Isabella SantacroceMagnificat AmourIl Saggiatore, Milano, 2024 «Se ti senti bella lo diventi».Alcune frasi hanno la capacità, pur essendo brevi, di custodire al loro interno il senso di un intero romanzo. [...] una grazia che l’immaginazione non giunge a svelare, ed è l’unica rivelazione che ci è concessa.Così salgo, gradino dopo gradino, discendendo nelle mie ossa, e a loro parlo di me piena d’altri, pareti di una stanza che osservo. (Santacroce: 466) ...
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Valentina TamborraI nascostiRoma, Minimum fax, 2024 «Quella di Tursi, il mio paese in provincia di Matera, era una delle tante parlate destinate a scomparire. Ho dovuto cercare il modo di fissare sulla [...] chi fa da mazziere e da partecipante portando chi è in partita alla sventura: «quando un sami si trova chiuso in una stanza non capisce granché, perché non può puntare il naso al vento». Il maltrattamento subito nel secolo scorso, l’omologazione alla ...
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Mattia GrigoloGente alla buonaRoma, Fandango, 2024 «Fa un freddo che».Poco ci vuole a capire certi libri: una manciata di frasi. Una dichiarazione bella e netta che faccia ben comprendere come al riempimento [...] testa da annacquare, le questioni col tempo che ci vuole vanno risolte e senza evaderle – «il paese è una stanza» che sineddoticamente prende vita rammentandoti il rimosso e mettendolo sul tavolo perché tu possa tenerlo bene impresso nella coscienza ...
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Damiano ScaramellaCome in cieloMilano, NNE, 2023 Girando intorno al giardino della Villa ci siamo ritrovati dietro una siepe, a un passo dagli invitati, ma ben coperti; invisibili. È rimasto lì per quasi [...] qualcosa si blocca, un glitch che risucchia la vita di entrambi i protagonisti. Perché subito, già alla seconda pagina «dentro la stanza con le finestre sigillate, al secondo piano, nell’appartamento di Zu Pippo, sdraiato a terra, c’è il cadavere di ...
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Vitaliano TrevisanTrilogia di ThomasTorino, Einaudi, 2024 A me, Vitaliano Trevisan (Sandrigo, 1960 – Crespadoro, 2022, scrittore, attore e regista teatrale), fa paura.Mi spaventano le sue piretiche pagine [...] che sapranno sempre dell’umido di una stanza di salami che «sembra fatta apposta per impiccarcisi» (V. Trevisan, I quindicimila passi, Einaudi, 2002). Mi fa paura la sua sintassi che accorda «l’impressione di ascoltare l’autore in carne e ossa» (L. ...
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Ovunque sei, se ascolterai, accanto a te mi troverai. Vedrai lo sguardo che per me parlò e la mia mano che la tua cercò(Il nostro concerto, Umberto Bindi, 1960) Nella cosiddetta “scuola genovese dei cantautori”, a cavallo tra fine anni ’50 e la prima decade dei ’60 del Novecento, storici della canzone, giornalisti e biografi hanno fatto entrare e uscire parecchia gente. Basti pensare ai Quattro amici ...
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1. «Si faceva chiamare Dante; era di Firenze, e fu condannato per non so quale delitto. Ti ricordi di quest’uomo?». Aggrottò le sopracciglia e si portò la mano alla fronte come chi cerca nella memoria. [...] . La fama di Dante giunge al culmine nel Cinquecento e il segno più concreto è tuttora visibile nella Stanza della Segnatura affrescata da Raffaello in Vaticano. Sulle pareti che rappresentano la manifestazione terrena della Filosofia, della Teologia ...
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Più adattamento che traduzione, Il Padrino (The Godfather, 1972) rovescia il vieto dogma della superiorità letteraria indagando il complesso intreccio tra racconto e medium filmico. Vi è, nell’opera di [...] per una rischiosa e repentina inversione a U: «Nice work, Lou» > «Accussì se la pigghiano in culo».Fabrizio chiama i soldati di stanza in Sicilia «G.I.», ma l’acronimo militare è reso con il termine più partenopeo «paisà».Infine, sono menzionati due ...
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L’amore che strappa i capelli è perduto ormai, non resta che qualche svogliata carezza e un po’ di tenerezza(La canzone dell’amore perduto, Fabrizio De André, 1966) Anche chi non conosce il linguaggio dei fiori o il simbolismo legato alle singole specie floreali, avverte comuque in questa canzone, una delle più belle e più amate di Fabrizio De André, la differenza in amore tra le rose e le viole. L’amore ...
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Piangere nella propria lingua«Se mi commuovo così è perché tanti anni fa mia madre è emigrata verso un Paese di cui non conosceva la lingua, e per me quella è la solitudine pura». A chi in conferenza stampa [...] città di Torino: dalla Mole a via Po, da piazza Vittorio a Porta Nuova e all’Hotel Roma, fino alla porta della stanza in cui lo scrittore pose fine ai suoi giorni. Per lo spettatore italiano è un’occasione insolita di sentire la celebre frase «non ...
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stanza1
stanza1 (ant. stànzia) s. f. [lat. tardo stantia «luogo di dimora», der. di stare «stare, star fermo»]. – 1. a. ant. o letter. Il fatto di stare, di fermarsi e sostare, di dimorare in un luogo: fare lunga, breve s.; non vo’ che più...
stanza2
stanza2 (e stànzia) s. f. – Aferesi ant. di istanza (o istanzia), nei sign. generici di richiesta o insistenza: poi che hanno bevuto e confettato, fatta una danza o due, ciascuna con colui a cui stanza v’è fatta venire se ne va nella...
STANZA (fr. chambre; sp. cuarto; ted. Zimmer; ingl. room)
Bruno Maria Apollonj
Architettura. - Stanza è ogni ambiente definito della casa d'abitazione nel quale, in base a determinati criterî igienici, sia possibile la permanenza e la vita...
STANZA
Mario Pelaez
. Metrica. - Voce della metrica e propriamente elemento della canzone (v.), così chiamato, secondo Dante (De vulg. Eloq., II, ix, 1) perché "dimora capace e ricettacolo di tutta l'arte". Ma fu adoperata dai poeti antichi...