L'interpretazione del marxismo-leninismo propria di Stalin, che, in contrapposizione alla teoria della rivoluzione permanente, affermò il principio dell'autosufficienza della rivoluzione russa, e la corrispondente [...] prassi politica, adottata dallo stesso Stalin a partire dalla fine degli anni Venti, con lo scopo di promuovere l'industrializzazione del paese e la modernizzazione del suo sistema produttivo, ritenute condizioni indispensabili per procedere alla ...
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SPRIANO, Paolo
Albertina Vittoria
SPRIANO, Paolo. – Nacque a Torino il 30 novembre 1925 da Giovanni e da Luigina Ricaldone, originaria di Mirabello Monferrato.
Rimasto presto orfano della madre, fu [...] momento si pose l’esigenza di «una revisione dei giudizi sul passato»: «Fare i conti, anche storiograficamente, con lo stalinismo – avrebbe ricordato più avanti – diventava per molti, sia che avessero abbandonato il PCI sia che vi fossero rimasti ...
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TOTALITARISMO
Gianfranco Pasquino
La definizione più accreditata di t., che tuttavia proprio per la sua diffusione è stata oggetto di maggiori critiche, si deve a C.J. Friedrich e Z.K. Brzezinski (1956; [...] applicato a tre casi storici concreti: la Germania nazista, l'Unione Sovietica (per lo più restringendone l'ambito alla fase stalinista), la Cina comunista (per lo più restringendone l'ambito al periodo maoista). Il t. diventerebbe così un fenomeno ...
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Poeta russo (Zima, Siberia, 1933 - Tulsa, Oklahoma, 2017). Tra i poeti più significativi della generazione successiva alla morte di Stalin, ha unito nella sua opera la rivendicazione della libertà di espressione [...] e i carrieristi (I drugie "Anche gli altri", 1962) e polemizzando con gli ammiratori postumi di Stalin (Nasledniki Stalina "Gli eredi di Stalin", 1962). Nel 1963 pubblicò un'autobiografia che venne censurata dalla stampa sovietica. Fra le sue opere ...
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Mačeret, Aleksandr Veniaminovič
Vivia Benini
Regista russo, nato a Baku il 27 dicembre 1896 e morto il 12 settembre 1979. Noto anche per le sue sceneggiature e gli scritti teorici sul cinema e sul [...] lavoro dell'attore, negli anni dello stalinismo fu uno dei rappresentanti del cinema ufficiale legato ai canoni del realismo socialista. Come molti cineasti della sua generazione, M. iniziò la sua carriera dal teatro, il Mastfor di Mosca, dove entrò ...
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Čuchraj, Grigorij Naumovič
Vivia Benini
Regista cinematografico ucraino, nato a Melitopol′ il 23 maggio 1921. Noto in Unione Sovietica e all'estero come uno dei registi del disgelo, ha realizzato nel [...] ), che, pur con enfasi eccessiva e inutili virtuosismi psicologici, colpisce al cuore uno dei drammi più crudi dello stalinismo: il ritorno in patria dalla Germania dei prigionieri russi dopo la fine della guerra. Una semplicità ormai di maniera ...
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Unione Sovietica, storia dell'
Francesco Tuccari
La patria del comunismo
L’Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche (URSS) – comunemente detta Unione Sovietica – nacque nel dicembre del 1922 nei [...] sotto il dominio comunista e si dissolse alla fine del 1991. La sua storia – drammaticamente segnata dalle vicende dello stalinismo – ha determinato in parte essenziale la parabola dell’ascesa e poi del declino del comunismo nel Novecento
Le origini ...
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birroso
agg. Di birra; provocato dal consumo di birra; che consuma notevoli quantità di birra.
• Altro che gli antichi tempi della nostra infanzia, quando ancora certi moderni vecchietti pretendevano [...] che Richard Strauss sarebbe «un birroso e sorpassato epigono wagneriano», a cui contrapporre un epico alfiere dello stalinismo avanzato, e cioè Shostakovic. (Alberto Arbasino, Repubblica, 19 aprile 2010, p. 34, Cultura) • A Sebastopoli, sul ...
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SEIFERT, Jaroslav
Alena Wildova Tosi
(App. II, II, p. 805)
Poeta boemo, morto a Praga il 10 gennaio 1986. Nel 1984 gli è stato conferito il premio Nobel per la letteratura.
Dopo il 1948 rinunciò al [...] lavoro giornalistico di redattore per dedicarsi esclusivamente alla poesia. Nel clima dello stalinismo egli ricercò valori sicuri nella tradizione boema, nelle reminiscenze dell'infanzia e sul tema di Praga. Con la raccolta Šel malíř chudĕ do svĕta ...
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Uomo politico polacco (Rury Jeznickie, Lublino, 1892 - Mosca 1956); fu tra i capi della resistenza antitedesca nella seconda guerra mondiale. Presidente della Repubblica polacca dal 5 febbr. 1947 al nov. [...] del Consiglio sino al marzo 1954; segretario del partito comunista dal 1948 (dopo la destituzione di Gomulka), fu il principale interprete dello stalinismo in Polonia. Morì a Mosca durante lo svolgimento del 20º Congresso del PCUS (marzo 1956). ...
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stalinismo
s. m. – 1. L’interpretazione del marxismo-leninismo propria di Stalin (v. la voce prec.), che, in contrapp. alla teoria della rivoluzione permanente, affermò il principio dell’autosufficienza della rivoluzione russa, e la corrispondente...
staliniano
agg. – Di Stalin, pseudonimo dell’uomo di stato sovietico Iosif Vissarionovič Džugašvili (1879-1953): l’interpretazione s. del marxismo-leninismo; il regime s.; la dittatura s.; le repressioni s.; i processi s.; anche, che segue...