disagiare
Usato transitivamente in Pg XIX 140, col significato di " non dare agio ", " impedire ": Vattene omai... / ché la tua stanza mio pianger disagia. ...
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hikikomori
<hi-> s. giapp., usato in it. al masch. – Persone colpite da una sindrome che induce a chiudersi nella propria stanza senza mai uscirne (letteralmente «stare in disparte»), piuttosto [...] e bravi a scuola, sensibili e introversi. Si ritiene che il motivo che li spinge a isolarsi nella propria stanza, permettendo unicamente i contatti umani strettamente necessari (come quelli, per es., per avere cibo o acqua), sia legato alla ...
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Generale (Kennington Oval, Londra, 1887 - Alton, Hampshire, 1976). Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale, passò nelle guarnigioni di stanza in Renania, dove studiò i metodi militari tedeschi; [...] quindi fu in Egitto, nelle Indie, in Palestina e Transgiordania. Durante la seconda guerra mondiale, dopo aver partecipato alla campagna di Francia (1940), alla testa della 3a divisione, che riuscì a reimbarcare ...
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hikikomori
(Hikikomori), s. m. inv. Giovane che ha scelto di condurre una vita tendente all’isolamento, rinchiuso nella propria stanza, e a comunicare solo virtualmente, mediante la rete telematica e [...] pagina) • La stanchezza che caratterizza la società occidentale colpisce in modo particolare i giovani, [...] che si rifugiano nelle loro stanze come gli hikikomori o sono costretti a far regredire il loro corpo e il loro spirito a larva anoressica ...
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Avventure e metamorfosi di un genio: Raffaello da Urbino a Roma
Vincenzo Farinella
La vita
Raffaello era figlio d’arte: nato ad Urbino nel 1483, probabilmente il 6 aprile, trascorse i suoi primi anni [...] 32-34 e 143-146;
D. Leoni, Raffaello e la Madonna del Divino Amore, Cesena 2009;
P. Taylor, Julius II and the Stanza della Segnatura, in «Journal of the Warburg and Courtauld Institutes», LXXII, 2009, pp. 103-141;
La morte di Raffaello. Storia di un ...
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Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra
Vincenzo Pernicone
. Questa canzone-sestina (Rime CI) è citata due volte nel De vulgari Eloquentia, con richiamo al poeta provenzale Arnaldo Daniello: la prima [...] Daniello in particolare, al quale D. tributerà un significativo ed esaltante omaggio nel canto XXVI del Purgatorio.
Componendo la prima stanza, D. ha potuto scegliere liberamente le sei parole-rima e disporle a suo piacere nell'ordine da un verso all ...
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Grande recipiente di solito sotterraneo a forma di pozzo o di stanza a vòlta, ove si raccoglie e si conserva l'acqua piovana che cade su una superficie collettrice, casualmente o appositamente disposta [...] Sale (che in realtà sono nove, parallele, con porte ad asse alternato) alle Terme di Traiano in Roma; quella di Stanza Barbariga (Istria); quella di Baia detta Piscina mirabilis, per la flotta di Miseno, a cinque navate divise da quarantotto pilastri ...
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COSTANTINO III (Flavius Claudius Constantinus)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano.
Soldato semplice in Britannia fu proclamato Augusto dalle legioni di stanza nell'isola nel 407; ottenuto il [...] riconoscimento anche delle legioni galliche, si stabilì ad Arles ove venne assediato dal suo generale Geronzio e poi preso prigioniero da Costanzo III. Fu fatto decapitare a Ravenna da Onorio (da non confondersi ...
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. Questa parola, che deriva dal vocabolo spagnuolo alcoba, proveniente dall'arabo al-qubbah "ambiente a volta", indica quella parte della stanza che racchiude il letto.
Secondo il Forcellini, pare che [...] per mezzo di un assito con vetri e tende che s'apre o chiude a piacere, ora si aggiunge e ora no alla stanza principale). Secondo il Winckelmann, alcove fatte a forma di nicchie si possono osservare nella Villa Adriana a Tivoli e nelle case di Pompei ...
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Ballata, i' vo' che tu ritrovi Amore
Enzo Turolla
Ballata della Vita Nuova (XII 10-15); consta del seguente schema di rime: ripresa YZZY, stanza ABC; ABC: CDDY. La ripresa contiene un breve riassunto [...] la terra d'amarissime lagrime e potersi così abbandonare al suo sconforto. Placato con le lacrime il dolore e ritiratosi nella sua stanza, invoca Amore, il quale, quando il poeta si addormenta sfinito, gli appare in sogno e gli parla. Alla fine del ...
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stanza1
stanza1 (ant. stànzia) s. f. [lat. tardo stantia «luogo di dimora», der. di stare «stare, star fermo»]. – 1. a. ant. o letter. Il fatto di stare, di fermarsi e sostare, di dimorare in un luogo: fare lunga, breve s.; non vo’ che più...
stanza2
stanza2 (e stànzia) s. f. – Aferesi ant. di istanza (o istanzia), nei sign. generici di richiesta o insistenza: poi che hanno bevuto e confettato, fatta una danza o due, ciascuna con colui a cui stanza v’è fatta venire se ne va nella...