novenario
Il n. è dei versi imparisillabi l'unico duramente condannato da D. in VE II V 6 Neasillabum vero, quia triplicatum trisillabum videbatur, vel nunquam in honore fuit, vel propter fastidium absolevit. [...] Firenze, e si situa nel momento in cui D: operava tentativi, poi del tutto abbandonati, quali il sonetto doppio o la stanza isolata: si ricordi la massiccia presenza di n. (o ottonari-n.) nelle ballate dei Memoriali bolognesi e non si dimentichino i ...
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Pittore (Vercelli 1477 - Siena 1549). Allievo a Vercelli di G. M. Spanzotti (dal 1490), fu a Milano, dove conobbe i pittori lombardi leonardeschi, e quindi a Siena. La prima commissione senese furono gli [...] Maggiore, lasciati incompiuti da L. Signorelli. Per iniziativa di Sigismondo Chigi ottenne l'incarico di lavorare al soffitto della stanza della Segnatura in Vaticano (1508); dello stesso periodo sono la Crocifissione e la Natività di S. Francesco a ...
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Attore italiano (n. Napoli 1957). Formatosi alla scuola teatrale napoletana, ha saputo toccare le corde della comicità, della malinconia e del dramma senza enfasi nel cinema di autori quali Moretti, Salvatores, [...] non protagonista un David per Aprile, ma vanno ricordate anche le candidature nel 2001 per Luce dei miei occhi e La stanza del figlio, oltre alle sue prove in Il portaborse (1991), La scuola (1995), Auguri professore (1997), Fuori dal mondo (1999 ...
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Estinzione totale o residuale di un rapporto di credito.
Con diversa accezione, liquidazione di un quantitativo di merce, che costituisce la rimanenza di una grossa partita, posto in vendita a prezzo inferiore [...] , s. di compensazione è lo sbilancio emergente dagli stati di liquidazione dei titoli o del contante esibiti dagli associati alla stanza.
Il s. attivo e il s. passivo sono l’eccedenza dell’attivo sul passivo e viceversa, specialmente con riferimento ...
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FRANCESCO Saverio, Santo
Pietro Tacchi Venturi
Nacque il 7 aprile 1506 nel castello di Xavier nell'alta Navarra, sesto figlio di Maria de Azpilcueta e di Giovanni de Jassu. Mortogli il padre (1515) [...] collegio di Santa Barbara, ove il suo ingenito aborrimento dal vizio e l'amicizia del beato Pietro Fabro, suo compagno di stanza, valsero a preservare la purezza della sua condotta pur nel turbinio di quelle migliaia di studenti, per ogni altra cosa ...
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Fanaro, in greco ϕανάριον o ϕανάρι ("lanterna, faro"), in turco scritto fanār ma pronunciato fener, è il nome di un quartiere di Costantinopoli, sul Corno d'Oro. Poiché la sede del Patriarcato ecumenico [...] , Fanaro diventò sinonimo del Patriarcato stesso; per la sua storia v. costantinopoli.
Attorno alla sede del Patriarcato presero stanza molte famiglie di Greci, cui si applicò il nome di Fanarioti (ϕαναριώτης); tale denominazione si riferì in modo ...
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Vedi MICENE dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MICENE (Μυκῆναι, Μυκήνη)
H. Wace
Red.
H. Wace
Antica città greca del Peloponneso, nell'Argolide (9 km a N-E di Argo) al disopra della valle dell'Inachos e [...] dell'acropoli dell'uso, oltre che su vasi, della scrittura lineare B. È presumibile che nel Palazzo ci sia stata una stanza di archivio come a Pylos (v.), ma, se esisteva, o è stata distrutta nelle ricostruzioni maggiori, o nella rovina finale del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In opposizione sia al tardo manierismo che al naturalismo di Caravaggio e dei suoi [...] , vede affermarsi il suo prestigio solo in tarda età. Della sua attività non resta molto, al di fuori dei quadri da stanza a soggetto sacro, tutti degli anni estremi, cui è affidata essenzialmente la sua fama: dipinti di fattura preziosa, che negli ...
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LOREDAN, Antonio
Giuseppe Gullino
Primogenito di Giacomo di Pietro (il padre e il nonno acquisirono alti meriti al comando dell'armata navale e conseguirono la dignità procuratoria) e di Beatrice Marcello [...] in qualità di comandante di galera, informò il Consiglio dei dieci del disordine in cui versava la squadra navale di stanza a Candia; l'anno seguente (7 luglio) fece parte dei sopracomiti che comandavano quattro galere armate nell'Arsenale veneziano ...
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FRAPOLLI, Lodovico
Luigi Polo Friz
Nato a Milano il 23 marzo 1815 da Cesare e da Giuseppina Busti, crebbe nell'ambiente borghese medioalto della capitale lombarda. Il padre era intimo di A. Manzoni [...] per cadetti di Olmütz (Olomouc), in Moravia; nel 1836 vi venne nominato ufficiale e per qualche tempo militò in una unità di stanza in Polonia. Trasferito in Lombardia per motivi di salute, nel 1841 lasciò l'esercito austriaco e si recò a Parigi per ...
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stanza1
stanza1 (ant. stànzia) s. f. [lat. tardo stantia «luogo di dimora», der. di stare «stare, star fermo»]. – 1. a. ant. o letter. Il fatto di stare, di fermarsi e sostare, di dimorare in un luogo: fare lunga, breve s.; non vo’ che più...
stanza2
stanza2 (e stànzia) s. f. – Aferesi ant. di istanza (o istanzia), nei sign. generici di richiesta o insistenza: poi che hanno bevuto e confettato, fatta una danza o due, ciascuna con colui a cui stanza v’è fatta venire se ne va nella...