Perennemente in tensione tra i traumi storici, vissuti in prima persona, e l’influenza della filosofia dell’esistenza e degli insegnamenti heideggeriani, Hannah Arendt (1906 – 1975), una delle figure intellettuali [...] quanto dell’azione. Così, attraverso la perfetta coincidenza di Stato e politica, l’annullamento della pluralità nell’Uno e differenze. La dimensione collettiva proposta nel Contratto sociale costringe il singolo alla piena identificazione con il ...
Leggi Tutto
La questione mediorientale del conflitto tra Israele e Palestina costituisce uno dei fenomeni storico-giuridici più complessi, in cui, come succede quando si discute di geopolitica, etica e machiavellismo [...] protezione e l’aiuto degli indigenti e dei poveri; nonché molti altri elementi democratici e tipici di un moderno Statosociale come ad esempio la possibilità di emanare norme atte a colpire una minoranza. Speciale menzione merita la «sottoposizione ...
Leggi Tutto
Il pensiero della colonizzazione/liberazione ebraica della Palestina può sublimarsi nel motto: «Una terra senza popolo per un popolo senza terra». Per coloro che la presero alla lettera, è anche una tremenda [...] le scuole.Fin qui si è spiegato a grandi linee come lo Stato d’Israele definisca i rapporti Stato-fedi religiose e come affronta la problematica della disomogeneità etnica e sociale. Si è anche avuto modo di capire come molto spesso, nella vita ...
Leggi Tutto
A partire dalla presa di coscienza collettiva della rilevanza degli ideali e dell’importanza degli attori politici non statali, a partire dagli anni ‘70 originarono diverse nuove teorie.Un filone si pone [...] e per finire, a partire dalle due guerre mondiali, agli Stati Uniti. Tra gli sfidanti che non sono mai riusciti ad come costruzione mentale degli individui, e soprattutto costruzione sociale una volta che una determinata visione viene condivisa all ...
Leggi Tutto
Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] individuali, allo stesso tempo preme osservare che «l’esito è stato il populismo mediatico, un sistema nel quale (purché se ne in quanto il mondo è in realtà frutto di una costruzione sociale (costruttivismo). A quest’ultimo assunto, che dà luogo ad ...
Leggi Tutto
[prima parte]
Il neuroscienziato Gazzaniga ritiene che la capacità di dare un senso di unità e dunque di identità a tutti i processi cerebrali dipenda da una funzione “interprete”, sviluppatasi nell’uomo [...] sia cosciente.
Un’altra teoria si focalizza sull’utilità sociale di credere nell’esistenza di un’identità e di una per non aver agito diversamente quando si crede che sarebbe stato possibile farlo. Queste due componenti, le sanzioni esogene (come ...
Leggi Tutto
Risale al 1928-1929 il quadro del surrealista belga René Magritte L’uso della parola I, prima di una lunga serie di opere dedicate al soggetto della pipa. In questa tela troviamo, raffigurata al modo di [...] della cultura, e più nello specifico l’autonomia della cultura rispetto alle macrostrutture economico-sociali, è stato al centro delle principali riflessioni che hanno scosso dalle fondamenta il modo tradizionale di intendere e fare storia. Quest ...
Leggi Tutto
Su una «diffusa rivista» appare scritto che presso un istituto specializzato si organizzano «corsi introduttivi e avanzati nella maggior parte delle lingue del mondo. Per la precisione […], fino a 215 [...] Ma fa male, ve lo voglio dire, fa male davvero […]. Mio padre è stato l’ultimo capo Eyak, e io ho preso il suo posto. Ora io sono invece del risultato di tassi diseguali di cambiamento sociale che hanno determinato marcate disparità di risorse tra ...
Leggi Tutto
[leggi la prima parte]
Ogni anno muoiono in media 25 lingue, una ogni 15 giorni. L’UNESCO stima che per la fine del XXI secolo sopravviveranno circa un decimo delle quasi 7000 lingue oggi esistenti. [...] si sarebbe cessato di insegnare il finlandese e sarebbero stati ingaggiati un numero sufficiente di insegnanti che avrebbero più, oggetti d’indagine, trascurando così la dimensione sociale e culturale del linguaggio. Dalle Nazioni Unite quest ...
Leggi Tutto
La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] Ciò non accade nell’Israele moderno, dove un secolo fa è stato redatto ed istituito un curriculum di studi biblici non più in il Tanàkh assurge a testo fondativo di un ethos sociale condiviso e latore di verità e significato inestimabili per tutte ...
Leggi Tutto
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
Complesso di politiche pubbliche messe in atto da uno Stato che interviene, in un’economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini, modificando in modo deliberato e regolamentato la distribuzione dei redditi generata...
socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi alle concezioni individualistiche...