Nome d'arte del regista cinematografico greco, naturalizzato francese, Konstantinos Gavras (n. Atene 1933). Ha raggiunto il successo con Z (Z, l'orgia del potere, 1969), ispirato a un assassinio politico [...] militare. I casi sintomatici a forte carattere politico continuano a interessarlo anche in seguito: tratta le degenerazioni dello stalinismo in L'aveu (1970), le lotte nell'America Latina e l'intervento del potere statunitense in État de siège ...
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HEYM, Stefan
Luigi Quattrocchi
(pseud. di Fliegel, Hellmuth)
Scrittore tedesco, nato a Chemnitz il 10 aprile 1913. Ebreo, emigrato negli Stati Uniti (1933), giornalista, durante la guerra si arruola [...] , ha esercitato il suo spirito fortemente polemico contro ogni forma di autoritarismo, anche se marxisticamente motivato (stalinismo), subendo interventi censori giunti fino al divieto di pubblicazione.
H. punta nei numerosi romanzi e racconti ...
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Anarchico italiano (Lodi 1897 - Barcellona 1937). Inizialmente militante socialista, dal 1916 aderì al movimento anarchico alla cui stampa collaborò intensamente (Il grido della rivolta, Umanità nova, [...] brigate internazionali e a Barcellona curò la pubblicazione del giornale Guerra di classe. Da sempre deciso avversario dello stalinismo, fu ucciso nel corso delle lotte che, nel maggio 1937, divisero a Barcellona anarchici e trotzkisti dai comunisti ...
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Filosofo e pubblicista polacco (Radom 1927 - Oxford 2009). Tra i maggiori filosofi contemporanei della Polonia, dopo aver partecipato all'ottobre polacco collaborando al periodico giovanile Po prostu (1956-57) [...] opera più nota è Main currents of marxism. Its rise, growth and dissolution (1978), in cui interpreta lo stalinismo come il diretto portato storico dell'ideologia marxista.
Vita
Storico del pensiero medievale, di Spinoza e dei movimenti religiosi ...
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Fábri, Zoltán
Silvana Silvestri
Regista e scenografo cinematografico ungherese, nato a Budapest il 15 ottobre 1917 e morto ivi il 24 agosto 1994.
Considerato il più autorevole rappresentante della cinematografia [...] di distensione all'epoca del governo di J. Kádár, è Húsz óra; concepito come un reportage sugli effetti dello stalinismo nelle campagne (ma allo stesso tempo presentato come se si trattasse del rapporto di un commissario politico), il film ripercorre ...
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Villaggio della Russia, sul fiume Dnepr. Nella vicina foresta di K. il 12 aprile 1943 le truppe tedesche in ritirata trovarono 8 fosse comuni con i resti di migliaia di ufficiali polacchi passati per le [...] sovietico ammise che la responsabilità del massacro spettava alla NKVD (Commissariato del popolo per gli affari interni, cioè la polizia politica dell’Unione Sovietica dal 1934 al 1946), definendolo «uno dei maggiori crimini dello stalinismo». ...
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Romano, Andrea. – Storico e uomo politico italiano (n. Livorno 1967). Laureatosi in Lettere presso l’università di Pisa, ha conseguito il dottorato di ricerca in Crisi e trasformazioni della società presso [...] Storia contemporanea presso l'università di Roma Tor Vergata. Nel corso degli anni ha svolto attività di ricerca sullo stalinismo e sul laburismo britannico e ha lavorato in alcuni centri di ricerca: la Fondazione Istituto Gramsci dal 1994 al 1998 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Errico Cuozzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Filo conduttore della storia ucraina nel XX secolo è il tentativo di costruire uno Stato [...] . L’Ucraina sovietica, frutto indiretto degli sforzi in tal senso, è teatro delle più gravi fra le molte tragedie connesse allo stalinismo – incluso il genocidio per fame del 1932-1933 –, ma è nel suo ambito che, nel 1945, per la prima volta viene ...
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Filosofo e uomo politico francese (Marsiglia 1913 - Chennevières-sur-Marne 2012). Membro del Partito comunista francese (PCF), rivide le sue posizioni staliniste dopo il 1956. Interessato alle culture [...] del PCF, deputato (1956) e senatore (1959-62), dopo il XX Congresso (1956), iniziò una critica sistematica allo stalinismo. Dopo l'intervento sovietico in Cecoslovacchia (1968), G. giunse a un più netto distacco dalle posizioni del gruppo dirigente ...
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Critico letterario e poeta statunitense (Canandaigua, New York, 1883 - Bridgetown, Barbados, 1969); diresse con Dell Floyd, John Reed e altri la rivista letteraria radicale The Masses, soppressa dal governo [...] of a youth (1925). Aderì per qualche tempo al partito comunista; dopo la morte di Lenin se ne allontanò, critico dello stalinismo, poi dello stesso comunismo. Tra le sue opere critiche si ricordano: The enjoyment of poetry (1913), The literary mind ...
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stalinismo
s. m. – 1. L’interpretazione del marxismo-leninismo propria di Stalin (v. la voce prec.), che, in contrapp. alla teoria della rivoluzione permanente, affermò il principio dell’autosufficienza della rivoluzione russa, e la corrispondente...
staliniano
agg. – Di Stalin, pseudonimo dell’uomo di stato sovietico Iosif Vissarionovič Džugašvili (1879-1953): l’interpretazione s. del marxismo-leninismo; il regime s.; la dittatura s.; le repressioni s.; i processi s.; anche, che segue...