Uomo politico sovietico, morto a Mosca l'11 settembre 1971. Riconosciuto formalmente quale primo segretario del Comitato centrale del partito comunista nel settembre 1953, Ch. rilanciò subito il piano [...] , voll. 8, ivi 1962-64. Il rapporto segreto al XX congresso, mai apparso in lingua russa, si trova in Khrushchev and Stalin's ghost. Text, background and meaning of Khrushchev's secret report to the twentieth congress on the night of february 24-25 ...
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Uomo politico cecoslovacco, nato a UJhrovec (Trencín) il 27 novembre 1921. Trasferitosi con la famiglia nell'URSS (1925), ne fece ritorno nel 1938; entrato nel Partito comunista clandestino (1939), partecipò [...] dell'Ufficio politico (1962), personalità di primo rilievo nel Partito comunista slovacco dopo la caduta (aprile 1963) dello stalinista K. Bacílek, nel maggio 1966 assunse la carica di primo segretario. Portato dagli sviluppi della crisi in tutto il ...
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HEGEDÜS, András
Uomo politico ungherese, nato nel 1915. Aderì giovanissimo al comunismo, e negli anni 1939-1945 rimase nell'URSS. Tornato in Ungheria, fu eletto deputato nel 1949, e fu ministro dell'Agricoltura [...] deviazionismo di destra e di incapacità), dovette affrontare la grave crisi interna ungherese conseguente alle ripercussioni della morte di Stalin e del XX congresso del PCUS. Durante il suo governo ebbe inizio il processo di liberalizzazione, con l ...
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I campi di concentramento
Francesco Tuccari
Con l’espressione «campo di concentramento» si indica in senso lato un’ampia tipologia di luoghi di reclusione e di internamento finalizzati alla deportazione, [...] sigla GULAG. Continuarono altresì a operare dopo la fine della Seconda guerra mondiale (1939-45), dopo la morte di Stalin (1953) e dopo la stessa «destalinizzazione» (1956). Furono smantellati soltanto nel corso degli anni Ottanta del Novecento. La ...
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TOTALITARISMO
Gianfranco Pasquino
La definizione più accreditata di t., che tuttavia proprio per la sua diffusione è stata oggetto di maggiori critiche, si deve a C.J. Friedrich e Z.K. Brzezinski (1956; [...] applicato a tre casi storici concreti: la Germania nazista, l'Unione Sovietica (per lo più restringendone l'ambito alla fase stalinista), la Cina comunista (per lo più restringendone l'ambito al periodo maoista). Il t. diventerebbe così un fenomeno ...
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Già a capo della Repubblica Socialista Sovietica del Turkmenistan a partire dal 1985, Saparmurat Niyazov venne eletto primo presidente della nuova repubblica nel giugno 1992, con il 99,9% delle preferenze. [...] , Niyazov ha cancellato le pur marginali riforme introdotte nell’era Gorbaˇcëv, fondando un sistema di stampo neo-stalinista basato su un profondo culto della personalità e caratterizzato da un elevato grado di autoritarismo e arbitrarietà. La netta ...
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Uomo politico ungherese (Ada, Voivodina, 1892 - Gorkij 1971); incontrò Lenin a Pietrogrado nel 1918; tornato in Ungheria, fu commissario alla Produzione sociale e vicecommissario al Commercio nel governo [...] del 20º congresso del PCUS, dovette dimettersi e fu esiliato nell'URSS. Nell'aprile 1958 N. S. Chruščëv lo accusò di aver provocato con il suo estremismo stalinista l'insurrezione del 1956. Nel 1962 fu espulso dal Partito comunista ungherese. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dario Ippolito
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La questione contadina, il mancato sviluppo industriale e il sistema politico illiberale [...] procedure per il divorzio, con la legalizzazione dell’aborto (1920) e alla proclamazione dell’assoluta parità tra i sessi.
Lo stalinismo
La morte di Lenin, colpito da ictus nel 1922 e deceduto nel gennaio del 1924 dopo una lunga malattia, solleva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel cinema, arte popolare e di massa per eccellenza, i regimi d’Europa riconoscono un essenziale [...] , 1939), all’affresco epico di Scors (1938) di Aleksandr Petrovič Dovženko, biografia di un eroe ucraino commissionata dallo stesso Stalin, fino agli immancabili Lenin v oktiabre (Lenin in ottobre, 1937) e Lenin v 1918 godu (Lenin nel 1918, 1939 ...
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Malevič, Kazimir Severinovič
Massimo Galimberti
Pittore, teorico, urbanista russo, di origine polacca, nato a Kiev il 23 febbraio 1878 e morto a Leningrado il 15 maggio 1935. Grande pittore d'avanguardia, [...] l'architettura e l'urbanistica di tradurre "la dimensione cosmica del suprematismo". Lentamente ma inesorabilmente inviso al regime stalinista, nel 1930 fu rinchiuso per due mesi in carcere. Nel 1935, gravemente malato, morì nella sua abitazione a ...
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stalinista
s. m. e f. (pl. m. -i). – Chi nel periodo staliniano ha sostenuto e approvato la politica di Stalin (v. la voce prec.), e soprattutto chi, dopo la morte di Stalin e le critiche alla sua persona, attività e impostazione ideologica...
staliniano
agg. – Di Stalin, pseudonimo dell’uomo di stato sovietico Iosif Vissarionovič Džugašvili (1879-1953): l’interpretazione s. del marxismo-leninismo; il regime s.; la dittatura s.; le repressioni s.; i processi s.; anche, che segue...