Attore statunitense (Chicago 1922 - Bridgeport 2000); figlio di un attore, frequentò l'Accademia di arte drammatica di New York. Ottenne il primo successo con The iceman cometh di O'Neill nel 1956, successo [...] confermato dalle successive interpretazioni: Long day's journey into night di O'Neill (1956); Toys in the attic di Hellman (1960); After the fall di Miller (1964); But for whom Charlie di Behrman (1964); ...
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Sceneggiatore e regista cinematografico statunitense (Filadelfia 1912 - Beverly Hills 1992), i suoi primi film sono caratterizzati da una forte problematica sociale: Deadline U.S.A. (L'ultima minaccia, [...] 1952), Blackboard jungle (Il seme della violenza, 1955), The last hunt (1956), Something of value (1957). Poi ha diretto film tratti da grossi successi teatrali e da romanzi: The brothers Karamazov (1958) ...
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Regista cinematografico statunitense (Filadelfia 1924 - New York 2011); dapprima attore teatrale, poi regista televisivo, H. Fonda lo volle regista di Twelve angry men (La parola ai giurati, 1956). Abile [...] direttore di attori, ha saputo esprimere, specialmente nel genere poliziesco, una spregiudicata analisi della realtà. Tra i suoi film si ricordano: A view from the bridge (1960); Long day's journey into ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense (n. Waxahachie, Texas, 1932). Formatosi all’Università del Texas e alla Columbia University (in giornalismo e sceneggiatura) e già noto nel mondo dell’editoria [...] (rivista Esquire), sul finire degli anni Sessanta ha iniziato la carriera cinematografica firmando diverse sceneggiature in coppia con D. Newman; tra queste quelle per Bonnie and Clyde(1967, Gangster story) ...
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Regista e produttore cinematografico statunitense (n. Boston 1930). Tra i maestri del cinema documentario e artista di rara coerenza, la sua intera opera è volta ad additare – pur nell’astensione da ogni [...] giudizio e nella creazione di spazi di totale libertà interpretativa per lo spettatore – fragilità e contraddizioni dell’America contemporanea, indagando con sguardo antropologico le microrealtà locali ...
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Regista cinematografico statunitense (Louisville 1882 - Hollywood 1962). Nel 1925 raggiunse il successo con The unholy three (I tre), bizzarra storia criminale; la mistura di ingredienti a effetto trovò [...] la sua celebrazione nell'esotismo di The road to Mandalay (Il capitano di Singapore, 1926). Si può considerare uno dei maggiori autori dell'orrore; non a caso girò nel 1931 Dracula, con B. Lugosi, primo ...
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Attrice cinematografica e teatrale statunitense (n. New York 1957). Sostenuta dalla madre T. Hedren (nota attrice), ha coltivato la passione per la recitazione sin da bambina; nel 1975 ha debuttato come [...] protagonista in Night moves (Bersaglio di notte), ma ha ottenuto i primi, grandi riconoscimenti solo con il thriller di B. De Palma Body double (1984, Omicidio a luci rosse). Diventata un sex simbol, ha ...
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Regista cinematografico statunitense (Santa Monica 1927 - Yucca Valley 2023). La sua produzione è stata sempre rivolta verso un cinema di tipo sperimentale, caratterizzato soprattutto da un uso dell'immagine [...] libera da intenti narrativi, con una ricercata, e spesso compiaciuta, provocazione visiva. Dopo Fireworks (1947) e Le jeune homme et la mort (girato in Francia, 1953), tratto da J. Cocteau, ha ottenuto ...
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Attrice statunitense (Lowell 1908 - Neuilly-sur-Seine 1989), prima di teatro, entrò nel cinema nel 1930 affermandosi per il carattere e l'energia delle sue interpretazioni (premio Oscar 1935, 1938). Tra [...] i suoi film, ricordiamo: Of human bondage (1934); Dangerous (1935); The petrined forest (1936); Jezebel (1938); The private lives of Elisabeth and Essex (1939); All this and heaven, too (1940); The little ...
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Regista cinematografico statunitense (Malba, New York, 1930 - Los Angeles 2002). Esordì nel 1957 con The young stranger (Colpevole innocente), che rivelava solide doti narrative, non senza risvolti di [...] acuta analisi sociale. Eclettico nelle scelte e vigoroso nello stile, F. passò poi da un genere all'altro, ora mostrando profondità nei ritratti psicologici e nelle descrizioni d'ambiente, ora limitandosi ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...