La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La trasmissione del sapere
Jacqueline Hamesse
La trasmissione del sapere
Durante l'età medievale la trasmissione del sapere scientifico [...] esempio, nell'Università di Oxford si prestava una maggiore attenzione alle scienze e, nel complesso, la queste raccolte permette di rimediare alle lacune o ai silenzi degli statuti ufficiali, che in genere costituiscono per il medievista una fonte ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Le prime tracce archeologiche di pratiche cultuali, individuate a partire [...] prossimità di focolari. Un confronto con pratiche rituali odierne è stato suggerito invece dall'inclinazione della testa e dei piedi delle sec. a.C. e il IV sec. d.C., con una maggiore concentrazione in periodo Kushana (I-III sec. d.C.). Dal tipo ...
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Comunicazione e nuove tecnologie
Andrea Granelli
Le straordinarie potenzialità offerte dalle tecnologie della comunicazione, per essere sfruttate appieno, devono essere considerate in relazione ai rischi [...] web che favorisce un’aggregazione dei contenuti maggiormente dinamica, interattiva e partecipativa grazie all’uso la mania di un rapporto fittizio che non esiste. C’è sempre stata quindi una sorta di paura per i fantasmi che la lettura può ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La teoria della musica
Thomas Christensen
La teoria della musica
Nel XVIII sec. la musica non ebbe particolare spicco come oggetto d'indagine scientifica. In effetti la [...] via di tale mancanza lo studio della musica è stato coltivato solamente attraverso l'esperienza e la consuetudine" (Tentamen nel ciclo delle quinte da do-sol-re-la-mi). La terza maggiore (do-mi) che ne risulta dovrebbe essere pura, ossia in rapporto ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. L'organizzazione ecclesiastica delle campagne
Pier Giorgio Spanu
L’organizzazione ecclesiastica delle campagne
Nonostante [...] anche a zone non controllate) si aveva una maggiore concentrazione di sedi parrocchiali.
Per la costituzione di di S. Giovanni Battista di Nurachi, in Sardegna, costruita presso una statio e datata al VI secolo in base ai dati stratigrafici: l’aula ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: Vicino Oriente ed Egitto
Sándor Bökönyi
Lucio Milano
Le origini e i primi sviluppi
di Sándor Bökönyi
È difficile definire con esattezza i luoghi, [...] di capi formavano il patrimonio privato del re, mentre lo Stato gestiva la gran parte del bestiame, che veniva utilizzato per la verso la fine del III millennio a.C., ma assumono maggiore importanza dopo la III dinastia di Ur, all'inizio del ...
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Panico
Paolo Pancheri
Maria Caredda
Panico viene dal greco πανικός, termine che deriva dal nome di Pan, dio delle montagne e della vita agreste: era detto timor panico, o terrore panico, quel timore [...] assunte in associazione nella fase iniziale del trattamento, possono essere sospese successivamente, quando sia stato raggiunto il controllo dei sintomi. I maggiori rischi connessi al trattamento con le benzodiazepine sono l'abuso e la dipendenza. Le ...
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Prevenzione
Alessandro Menotti
In campo medico, per prevenzione si intende il tentativo di evitare la comparsa di una malattia, o di una sua specifica manifestazione o di un suo aggravamento o recidiva [...] è antica, ma solo nel 20° secolo il problema è stato affrontato in modo sistematico, prima per le malattie infettivo-contagiose, dei medici, che stanno mostrando una sensibilità sempre maggiore a queste tematiche. Ai tempi della definizione del ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: mondo greco e romano
Antony C. King
Barbara Belelli Belelli Marchesini
Armando Cherici
Aspetti generali
di Antony C. King
Nella Grecia classica era [...] vegetariana. Gli animali non erano però lasciati in aree di pascolo ai margini delle città-stato, come si è ritenuto in alcuni casi. La maggior parte delle fattorie di minori dimensioni allevava una selezione di varie specie animali in modo da ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] supremo maestro', m. 1240), probabilmente il più noto e il maggiore dei mistici musulmani di tutti i tempi, culmine di una araba orientale. Nel secolo successivo, il XIII, sarebbero state nuove forme, ancora più prossime alla letteratura popolare, ...
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stato maggiore
stato maggióre (più com. Stato Maggióre) locuz. usata come s. m. [calco del fr. état-major]. – 1. Nelle forze armate (dov’è correntemente indicato con la sigla S.M.), il complesso e il ruolo degli ufficiali che collaborano con...
maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo di grande, che nell’uso si alterna con...