KREON (Κρέων)
G. Gualandi
Figlio di Lykaithos; fu re di Corinto e padre di Ippote e di Creusa (v.). Morì per aver voluto aiutare la figlia, vittima dei doni avvelenati di Medea, che si era vendicata [...] Roscher, II, i, 1890-94, cc. 1413-1415, s. v., n. i; Furtwängler-Reichhold, I, p. 161 ss.; C. Robert, Griechische Heldensagen, I, Berlino 1920, p. 185 ss.; Humborg, in Pauly-Wissowa, Suppl. IV, 1924, cc. 1056-1060, s. v., n. 2 a. Sull'anfora canosina ...
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Vedi SABUCINA dell'anno: 1965 - 1997
SABUCINA
D. Adamesteanu
Centro fortificato a S-O di Caltanissetta, sulla punta settentrionale di una balza rocciosa.
Su tre lati, con profondi tagli a picco sul [...] impianto attuale della città risale al V-IV sec. a. C. e sorge su un villaggio di capanne ovoidali con materiale pays, in Rev. Arch., XLIX, 1957, pp. 20-46; 147-180; P. Orlandini, in Arch. Class., XV, 1963, p. 86 ss.; C. Merighi, ibid., p. 97 ...
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Vedi DRUSO MINORE dell'anno: 1960 - 1994
DRUSO MINORE (Drusus Iulius Caesar)
C. Pietrangeli
Figlio di Tiberio e di Vipsania Agrippina, nacque tra il 15 e il 12 a. C. e morì nel 23 d. C.
I dupondi di [...] , Röm. Porträt-Plastik, Monaco 1933, p. 175; F. Poulsen, Sculptures antiques de musées de province espagnols, Copenaghen 1933, p. 40 ss.; C. Pietrangeli, in Bull. Mus. Imp. Rom., VII, 1936 (append. Bull. Com., LXIV), pp. 61-66; J. Charbonneaux, in ...
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TOANTE (Θόας, Thoas)
L. Guerrini
Re della Tauride, presente in tutti quegli episodî in cui appaiono Oreste e Pilade, impegnati nell'asportazione del simulacro di Artemide, del quale era sacerdotessa [...] S. Haynes, Drei neue Silberbecher in British Museum, in Antike Kunst, IV, 1961, p. 30 ss.; C. Vermeule, Augustan and Julio-Claudian Court Silver, ibid., VI, 1963, p. 33 ss.; A. Stenico, I figli di Agamennone a Sminthe, in Arte in Europa. Scritti di ...
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AKEPHALOS (᾿Ακέϕαλος)
Red.
Divinità o dèmone decapitato e a volte alato, che appartiene al sincretismo tardo, testimoniato in particolare nella letteratura magica dell'Egitto, specie nel formulario dei [...] 1927; K. Preisendanz, in Pauly-Wissowa, XVI, 1933, s. v. Nekydaimon; A. Delatte-Ch. Josserand, Contribution à l'étude de la demonologie byzantine, in Mélanges Bidez, I, 1934, pp. 221 ss.; C. Bonner, Studies in magical Amulets, Ann Arbor 1950, p. 165 ...
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SIGE (Σίγη, Silentium)
Red.
Personificazione del Silenzio, le cui raffigurazioni sono state identificate in figure femminili nude, con la mano o il dito della mano destra portata alla bocca, usate come [...] attraverso il tramite dell'arte copta (Bawit, cappella 28).
Bibl.: O. Jahn, Aberglaube des bösen Blicks, Berlino 1855, p. 47 ss.; C. Sittl, Die Gebärden der Griechen und Römer, Lipsia 1890, p. 214, nota i; J. Ziehen, Die Kultdenkmäler des sog ...
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TURIA
G. Uggeri
Forma etrusca del nome della madre di Pelia e Neleo, Τυρώ, su uno specchio. Il suffisso -ia, solo qui attestato in corrispondenza del greco -ω, sarà normalizzazione etrusca sul tipo [...] J. De Witte, in Gaz. Arch., vii, tav. ).
Bibl.: R. Engelmann, Tyro, in Jahrb. d. Inst., V, 1890, p. 171 ss.; C. Pauli, in Roscher, V, 1916-24, c. 1288, s. v.; E. Goldmann, Ricerche etrusche, in St. Etr., II, 1928, pp. 271-79; Vetter, in Pauly-Wissowa ...
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SEBASTE di Frigia (ἡ Σεβαστή)
A. Di Vita
Città ai confini della Frigia con la Lidia le cui rovine giacciono presso il moderno villaggio di Selcukler, 35 km a 5-E di UŞak l'antica Temenothyrai. La identificazione [...] , I, 1897, p. 581; Bürchner-Ruge, in Pauly-Wissowa, II A, 1923, p. 51 ss., s. v., n. i; R. Paribeni, in Enc. It., XXI, 1936, p. 267. Per le iscrizioni: C.I.G., III, 38 ss.; C.I.L., III, 362 e p. 977. Per le monete: F. Imhoof-Blumer, Kleinasiatische ...
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CERDO (Cerdo)
A. Stenico
È il più caratteristico del gruppo di artefici di vasi aretini (gli altri: Nicephorus, Pilemo) che da lui prende il nome, alle dipendenze di Perennius (v.). La sua attività inizia [...] Chase, The Loeb Collection of Arretine Pottery, New York 1908, p. 39 ss.; K. Hähnle, Arretinische Reliefkeramik, Stoccarda 1915, p. 30 ss.; Dragendorff-Watzinger, Arretinische Reliefkeramik, Reutlingen 1948, p. 35 ss.; C. I. L., XI, 6700-337 e Addit. ...
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TINTHUN (o tinthn)
G. Uggeri
Nome etrusco di Tithonos, sposo di Eos (Thesan, Evan) e padre di Memnone (Memrun).
Su uno specchio del museo di Chiusi (Etr. Sp., tav. ccxc) la coppia di sposi T. e Thesan [...] v.; E. Fiesel, in Pauly-Wissowa, VI A, 1936, c. 1406, s. v. Tindu(n). Per la forma: G. Devoto, in St. Etr., I, 1927, p. 258; E. Fiesel, Namen des griechischen Mythos im Etruskischen, Gottinga 128, p. 59 ss.; C. Battisti, in St. Etr., IV, 1930, p. 250 ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso greco, ma nello stesso tempo anche la sorda...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...