Uomo politico iraniano (n. Rafsangiān, Kermān, 1934). Seguiti studî religiosi, affiancò Khumainī nell'opposizione allo scià e, nel 1979, dopo la destituzione di questo, fu tra i fondatori del Partito repubblicano [...] islamico. Durante il conflitto con l'Iraq (1980-88) è stato membro del Consiglio supremo di difesa e, nel 1988-89, comandante in capo delle forze armate. Morto Khumainī, R. è stato eletto presidente della Repubblica nel 1989 e riconfermato nel 1993. ...
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Uomo politico afghano (n. Panjwayi 1961). Di etnia Pashtun, attivo negli anni Ottanta all’interno del movimento di resistenza all’intervento sovietico in Afghanistan, consigliere religioso del Mullah Omar, [...] si è impegnato per l’unificazione del movimento islamista intrattenendo relazioni con al-Qaida attraverso la fedeltà Kabul e nel processo di formazione del nuovo Emirato Islamico dell'Afghanistan, nel cui governo provvisorio insediatosi nel settembre ...
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Teologo e riformatore religioso egiziano (1849-1905), tra i maggiori rappresentanti del modernismo islamico. Nel 1882, dopo essere stato espulso dall'Egitto, fondò a Parigi, insieme al suo maestro Giamāl [...] panislamica; tornato in patria, venne nominato supremo muftī. Il suo programma, basato sul ritorno alla semplicità dell'Islam delle origini, sull'esame diretto delle fonti della religione e sull'affermazione di non contraddizione tra il Corano e ...
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Uomo politico ciadiano (Fayard-Largeau 1942 - Dakar 2021). Tra i capi dei movimenti di opposizione armata del Nord islamico, nel 1978 ha assunto la carica di primo ministro (1978), destituendo nel 1982 [...] da diffuse violazioni dei diritti umani. Deposto nel 1990 da I. Déby ed esiliato in Senegal, nel 2005 è stato accusato di crimini contro l’umanità, crimini di guerra e tortura, reati commessi durante la guerra civile ciadiana, e condannato ...
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Califfo abbaside, regnò dal 754 al 775 d. C. Politico accorto e privo di scrupoli, seppe consolidare lo stato abbaside appena costituito e minacciato da ribellioni interne e guerre esterne; ma non poté [...] impedire il distacco dall'impero islamico della Spagna, costituitosi a emirato indipendente sotto un principe omayyade (756). Fondò la nuova capitale, Baghdād, e protesse le lettere e la nascente cultura scientifica. ...
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Figlio (m. 943) del conte di Capua e principe di Benevento Atenolfo I, successe al padre nello stato beneventano (910), mentre Capua andava al fratello Atenolfo II. Tra gli artefici della sconfitta dei [...] Saraceni del Garigliano (915), fu poi a lungo in lotta contro i Bizantini, ritornando alla fine loro alleato, forse per il pericolo islamico. ...
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Hourani, Albert
Cristiana Baldazzi
Storico inglese di origine libanese, nato il 31 marzo 1915 a Manchester, morto il 17 gennaio 1993 a Oxford. Dopo aver compiuto gli studi a Londra e a Oxford, nel 1936 [...] che ridefinisce i termini dell'incontro/scontro tra le due civiltà, mettendo in luce le numerose distorsioni di cui l'Islam è stato oggetto fin dalle sue origini nel pensiero europeo. H. ha inoltre scritto numerosissimi articoli e ha partecipato all ...
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GIOVANNI XXIII, papa
Francesco Traniello
GIOVANNI XXIII, papa. – Angelo Giuseppe Roncalli nacque a Sotto il Monte (Bergamo) il 25 nov. 1881, quartogenito di Giovanni Battista e di Marianna Mazzola, [...] a casa propria e lasciare che il mondo vada come vuole. Di una cosa state sicuri, cioè che la salute d'Italia non può venire neanche da Mussolini per 'Oriente, delle Chiese ortodosse e del mondo islamico. A più riprese, non senza incontrare difficoltà ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] dirigere le loro forze con Venezia contro il pericolo islamico. Nell'orazione a Massimiliano il D. sfodera i ora a Venezia dalla Favaretto. L'iscrizione sul mulino di S. Marna è stata analizzata da A. Campana in un recente convegno su Ravenna e l'età ...
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Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] 2, 11).
L'anomalia consiste nel fatto che Galeno è stato l'unico testimone di questa straordinaria carriera in quanto nessuna voce siriaca e poi araba, alla cultura del Medioevo islamico; in Occidente giunsero sia tramite traduzioni latine dagli ...
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Stato islamico
s. m. Organizzazione politico-militare jihadista, attiva principalmente in Siria e in Iraq, con mire di espansionismo territoriale nel mondo arabo; in origine denominata Stato islamico della Siria e del Levante, è chiamata anche...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...