FIORE, Umberto
Giuseppe Masi
Nacque a Giampilieri (Messina) il 12 maggio 1896 da Giuseppe, ferroviere, e da Giovanna Tringali, casalinga. Dopo il terremoto del 1908 il padre lo inviò a Caltanissetta [...] prima guerra mondiale, Bari 1968, ad Indicem; M. Missori, Governi, alte cariche dello Stato e prefetti del Regno d'Italia, Roma 1974, p. 164; B. Uva, La nascita dello statocorporativo e sindacale fascista, Assisi-Roma s.d. [1974], p. 148; G. De ...
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BARILLARI, Michele
Franco Tamassia
Nato a Reggio di Calabria il 25 ott. 1872 da Bruno e da Mariangela Borruto, si trasferì a Messina ove, dopo aver pubblicato alcuni studi (La satira latina, Messina [...] insegnamento, Modena 1930, pp. 9-11; La validità dello Statocorporativo, in Archivio di studi corporativi, I [1930], n. 3, pp. 1-12; L'idealismo e lo Stato, Bari 1931; Corporazione e Stato nella filosofia del diritto, in Diritto del lavoro, X [1932 ...
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economia programmatica
Alberto Nucciarelli
Complesso delle misure di politica economica e industriale, le cui finalità si discostano dall’attuazione dei principi di libera iniziativa e libera concorrenza, [...] regime socialistico, dal governo burocratico, bensì dalla corporazione, e anzi dal sistema delle corporazioni (raggruppamenti obbligati di imprese, lavoratori, corpi intermedi ecc.). Con lo Statocorporativo, dunque, il regime fascista intese porre ...
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Documento dello Stato fascista corporativo (1927). Constava di 30 dichiarazioni che costituivano principi generali dell’ordinamento giuridico dello Stato e davano il criterio direttivo per l’interpretazione [...] e per l’applicazione della legge. È stata abrogata nel 1944. ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] instaurò un regime autoritario (soppressione dei partiti politici, a eccezione della Falange), corporativo (sindacato unico) e centralista (abolizione degli statuti di autonomia). Nella Seconda guerra mondiale il paese rimase neutrale, nonostante le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato e Costituzione: l'esperienza del Novecento
Maurizio Fioravanti
Premessa: la vocazione del secolo
Il Novecento è in apparenza un secolo spaccato in due: nella prima metà i totalitarismi, le guerre, [...] risposta di Romano è complessa e articolata. Dipende dalla nozione di Stato moderno che egli possiede, che è poi la nozione dominante nel – il processo assai travagliato di costruzione dell’ordinamento corporativo, a partire dalla l. 3 aprile 1926 nr. ...
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Uomo politico e statista italiano (Mondovì 1842 - Cavour 1928). Segretario generale della Corte dei Conti e poi Consigliere di stato, fu deputato (1882, 1924), ministro del Tesoro (1889-90) e degli Interni [...] potere, i cattolici rivendicavano una presenza non più marginale nello stato, mentre alcuni settori politici e intellettuali ipotizzavano un'organizzazione sociale di tipo corporativo e si diffondeva il movimento nazionalista. G. si rivolse allora ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] per azioni ha un’organizzazione di tipo corporativo, basata sulla necessaria presenza di una e 153 t.u.i.r., dai soli redditi prodotti nel territorio dello Stato, la cui individuazione deve essere operata sulla base dei medesimi criteri di ...
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Diritto
In diritto civile, l’a. delle parti è considerato (art. 1325, co. 1, c.c.) uno degli elementi essenziali del contratto e, più in generale, dei negozi giuridici bi- e plurilaterali, cui sono dedicati [...] nel corso del tempo. Dopo l’abolizione del regime corporativo, e fino alla metà degli anni Cinquanta, gli a ª, 5ª, 7ª, 11ª e 13ª. Un a. si dice allo stato fondamentale quando la nota assegnata alla parte estrema inferiore è la fondamentale dell’a ...
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Generale e uomo politico francese (Lilla 1890 - Colombey-les-Deux-Églises, Haute-Marne, 1970). Uscito dalla scuola militare di Saint-Cyr (1912), partecipò alla prima guerra mondiale: due volte ferito, [...] regionale e quella del senato in senso para-corporativo. Nell'illusione di avere ancora dietro di sé % favorevoli. De G. diede le dimissioni e i poteri di capo dello Stato passarono al presidente del Senato A. Poher e quindi, dopo le elezioni del ...
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corporativo
agg. [dal fr. corporatif, der. di corporation «corporazione»; cfr. lat. tardo corporativus «che forma corpo», der. di corporare (v. corporato)]. – Di corporazione, fondato sulla corporazione: sistema c., organizzazione c.; anche,...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...