Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] confronto non è stata solo la volontà di ricostruire un possibile di Chio, Analisi del film, Milano 1990.
R. Stam, R. Burgoyne, S. Flitterman-Lewis, New vocabularies in film semiotics: structuralism, poststructuralism and beyond, London-NewYork ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] primo film presentato come "parlato al 100%" Lights of NewYorkdi Bryan Foy, ma la produzione hollywoodiana era ancora divisa di long takes, di carrellate e di effetti di profondità di campo e di profondità di campo laterale. Dall'altro negli Stati ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] i piaceri del sogno si uniscono allo statodi veglia.
La poetica della trasgressione
Per contro the cinema. A theory of narration and subjectivity in classical film, Berlin-NewYork-Amsterdam 1984.
D. Bordwell, Narration in the fiction film, Madison ...
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Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] , e C. entrò in uno statodi semiparalisi. L'8 settembre, data di Francis F. Coppola, Cliffhanger (1993) di Renny Harlin, The English patient (1996; Il paziente inglese) di Anthony Minghella, fino alla lavorazione di Gangs of NewYork (2002) di ...
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Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] la spinta a proporre strumenti di indagine appropriati. Non è stato tuttavia un cammino facile; dal 1973, 225, pp. 361-71).
H. Münsterberg, The photoplay: A psychological study, NewYork 1916 (trad. it. Film. Il cinema muto nel 1916, Parma 1980).
D. ...
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LEONE, Sergio
Valerio Caprara
Nacque a Roma il 3 genn. 1929 da Vincenzo, in arte Roberto Roberti, apprezzato e prolifico "direttore artistico" del cinema muto, e da Edvige Valcarenghi, attrice col nome [...] Nel 1953 il L. era stato aiuto di Bonnard per il divertente e di S. L., Milano 1984, e rist. 1997) e quella di F. Mininni (S. L., Firenze 1989). Per la biografia si può consultare: C. Frayling, S. L.: something to do with death, London-NewYork ...
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Oscar
Maurizio Porro
I primi anni
La storia dell'Academy Award, più noto come Oscar, il premio più ambito del cinema, inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts [...] esclusi'). Dopo i nove O. che erano stati attribuiti a Gigi di Minnelli nell'edizione del 1958, proprio quello protagonista (1983).
Bibliografia
R. Osborne, 70 years of the Oscar , NewYork-London-Paris 1999; R. Casalini, M.G. Ligato, L'avventurosa ...
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Trasposizione
Antonio Costa
Fin dalle sue origini il cinema ha fatto ampio ricorso al repertorio di testi letterari (romanzi, drammi, commedie, fiabe), prima di tutto per trarne ispirazione, ma anche [...] per es. All the Vermeers in NewYork (1990; Tutti i Vermeer a NewYork) di Jon Jost, che può essere considerato una libera t. di alcuni passi di uno dei volumi di Proust, La prisonnière, senza che i titoli di testa ne facciano menzione (Costa 2002 ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] allo spettatore sia di ritrovare lo statodi onnipotenza del narcisismo infantile, sia inoltre di accedere a un . Žižek, Enjoy your symptom!: Jacques Lacan in Hollywood and out, NewYork 1992.
F. Casetti, Teorie del cinema. 1945-1990, Milano 1993 ...
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Sceneggiatura
Giuliana Muscio
Con il termine sceneggiatura (fr.: scénario; ingl.: screenplay o script; ted.: Drehbuch) viene designata in genere la costruzione della struttura narrativa del film, che [...] dei fatti e dei personaggi in uno statodi quiete; un primo colpo di scena avvia l'azione vera e propria di U. Barbaro, Roma 1932.
J.H. Lawson, Theory and technique of playwriting, NewYork 1936.
F. Marion, How to write and sell film stories, NewYork ...
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libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta (Dante);...
first gentleman (First Gentleman) loc.s.le m. In tono prevalentemente scherz., il consorte di una donna eletta capo dello Stato o del Governo. ◆ La rivista Life l'ha chiamata «madame presidente», ironizzando sul fatto che, se fosse eletta, toccherebbe...