CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] cornice stessa. L'opera parrebbe essere stata eseguita per Lorenzo il Magnifico o con l'uccisione di Carlo di Borbone e il ferimento del principe d'Orange, condottieri degli imprigionato di nuovo nel '39, fino a dicembre, quando, liberato, trovò ...
Leggi Tutto
Football americano
Antonio Maggiora Vergano
Le origini
Il football, conosciuto in Italia come football americano e internazionalmente come American football per evitare confusione con il calcio (detto [...] di New York, il Lambeau Field di Green Bay o il Texas Stadium di Dallas tra i professionisti; l'Orange Bowl di Miami e il Rose Bowl di e la AFC. Il Super Bowl è negli Stati Uniti molto più di una semplice partita scudetto: la settimana che precede ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Laura Barletta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se nel 1555, il principio del cuius regio, eius et religio, vale a dire la possibilità, [...] .
Nel 1541 è richiamato a Ginevra, da dove era stato espulso tre anni prima per un conflitto con il magistrato della città libera svizzera. Qui e nei successivi 23 anni Calvino ha modo di imporre, all’inizio contro la maggioranza del Consiglio della ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel passaggio tra Seicento e Settecento il valore ideologico delle immagini si allenta: [...] della tavolozza, un aggraziarsi di forme, un’invenzione libera e una tematica laica e parte della casa d’Orange mettono in crisi un po’ ovunque il principio di autorità. Inizia così “un stata il lascito più fecondo della tradizione decorativa di ...
Leggi Tutto
CARLETTI, Francesco
*
Nacque presumibilmente a Firenze nel 1573 o 1574, primogenito di Antonio, discendente da una antica famiglia fiorentina di mercanti, e da Lucrezia Macinghi.
Antonio aveva a lungo [...] qualità di suddito di uno Stato neutrale e asserendo che parte delle merci erano destinate allo stesso granduca. Inutilmente intervennero in suo favore il granduca e Maurizio d'Orange: egli perdette il frutto di tanti anni di navigazione, ottenendo ...
Leggi Tutto
SANSEVERINO, Ferrante
Luca Addante
– Nacque il 18 gennaio 1507 a Napoli, da Roberto – principe di Salerno, conte di Marsico e signore d’altri feudi – e da Marina d’Aragona, dei duchi di Villahermosa, [...] alla Francia (suo nonno Antonello era stato tra i capi della congiura dei baroni al seguito di Filiberto di Châlons – principe d’Orange e viceré di Napoli –, Seripando sulla scottante questione del libero arbitrio. Tali interessi lo portarono ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Monarchia francese di Luglio nasce da una rivoluzione (1830) e si conclude con una [...] di Luigi Filippo di ostacolare il libero gioco parlamentare, e i due governi diOrange Nassau cerca di soffocare militarmente la rivolta, ma le truppe olandesi sono sconfitte e cacciate al didi una “moderna colonizzazione”.
La nascita dello Stato ...
Leggi Tutto
repubblica
Marzia Ponso
La sovranità del popolo
La repubblica è la forma di governo che si contrappone alla monarchia, dove chi comanda è generalmente uno solo, lo fa ereditariamente, per diritto di [...] olandese delle Province Unite nacque dalla lotta diliberazione nazionale contro la monarchia spagnola (1581), ma orangista (legato alla dinastia degli Orange-Nassau). Questi ultimi nel 18° secolo resero ereditaria la carica di statolder.
Stati ...
Leggi Tutto
RITRATTO
Eugenia STRONG
Giulio Carlo ARGAN
Giulio FARINA
Giovanni VACCA
. Antichità. - A noi moderni il ritratto si presenta come manifestazione individuale di vita; esso, come lo ha definito un [...] l'arte ritrattistica greca non se ne liberò più: fu un perpetuo conflitto fra il . È merito di R. Delbrück e di H. P. L'Orangedi aver indovinato il scultori giapponesi dei secoli XII e XIII, sono stati paragonati, per i loro ritratti, a Donatello ...
Leggi Tutto
NAPOLI, Regno di
MicheIangelo Schipa
I. Periodo Angioino (1266-1381). - Con la conquista di Carlo d'Angiò (1266-1285), il regno di Sicilia non fu mutato nel suo ordinamento amministrativo: restò, come [...] , del patriziato, dello stato; circa i diritti delle classi inferiori; la necessità di trasformare la proprietà terriera, di abolire i privilegi, i monopolî, i pregiudizî. La partenza di Carlo e di Amalia liberò la corte di Napoli dal bigottismo che ...
Leggi Tutto