Introduzione Nel 1939, in esilio volontario a Le Baule, in Francia, Carlo Levi scrive il suo primo libro, Paura della libertà. Si tratta di un’opera che, per le sue caratteristiche particolari, si distacca [...] pragmatico-comunicativa di legittimazione o fondazione della comunità politico-sociale» (Romagnoli 2008: pag. 375). Se fino a quel punto questa potenzialità fondativa del mito era stata adoperata dal nazionalismo con esiti drammatici, adesso la forza ...
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Tommaso Giartosio è tante cose diverse: conduttore radiofonico, saggista, poeta, attivista, scrittore. Ha scritto recentemente Autobiogrammatica (2024, minimum fax), che per ora gli è valso il seguente [...] uno che subisce certe cose, perché un altro aspetto della propria posizione sociale e culturale è quello appunto di chi è debole”. Evidentemente questo lo racconto perché c'è stato, ma mi fa effettivamente gioco sul piano retorico per permettermi di ...
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L’individuo, nel suo essere unico e irripetibile, nasce da un’altra unicità: la famiglia. La singolarità di quest’ultima, però, è un paradosso: essa è in realtà costituita da una molteplicità di persone, [...] è un oggetto in perenne trasformazione, poiché conversa con il sociale nel quale è immersa ed è sensibile ai mutamenti che i loro ricordi, conosciamo anche ciò che non ci è stato esplicitamente comunicato e tutto questo plasma la nostra vita in modi ...
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Negli ultimi decenni le teorie filosofiche sull’identità personale si sono progressivamente concentrate sulla dimensione relazionale del Sé. È stato sempre più sottolineato, infatti, il ruolo centrale [...] capacità psicologiche, tale da permetterle di riconoscere alcuni stati mentali ed eventi fisici come facenti parte della le persone come entità dotate di corpo e immerse in contesti sociali, risulta evidente per i narrativisti che l’identità di una ...
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Lo “Scramble for Africa”All’inizio degli anni Ottanta del XIX secolo, si è delineato un processo di spartizione dei territori africani tra le principali potenze europee, noto come Scramble for Africa, [...] attraverso quello che è stato descritto da Sierp come un processo di espiazione che, in ultima istanza, giunge a compimento attraverso il perdono. La memoria storica europea si riduce, quindi, al nazismo, al nazional socialismo, al fascismo e allo ...
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All’apparenza molto distanti tra loro – l’uno mistico o religioso, l’altro tecnico e laico – il sacrificio e il processo giudiziario hanno in realtà più punti di contatto di quanto si possa immaginare. [...] statuale. Questa analogia tra sacrificio e processo è stata ricostruita dall’antropologo francese René Girard, che nel saggio per il conseguimento di un medesimo obiettivo, ossia la conservazione sociale. Riprova di ciò sta nel fatto che già a ...
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Si può apprezzare un’opera d’arte al di fuori del contesto e dell’ambiente dove è stata creata? È con questo quesito che lo studioso e storico dell’arte Quatremère De Quincy apre il suo pamphlet polemico [...] arte trova ovunque cittadinanza in Europa e che le opere «sono state poste dove sono dall’ordine stesso della natura, e non d’origine comporta la distruzione della loro funzione storica e sociale, che è quella di incarnare l’essenza e le necessità ...
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Stoccarda, febbraio 1888: Engels dà alle stampe gli ultimi appunti del caro amico, ormai scomparso da cinque anni. Vengono pubblicate le Tesi su Feuerbach, un breve scritto di Marx, elaborato quarant’anni [...] che non riesce a vivere in questo. Il lavoro di Feuerbach è stato comprendere come il mondo religioso non sia altro che lo specchio, la risiede nell’autodissociazione e autocontraddittorietà di una base sociale in cui gli esseri umani, non riuscendo a ...
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È diventata una realtà con la quale rapportarsi, anche su documenti ufficiali, quella consuetudine, consolidatasi in pochi anni, che prevede il ricorso a un nuovo segno grafico, lo schwa, finora quasi [...] umani la questione è più difficile da definire, perché dicendo “è stato bravo” è chiaro ed evidente che il referente sia di genere . Il linguaggio, già secondo Rousseau, è un fatto sociale, e non esiste linguaggio presociale. Ciò significa che l ...
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Le società democratiche – come sottolineano Miguel Benasayag e Angélique Del Rey nel loro saggio Elogio del conflitto pubblicato nel 2007 – hanno creduto per lungo tempo all’illusione di riuscire ad annullare [...] in maniera dirompente anche la quotidianità di chi abita negli Stati che non sono direttamente parte del conflitto (basti pensare valore a prescindere dall’«ancoraggio» (ossia dalla posizione sociale) del sostenitore dell’una o dell’altra tesi. Ma ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
Complesso di politiche pubbliche messe in atto da uno Stato che interviene, in un’economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini, modificando in modo deliberato e regolamentato la distribuzione dei redditi generata...
socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi alle concezioni individualistiche...