Re di Giordania (Mecca 1882 - Gerusalemme 1951). Secondogenito del re Ḥusain del Ḥigiāz, prese parte col padre alla rivolta araba antiottomana del 1916. Nel 1923 fu riconosciuto emiro di Transgiordania [...] 1949, annessa la Cisgiordania, mutò il nome del suo stato in Giordania (Urdunn). Seguì sempre una politica sostanzialmente di stretta impegnò la legione araba nella prima guerra contro Israele. Perì vittima di un attentato per mano di un palestinese. ...
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Abū Alā (tecnonim. Ahmad Quray'). - Uomo politico ed economista palestinese (n. Abu Dis 1937). Alto dirigente dell’OLP, è stato il principale architetto degli Accordi di Oslo (1993). Ha partecipato inoltre [...] ai negoziati di Camp David (luglio 2000) ed è stato presidente del Parlamento palestinese. Dall’ottobre 2003, come primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese, ha presieduto un governo riformista e favorevole al proseguimento del processo di ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] è proseguita anche dopo la creazione dei territori dell'Autonomia palestinese, e rappresenta uno degli scogli più ardui per una ripresa del processo di pace. Essa è stata attivamente appoggiata dal governo Netanyahu, ed è gestita dal comitato ...
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Revisionismo storiografico
Marcello Flores
La complessa questione del r. s., delle sue caratteristiche e delle sue manifestazioni, deve essere situata, per poter essere compresa adeguatamente, nelle [...] la risoluzione delle Nazioni Unite del 29 novembre sulla spartizione e creava un ostacolo insormontabile alla formazione di uno stato arabo-palestinese; o all'analisi documentata di massacri come quelli di Deir Yassin e di Katr Kasim, e più in ...
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SPADOLINI, Giovanni
Claudio Lodici
(App. III, II, p. 782)
Giornalista, storico e uomo politico, morto a Roma il 4 agosto 1994. Collaboratore, tra gli altri, dei settimanali Il Mondo, Epoca, Panorama, [...] basilari rispetto alla questione medio-orientale, per cui il diritto a una ''patria palestinese'' doveva necessariamente coniugarsi alle esigenze di sicurezza dello stato di Israele. La carriera politica di S. culminò con l'elezione a presidente ...
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TRANSGIORDANIA (XXXIV, p. 168; App. I, p. 1059)
Ettore ROSSI
F. G.
Nel 1943 su una superficie di circa 89.975 kmq. la Transgiordania contava 340.000 ab. di cui 300.000 musulmani sunniti, 10.000 musulmani [...] del neo-re ‛Abdallāh. Un primo passo di tale piano sarebbe stato l'unione fra Transgiordania e ‛Irāq, ventilata nel 1946-47 e ferma resistenza della Siria. L'evoluzione della situazione palestinese, col previsto ritiro delle truppe britanniche e il ...
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MUBĀRAK, MuḤammad Ḥusnī
Guido Valabrega
Uomo politico egiziano, nato il 4 maggio 1928 a Kafr al-Musallah, un villaggio della provincia di al-Manūfīyya. Intraprese da giovane la carriera militare; concluse [...] : l'appoggio alla linea di Y. ῾Arāfāt sulla questione palestinese, il sostegno all'῾Irāq nel conflitto con l'Iran, l per l'unità africana nel 25° incontro tra i capi di stato africani. Contrario alle scelte di Ṣaddām Ḥusayn verso il Kuwait, M ...
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RABIN, Yitzahak
Martina Teodoli
Militare e uomo politico israeliano, nato a Gerusalemme il 1° marzo 1922 da una famiglia di immigrati di origine russa. Si diplomò presso la Scuola agraria di Kadūri [...] reciproco fra OLP e Israele e prevede l'avvio di una fase transitoria di autonomia palestinese nei territori occupati. Per questa volontà di pacificazione gli è stato conferito nel 1994, assieme ad ῾Arafāt e Peres, il premio Nobel per la pace.
Bibl ...
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ḤUSEIN ibn Ṭalāl (App. III, 1, p. 819)
Paolo Minganti
Per quanto oggetto di pressioni e di minacce anche alla sua persona, Ḥ. continuò con coraggio e ostinazione la sua politica di difesa del regno di [...] era in discussione l'avvenire dei territori della Cisgiordania, sui quali la maggioranza degli stati arabi avrebbe voluto s'impiantasse un governo palestinese autonomo; Ḥ. reagì offrendo la cittadinanza giordanica ai profughi che la richiedessero ...
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HUSAYN, Ibn Talal
Silvia Moretti
ḤUSAYN, Ibn Ṭalāl (App. III, i, p. 819; IV, ii, p. 140; V, ii, p. 574)
Re di Giordania, morto ad ‛Ammān il 7 febbraio 1999. Salito al trono nel 1952, durante il suo [...] un paese arabo - e intervenendo nell'ottobre 1998 negli Stati Uniti alle trattative di Wye Plantation (Md.) che portarono alla tra il primo ministro israeliano Netanyahu e il leader palestinese ‛Arafāt. Sul finire degli anni Novanta, nonostante il ...
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palestinese
palestinése agg. e s. m. e f. – Della Palestina, relativo alla Palestina, regione naturale e storica dell’Asia sud-occid., tra il mare Mediterraneo e il tavolato transgiordanico, che ha avuto nei secoli una storia molto travagliata,...
Nakba (nakba) s. f. Nome con cui, nella storiografia araba contemporanea, si indica l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana del 1948 e della guerra civile...