Hurwicz, Leonid. - Economista polacco naturalizzato statunitense (Mosca 1917 - Minneapolis 2008). Nato a Mosca da una famiglia ebrea residente in Polonia, nel 1938 si laureò presso l’univ. di Varsavia. [...] Trasferitosi a Ginevra nel 1939, l’anno seguente emigrò negli Stati Uniti. Prof. di economia e matematica dal 1951 all’univ. del Minnesota, H. è stato un pioniere dell’utilizzo della teoria dei giochi ...
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Economista e filosofo ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1929 - ivi 2000). Vincitore del premio Nobel nel 1994 (con J. Nash e R. Selten) per la sua "analisi pionieristica degli equilibri nella [...] teoria dei giochi non cooperativi", le sue ricerche si sono concentrate essenzialmente sulla teoria assiomatica del comportamento razionale, nel cui ambito ha formulato gli importanti assiomi di razionalità ...
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Lehman Brothers Banca d'affari statunitense, uno dei principali operatori del mercato dei titoli finanziari, attiva dal 1850 a Montgomery (Alabama) come società commerciale operante nel settore tessile. [...] Nel corso dei decenni i suoi fondatori, i fratelli bavaresi Henry, Emanuel e Mayer Lehman, estesero l'attività al campo dell'industria ferroviaria, aprendosi al settore finanziario grazie anche all'alleanza ...
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Economista (Calais 1921 - Parigi 2004) di origine francese, naturalizzato statunitense (1975). Dopo aver svolto attività di ricerca in Francia, emigrò negli USA (1950), ove continuò le sue ricerche a Chicago [...] (1950-55). Già prof. alla Yale Univ. (1955-60), dal 1962 fu all'univ. della California a Berkeley, dove insegnò economia e matematica. Esponente di rilievo degli studî di economia matematica nell'ambito ...
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Economista statunitense di origine tedesca, nato a Krefeld (Renania) nel 1942; professore di Economia al Massachusetts Institute of Technology dal 1978. I suoi principali contributi hanno riguardato la [...] teoria dei tassi di cambio e i problemi dell'economia aperta. È autore di manuali di micro e di macroeconomia di notevole diffusione. Tra i suoi lavori particolare rilievo hanno quelli sulla volatilità ...
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LEIBENSTEIN, Harvey
Claudio Sardoni
Economista statunitense, di origine russa, nato il 7 agosto 1922. Si è laureato nel 1945 presso la Northwestern University di Evanston (Illinois), dalla quale ha [...] ottenuto anche il titolo di master nel 1946. Passato all'università di Princeton, vi ha conseguito il Ph.D. nel 1951. Dopo aver lavorato per le Nazioni Unite, ha insegnato a Berkeley fino al 1967 per poi ...
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VERNON, Raymond
Carla Esposito
Economista statunitense, nato a New York il 1° settembre 1913. Ha ricoperto numerosi incarichi nella pubblica amministrazione; ha diretto (1956-59) lo studio sulla Regione [...] metropolitana di New York e il Center for international affairs (1973-78); ha insegnato Finanza internazionale alla Harvard Business School (1959-78) e Relazioni internazionali nella Harvard University ...
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Economista statunitense, nato a Chicago il 31 maggio 1930. Professore di Economia (dal 1971) all'università di Los Angeles (California), dove dal 1986 ricopre la cattedra intitolata ad A. Andersen. I suoi [...] contributi di maggior rilievo riguardano la natura dei costi e la determinazione dell'equilibrio nei mercati con strutture differenziate, in particolare nella concorrenza monopolistica e nel monopolio ...
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MINCER, Jacob
Renato Brunetta
Economista statunitense, nato a Tomaszów (Polonia) il 15 luglio 1922. Professore di Economia alla Columbia University di New York, ha ricoperto anche incarichi importanti [...] presso altre università e istituti di ricerca come il National bureau of economic research. M. è noto soprattutto per i suoi studi nei campi dell'economia del lavoro e dell'economia della formazione. Tra ...
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Morris, Robert
Statista e finanziere statunitense (Liverpool 1734-Filadelfia 1806). Recatosi giovanissimo in America (1747), vi fece una considerevole fortuna con il commercio e le speculazioni. Deciso [...] oppositore delle misure politiche del governo britannico, eletto al congresso continentale (1775-78), fu tra i firmatari della dichiarazione d’indipendenza, benché si fosse astenuto dalla sua votazione. ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...