Daddah, Moktar Ould
Statista della Mauritania (Boutilimit, Trarza, 1924-Parigi 2003). Guidò (1958) il governo che varò l’indipendenza (1960) e fu il primo presidente della Repubblica (1961). Mirò a sanare [...] frattura fra nomadi e agricoltori. Progressivamente autoritario (proclamazione del partito unico nel 1964), impiegò ingenti risorse nel tentativo, fallito, di annettere parte del Sahara Occidentale. Un colpo di Stato militare lo depose nel 1978. ...
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Secondogenito (Parigi 1808 - Chislehurst, Kent, 1873) di Luigi re d'Olanda, fratello di Napoleone I, e di Ortensia de Beauharnais. Personalità complessa e in parte enigmatica, in quanto erede della tradizione [...] Repubblica Romana). Ciò gli spianò la via al colpo di stato del 2 dic. 1851 (pieni poteri per ripristinare la costituzione di N. fece registrare un graduale superamento del regime autoritario e la nascita del cosiddetto impero liberale. Criticato dai ...
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Maresciallo di Francia e uomo politico (Cauchy-à-la-Tour, Pas-de-Calais, 1856 - Port-Joinville, isola di Yeu, 1951). Già comandante in capo dell'esercito nella Prima guerra mondiale, nel giugno 1940, come [...] 10 luglio ricevette dall'Assemblea nazionale la nomina a capo dello stato e i pieni poteri, di cui si servì per instaurare, territorio francese non occupata dai nazisti, un regime autoritario, paternalistico e corporativo, il cui motto fu «lavoro ...
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Generale e uomo politico spagnolo (Cadice 1870 - Parigi 1930); servì come ufficiale in Marocco, a Cuba e nelle Filippine. Governatore militare di Cadice (1915), Capitano generale di Valencia (1919) e Barcellona [...] un direttorio militare e impose al paese un regime autoritario e fortemente centralista in campo amministrativo. Liquidata la ribellione R. provò a riorganizzare l'economia dello stato finanziando grandi opere pubbliche e incoraggiando le industrie ...
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di Irene Giannì
Teofilato, Cesare Alfredo
Pedagogo, storico e attivista politico italiano (Francavilla [...] la scuola libera, non aggiogata al carro della Chiesa e dello Stato. Noi siamo rivoluzionari nell’educazione, senza della quale non esiste spazio l’espressione del rifiuto per il modello pedagogico autoritario e patriarcale, e l’impegno in favore di ...
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Militare e uomo politico libico (Sirte 1942 - ivi 2011). Proveniente da una famiglia di beduini, nel 1965 si diplomò presso l'accademia militare di Bengasi. Fu fra i promotori del colpo di stato che il [...] comando della rivoluzione (CCR) e instaurando un regime autoritario. Primo ministro dal 1970 al 1972, nel 1977 Fautore d’altra parte di un vasto progetto panafricano, Q. è stato presidente dell’Unione Africana (2009-10). Nel 2011 la popolazione libica ...
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Militare e uomo politico egiziano (Kafr El-Moseilho, el-Menufiyya, 1928 - Il Cairo 2020). Direttore generale dell'accademia aeronautica dal 1967, dal 1972 fu capo di stato maggiore dell'aeronautica e dopo [...] democratico. Ha condotto una politica interna di carattere autoritario; sul piano internazionale ha guidato l'Egitto a israeliano dopo la ripresa dell'intifāḍa, si adoperò, insieme agli Stati Uniti, per mantenere aperto il dialogo fra le parti. Dopo ...
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Uomo politico brasiliano (São Borja, Rio Grande do Sul, 1883 - Rio de Janeiro 1954). Capo di un'insurrezione politico-militare di orientamento progressista (1930), divenuto presidente (riconfermato nel [...] dei vertici militari, nel nov. 1937 il presidente proclamò lo stato d'assedio, sciolse il parlamento e i partiti politici e impose una nuova costituzione, nettamente autoritaria, instaurando il cosiddetto Estado novo: al potere centrale V. affidò ...
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Figlio secondogenito (Harar 1892 - Addis Abeba 1975) di ras Maconnen, governatore dell'Harar e cugino di Menelik, divenuto negus dal 1928 e imperatore nel 1930, l'anno successivo proclamò una costituzione [...] modernizzazione del paese, ne mantenne le strutture semifeudali e il regime autoritario, subendo una progressiva erosione della propria base di consenso (tentativo di colpo di stato nel 1960). In politica estera stabilì relazioni privilegiate con gli ...
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Uomo politico ugandese (n. Ntungamo, Ankole, 1944). Presidente dell'Uganda dal 1986, M. si è distinto per il forte autoritarismo e per le azioni repressive adottate nei confronti delle opposizioni armate [...] de Moçambique (FRELIMO). Rientrato in Uganda, dopo il colpo di stato di Idi Amin Dada (1971) si rifugiò in Tanzania; da permanere di opposizioni armate adottò misure di carattere autoritario e repressivo fortemente criticate da parte di organismi ...
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autoritario
autoritàrio agg. [der. di autorità, sull’esempio del fr. autoritaire]. – Che fa valere la propria autorità, che impone fermamente e talora duramente o dispoticamente la propria volontà su chi gli è sottoposto: un capo, un preside,...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...