Collana di classici greci e latini, con versione inglese a fronte e note critiche al testo, fondata (1912) dal banchiere e filantropo statunitense James Loeb (New York 1867 - Monaco di Baviera 1933), ritiratosi [...] nel 1901 dagli affari e nel 1912 in Germania, a Murnau (Baviera), dove trascorse il resto della sua vita. La collana fu pubblicata inizialmente dall’editore Putnam di New York, poi congiuntamente da Heinemann ...
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Giornalista e saggista italiano (n. Châtillon 1931). Giornalista, deputato e senatore, C., attento ai mutamenti sociali e culturali contemporanei e conoscitore del mondo statunitense, nella sua vasta produzione [...] saggistica ha analizzato in particolare i problemi dell'informazione e il rapporto tra realtà e mezzi di comunicazione.
Vita
Dirigente della Olivetti in Italia e negli Stati Uniti (1955-64), in seguito ...
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Televisione
Luigi Rocchi
Carlo Sartori
Giuseppe Santaniello
Aldo Grasso
Giuseppe Cereda
Federico di Chio
Peppino Ortoleva
(XXXIII, p. 439; App. II, ii, p. 964; III, ii, p. 914; IV, iii, p. 600; [...] ha un palinsesto identico, eccetto che per poche ore, in tutti i paesi in cui trasmette). Il dominio televisivo statunitense lascia alle produzioni locali degli altri paesi uno spazio esiguo. Il patrimonio culturale dei diversi paesi si esprime oggi ...
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Sigla di National Broadcasting Company, una delle principali reti radiofoniche e televisive statunitensi, insieme alla ABC e alla CBS. Nata nel 1927 come emittente radiofonica della RCA (Radio Corporation [...] of America, 1919), società statunitense produttrice di apparecchi e programmi radiofonici e televisivi, nel 1939 iniziò le trasmissioni televisive dando spazio in particolare agli spettacoli di intrattenimento, ai serial televisivi e alle soap opera. ...
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Wall Street Strada di New York, nella parte meridionale di Manhattan, dove hanno sede la borsa valori, molte grandi banche e importanti imprese industriali e finanziarie; per traslato, l’espressione è [...] comunemente usata per indicare la borsa di New York e, in generale, l’alta finanza americana. The Wall Street Journal Quotidiano statunitense di economia e finanza, fondato nel 1889 a New York da C.H. Dow. Ha quattro edizioni negli Stati Uniti (New ...
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Espressione giapponese («vento divino») che in origine designava i piloti dell’aeronautica appartenenti a un corpo di volontari destinati a gettarsi con il velivolo carico di esplosivo contro l’obiettivo [...] in azione nella battaglia di Leyte (1944), di Iwo Jima (1945) e di Okinawa (1945), infliggendo alla marina statunitense perdite notevoli. Usavano caccia del tipo Zero e speciali aeromobili, i Baka.
Nel linguaggio giornalistico il termine è usato ...
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societa dell'informazione
società dell'informazióne locuz. sost. f. – Espressione che sottolinea la centralità dell’informazione quale principale motore della società contemporanea, anche in termini [...] . L’origine del concetto è incerta, poiché ricostruzioni diverse l'attribuiscono al francese J. Gottmann (1961), all’austriaco-statunitense F. Machlup (1962), ai giapponesi T. Umesao (1963), M. Igarashi (1964), Y. Masuda (1968) o Y. Hayashi (1969 ...
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Giornale inglese, della domenica, fondato a Londra nel 1791 da W.S. Bourne. Di orientamento progressista, raggiunse una larga diffusione con J.L. Garvin, che lo diresse dal 1908 al 1942. È considerato [...] dei servizi di politica nazionale e internazionale e per le pagine dedicate alla cultura. Acquistato nel 1976 dalla società statunitense Atlantic Richfield Company, nel 1981 passò all’industriale inglese R. Rowland; dal 1993 fa parte del Guardian ...
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Giornalista e conduttore radiofonico e televisivo italiano (n. Massa, Massa e Carrara, 1964). Già giornalista per carta stampata, televisione e radio, all’inizio degli anni Duemila è stato tra le prime [...] aver creato il blog Wittgenstein (2001), nel 2010 ha fondato il Post, quotidiano online di cui è direttore e che si ispira allo statunitense The Huffington Post. S. scrive per Vanity Fair, Wired e La Gazzetta dello Sport (tra gli altri) e nel 2011 ha ...
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Giornalista italiana (n. Trieste 1957). Figlia del giornalista G. Botteri, dopo la laurea in Filosofia ha ultimato gli studi alla Sorbona (dottorato in Storia del cinema) per poi dedicarsi al giornalismo. [...] di inviata speciale: dalla rivoluzione in Romania, alle guerre in Bosnia e Kosovo, sino al G8 di Genova e all’occupazione statunitense in Iraq (per i suoi servizi da Baghdad ha vinto il Premio Ilaria Alpi e il Premio Saint Vincent). B. ha condotto ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...