«[…] Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive. [...] non potete pensare ad altro che al pericolo, allora ve ne state a giocare a carte o sedete in qualche salotto, dove non stato immerso fin dalla nascita. A sua insaputa, è sempre stato un ingranaggio della macchina, parte di un’organizzazione sociale ...
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Gli anni Sessanta ebbero un effetto di “liberazione” da vincoli personali e comunitari divenuto assai presto proverbiale . La loro fama, innervata attorno alla cima del famigerato Sessantotto, non è immeritata. [...] che la critica, le richieste di riforma, e i tentativi di abbattimento di sistemi sociali, economici e politici impegnarono moltissimi paesi - Stati Uniti, Giappone, Messico e Sudamerica, la maggioranza dei paesi d’Europa - innestandosi sulla storia ...
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Nel decimo canto della Divina Commedia Dante si ritrova a vagare tra delle lugubri tombe scoperte. Alla domanda del Poeta incuriosito dal macabro spettacolo, Virgilio recita questi versi:
Suo cimitero [...] in comunità, paghi del poco, trovando nell’amicizia stessa il fine della loro convivenza. Non importa lo stato economico o sociale, gli epicurei trovano la massima realizzazione della vita proprio nella comunità. Neanche la malattia e l’anzianità ...
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Capita spesso a ogni essere umano di contraddirsi, fare errori, giustificarsi, dare la colpa a qualcun altro, cercare la propria identità nelle proprie azioni, descriversi diversamente a seconda del proprio [...] Euripide (l’autore che tra i tre, forse, è stato il più attento nel rappresentare gli aspetti psicologici dei suoi personaggi (pensiamo ad esempio alla coppia di aggettivi «sociale/asociale»). Risulta evidente quindi la contraddizione nella ...
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Nella traduzione della mela (in un'arancia) provo a denunciare me stessa, Un modo di possedere. La mia parte. Del frutto. Del piacere. Di arrivare a dire ciò che non posso ancora assicurare per mio unico [...] riprendere il proprio posto nel mondo, combattendo per una rivendicazione sociale e culturale. Questa nuova spinta degli anni Sessanta e patriarcato, dell'autorialità e del colonialismo, in breve uno stato nel quale vige la legge del più forte. Di ...
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L’elaborato si propone di analizzare la complementarietà epistemologica insita nell’idea di “confine”, inteso come filtro di integrazione e come limite di conservazione di un’identità. Individuato il profilo [...] princìpi, culture e ordinamenti giuridici del gruppo e dello Stato quale strumento essenziale per la costruzione di un’identità ricca per tale processo di ricostruzione istituzionale, esente da reazioni folli ad una marginalità sociale sofferta. ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
Complesso di politiche pubbliche messe in atto da uno Stato che interviene, in un’economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini, modificando in modo deliberato e regolamentato la distribuzione dei redditi generata...
socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi alle concezioni individualistiche...