Husayn, Saddam
Ciro Lo Muzio
Ḥusayn, Ṣaddām (propr. Ṣaddām al-Takrītī)
Uomo politico iracheno, nato ad al-Awǧa, presso Takrīt (anche Tikrīt), il 28 aprile 1937. È stato presidente della Repubblica dal [...] gennaio 1991 l'Irāq fu attaccato da una coalizione guidata dagli Stati Uniti e, nel giro di pochi mesi, costretto a intensificavano i sospetti sui legami tra Ḥ. e il terrorismo islamico; all'indomani degli attentati dell'11 settembre 2001 a New ...
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– Demografia e geografia economica. Condizioni economiche. Storia. Bibliografia
Demografia e geografia economica di Libera D'Alessandro. – Stato dell’Asia meridionale. Il Paese (151.125.000 ab. nel 2010, [...] , dal 1992, più di 15 milioni di bengalesi sono usciti dallo stato di povertà. Tuttavia, la stessa BM ha rilevato che, nonostante la di esponenti di spicco del partito fondamentalista islamico Jamiat-i-Islāmī e del BNP furono interpretate da molti ...
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. Uno dei più rinomati scrittori siriaci del periodo di decadenza della letteratura siriaca, fecondissimo scrittore, filosofo peripatetico, teologo monofisita con tendenze conciliatorie, poligrafo ed enciclopedico, [...] direttamente, poiché sembra essere stato ignaro di lingua greca. Questa vasta enciclopedia è stata riassunta da B. stesso quest'ultimo con leggerissime modificazioni molte disposizioni di diritto islamico.
Dobbiamo a B. due importanti opere storiche: ...
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È l'arabo qāÿī (pronunziato qāẓī in persiano, turco e hindūstānī), "colui che decide" (una questione, una controversia, ecc.), designazione tecnica del magistrato che, in nome e per delega del sovrano, [...] l'uso del diritto musulmano. Nell'India l'amministrazione inglese abolì i cadi, pur facendo applicare lo statuto personale islamico agl'indigeni musulmani mediante i tribunali anglo-indiani comuni a tutte le confessioni indigene. Negli altri paesi ...
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Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Stato della Transcaucasia. L'A., che al censimento del 1999 aveva registrato una popolazione pari a 7.953.438 ab. (8.411.000 ab. secondo stime del 2005), [...] stranieri (per lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi) e di difesa della laicità dello Stato (pur in presenza dell'emergere di movimenti islamici integralisti), garantì al Paese il rilancio dell'attività produttiva e l'appoggio delle potenze ...
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Alla fine del 1937 il Regno Arabo Sa‛ūdiano (al-mamlakah al-‛arabiyyah as-sa‛ūdiyyah, titolo assunto nel settembre 1932 dal regno del Ḥigiāz, Neǵd e dipendenze; v. XVIII, pp. 492-93), appare uno degli [...] e dell'interesse che ha l'Inghilterra a mantenere ottime relazioni con lo stato che detiene il centro religioso del mondo islamico e che rappresenta anche un freno per gli stati arabi vicini (‛Irāq, Transgiordania).
È del novembre 1925 l'accordo di ...
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Città dell'‛Irāq (Mesopotamia), situata presso le rive dello Shaṭṭ al-‛Arab, a 120 km. dal Golfo Persico. È unita a Baghdād da una ferrovia (570 km.) e dalla navigazione fluviale. È capoluogo del vilāyet [...] rendeva adatta a costituire il porto della Babilonide, era già stata sede di città e di borgate nell'antichità, ma era quasi sotto gli Abbasidi, Bassora fu il principale porto del mondo islamico, emporio del commercio con l'India, con la costa ...
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Figlio cadetto di Eustachio II conte di Boulogne e di Ida figlia di Goffredo II, duca della Bassa Lorena; iniziato alla vita ecclesiastica, si volse poi alle armi e seguì nel 1096 il fratello maggiore [...] il re presto popolare e temuto in tutto l'Oriente islamico. A Giaffa (27 agosto 1105), ad Ascalona (ottobre regno, assistito dal cancelliere Arnolfo. Intervemie ripetutamente nelle lotte degli stati latini del nord. Quando, nel 1109, giunse in Siria ...
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REẒĀ PAHLAVĪ
Alessandro Bausani
. Ex-imperatore, o scià (shāhenshāh), dell'Iran. Nato a Teheran il 26 ottobre 1919, fu ufficialmente proclamato principe ereditario al momento dell'incoronazione di suo [...] per l'esilio (dapprima in Messico, poi a Panama), e nel marzo 1979 veniva proclamata la Repubblica Islamica.
Assai drastica è stata l'eliminazione della vecchia classe dirigente e militare fedele allo scià, con numerosi processi sommari e fucilazioni ...
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SADAT (es-Sādāt, Anwar)
Paolo Minganti
Uomo politico egiziano; nato il 25 dicembre 1918 a el-Menūfiyyah, nella regione del Delta, frequentò l'accademia militare del Cairo, dalla quale uscì, come ufficiale, [...] nazionalista, simpatizzante per gl'ideali di rinnovamento islamico della Fratellanza musulmana, negli anni della seconda v. 'abd an-násir) che nel 1952 diressero il colpo di stato. Membro del Consiglio del Comando della rivoluzione, fu dal 1957 al ...
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Stato islamico
s. m. Organizzazione politico-militare jihadista, attiva principalmente in Siria e in Iraq, con mire di espansionismo territoriale nel mondo arabo; in origine denominata Stato islamico della Siria e del Levante, è chiamata anche...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...