Per b. s'intende, soprattutto a partire dalla elaborazione che ne ha proposto M. Foucault, un'implicazione diretta e immediata tra la dimensione della politica e quella della vita intesa nella sua caratterizzazione [...] politica e polizia nella gestione dei problemi sociali, dalla migrazione di un numero sempre crescente di uomini e di donne sprovvisti di qualsiasi statuto giuridico e spesso ridotti allo stato informe di nuda vita alla proliferazione corrispondente ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] livello teorico, su molte scelte culturali nonché su molti comportamenti sociali (rivelatrice in tal senso, in Italia, la prima fase può chiamare in causa le arti in genere (molto numerosi sono stati negli anni recenti gli studi sul c. filmico) e la ...
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Produttivita
Simon Kuznets
di Simon Kuznets
Produttività
sommario: 1. Definizioni introduttive. 2. I due rapporti della produttività aggregata. 3. Tendenze di lungo periodo della produttività. 4. Differenze [...] prevenire conflitti interni che possano minacciare la stabilità dell'unità politica e sociale e, di conseguenza, l'intero processo di sviluppo economico. Il ruolo dello Stato, cioè dell'autorità sovrana del paese, si è quindi enormemente dilatato nel ...
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Filosofia
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Filosofia
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Filosofia speculativa e filosofia scientifica. 3. Limiti e contraddizioni della filosofia scientifica. [...] dell'uomo (o, almeno, di un'immagine dell'uomo). Così non è stato difficile concludere oggi che ‟l'uomo è un'invenzione di data recente, quando metteva insieme (ma non era il solo fra i socialisti del tempo a farlo) Nietzsche, Sorrel e James, ...
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Terrorismo
Robert H. Kupperman
di Robert H. Kupperman
Terrorismo
sommario: 1. Introduzione: a) il terrorismo come spettacolo; b) chi sono i terroristi?; c) il fenomeno in evoluzione; d) le basi della [...] dalle varie ‛repubbliche popolari', che essi invocano come modelli di organizzazione sociale.
I terroristi hanno sempre cercato di provocare deliberatamente una tirannia di Stato, nella speranza di creare per tale via le condizioni preliminari per ...
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FAMIGLIA
Marzio Barbagli e C. Massimo Bianca
Sociologia
di Marzio Barbagli
Introduzione
Nel linguaggio comune italiano, come del resto in quello inglese, famiglia è un sostantivo polisemico usato [...] (a cura di E. Shanas e G. F. Streib), Englewood Cliffs, N.J., 1965 (tr. it.: Famiglia e parentela negli Stati Uniti, in Famiglia e mutamento sociale, a cura di M. Barbagli, Bologna 1977, pp. 387-418).
Trumbach, R., The rise of the egalitarian family ...
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Preistoria
Paolo Graziosi e Alda Vigliardi
di Paolo Graziosi e Alda Vigliardi
Preistoria
sommario: 1. Introduzione. 2. Metodi di indagine. 3. Paleolitico inferiore. 4. Paleolitico medio. 5. Paleolitico [...] al Baltico.
Si ritiene generalmente che il bronzo sia stato introdotto in Europa verso il 1800 a.C. Tuttavia all nuovo metallo non portò grandi mutamenti nell'assetto economico e sociale delle varie comunità agricole e pastorali: per un certo tempo ...
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Consumi
George Katona
di George Katona
Consumi
sommario: 1. Il mutato ruolo del consumatore. 2. Dati statistici: a) ripartizione del PNL e delle spese dei consumatori; b) le spese discrezionali; c) [...] gli orientamenti di giudizio, anche quando non sembravano applicabili al caso concreto. D'altronde è stata anche accertata l'esistenza di un ‛apprendimento sociale'. Si è riscontrato cioè che in certe circostanze le opinioni e gli atteggiamenti di un ...
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Linguaggio
Raffaele Simone
Preliminari
Quando si studiano i fenomeni del linguaggio, si resta colpiti dal fatto che la riflessione su questo tema, ben lungi dall'essere un'invenzione moderna (come accade [...] proprio contenuto e la propria articolazione. Questo tema è stato ripreso nella storia del pensiero moderno una infinità di parola nell'inglese di New York varia secondo il livello sociale, passando da una pronuncia accurata (propria dei livelli alti ...
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Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] dottrine razziali, specialmente tra le classi medie e superiori. L'antisemitismo era stato un fenomeno di sinistra piuttosto che di destra sin dai tempi dei primi socialisti. L'ebreo era il simbolo dello sfruttatore della classe lavoratrice, idea che ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...