nativo di Cidonia in Creta. Attivo soprattutto in Atene, fu uno dei principali rappresentanti della corrente attica post-fidiaca, [...] , p. 275; F. Noach, in Jahrbuch, XXX, 1915, p. 166 ss.; B. Sauer, in Neue Jahrb., 1915, p. 237 ss.; M. Bieber, in Jahrbuch, XXXIII, 1918, p. 71 ss.; C. Anti, in Mon. Ant. Linc., 1920, p. 614 ss.; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XI, 1922, cc. 1714-17, s ...
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TAPPETO (τάπης e δάπις, tapetum)
Red.
Per l'antichità il termine t. va inteso in un senso più esteso dell'attuale, perché indica le stoffe in genere, che largamente si impiegavano per l'arredamento della [...] 4a ed. 1955; Fr. Sarre-E. Fleming, Die Ägyptischen Teppiche, in Jahrbuch d. asiatischen Kunst, I, 1924, p. 19 ss.; C. Trever, Discoveries in Northern Mongolia 1924-25, Leningrado 1932, (t. di Noin-Ula); K. Erdmann, Der oriental. Knüpfteppich, Tubinga ...
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Vedi CORFU dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CORFÙ (Κόρκυρα, Κέρκυρα, Corcyra)
L. Vlad Borrelli
L. Rocchetti
È la più occidentale di tutte le isole elleniche, identificata, forse appunto per questa sua [...] Sul tempio della Gorgone: P. Montuoro, L'origine della decorazione frontonale, Roma 1925, p. 315 ss.; C. Weickert, op. cit., pp. 22-23; H. Payne, op. cit., p. 240 ss.; C. Picard, Manuel, Parigi 1935, pp. 475-480; R. Hampe, in Ath. Mitt., XL-XLI, 1935 ...
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DALMATIA
M. Pavan
La provincia romana di Dalmatia (o Delmatia) prese nome dalla più importante delle tribù della regione illirico-danubiana affacciantisi sull'Adriatico. Ma il primo contatto impegnativo [...] Balkanhalbinsel, 1922; E. Weigand, Die Stellung Dalmatiens in der röm. Reichskunst, in Strena Buliciana, 1924, p. 77 ss.; C. Patsch, Beiträge zur Volkerkunde von Südosteuropa, in Sitzungsber. Akad. Wiss., Vienna 1932 e 1937; A. Betz, Untersuchungen ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso greco, ma nello stesso tempo anche la sorda...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...