Scrittrice statunitense (Indiana Creek, Texas, 1890 - Silver Spring 1980). Dopo aver lavorato come giornalista, viaggiò per alcuni anni in Messico e in Europa. Esordì con il volume di racconti Flowering [...] Judas and other stories (1930; ed. ampliata 1935; trad. it. 1946), cui seguirono i tre romanzi brevi raccolti in Pale horse, pale rider (1939; trad. it. 1946). Dopo The leaning tower and other stories ...
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Scrittore e giurista statunitense (Boston 1757 - Brattleboro, Vermont, 1826). Compiuti gli studî alla Harvard University, diventò (1794) giudice della Corte suprema del Vermont e (1807-13) primo presidente [...] di quella corte. La sua fama è dovuta soprattutto alla sua attività di scrittore di vena umoristica (The Algerine captive, 1797; Moral tales for American youths, 1800; The yankey in London, 1809) e di ...
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Anatomista, fisiologo e letterato statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1809 - Boston 1894), fece parte di quella aristocrazia intellettuale della Nuova Inghilterra il cui centro fu l'univ. di Cambridge. [...] Prof. di anatomia e fisiologia prima al Dartmouth College, poi nella facoltà di medicina della Harvard; lasciò tra l'altro un importante lavoro sulla febbre puerperale, della quale sostenne la contagiosità ...
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Scrittore e giornalista statunitense (Chicago 1870 - San Francisco 1902). Studiò a Parigi, dove assorbì la lezione di É. Zola, quindi all'University of California. Dal 1895 fu corrispondente del San Francisco [...] Chronicle dal Sudafrica (per la guerra anglo-boera), poi da Cuba (per il conflitto tra Spagna e USA). Al primo romanzo, Moran of the Lady Letty (1898), fece seguito il più celebre McTeague: a story of ...
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Scrittrice statunitense (Litchfield 1811 - Hartford 1896). Dopo aver ricevuto una rigida educazione puritana dal padre, il predicatore e teologo calvinista Lyman Beecher, sposò (1839) il reverendo Ellis [...] Stowe. Col romanzo d'esordio, Uncle Tom's cabin (pubbl. sulla rivista National Era nel 1851; in vol. 1852), ottenne successo immediato sia negli USA sia in Europa, dove tra il 1853 e il 1859 si recò tre ...
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Poetessa statunitense (Rockland, Maine, 1892 - Austerlitz, New York, 1950). Pubblicata la prima raccolta di poesie, Renascence and other poems (1917), si stabilì nel Greenwich Village di New York. Il successo [...] di pubblico conseguito con A few figs from thistles (1920), dove l'uso di strutture metriche tradizionali si combina efficacemente con un liguaggio giovanile e aggressivo, fu confermato da The harp-weaver ...
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Englander, Nathan. – Scrittore statunitense (n. New York 1970). Di origini ebraiche, considerato l'erede naturale di P. Roth per tale ascendenza e per la tagliente ironia con cui nei suoi scritti mitiga [...] il dolore esistenziale, dopo l’esordio letterario con la raccolta di racconti For the relief of unbearable urges (1999; trad. it. 2018) si è imposto all’attenzione del pubblico e della critica con il romanzo ...
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Poeta e critico statunitense (Baltimora 1913 - New York 2000). Dopo la raccolta d'esordio Person, place, and thing (1942), ottenne vasti riconoscimenti con V-letter and other poems (1944), poesie scritte [...] sul fronte del Pacifico. All'attività di poeta (tra i numerosi contributi, fortemente eterogenei, vanno ricordati: Poems 1940-1953, 1953; The house, 1957; Poems of a Jew, 1958; The bourgeois poet, 1964; ...
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Storico e scrittore statunitense (Boston 1823 - ivi 1893). Dopo la laurea a Harvard (1844) intraprese una fitta serie di viaggi d'esplorazione negli stati del Nord e dell'Ovest. All'estate del 1846 risale [...] la spedizione sulle Montagne Rocciose, attraverso gli odierni Missouri, Kansas e Colorado, dalla quale nacque il suo più famoso resoconto storico, The California and Oregon trail, pubblicato a puntate ...
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Architetto statunitense (Worcester, Mass., 1895 - New York 1981). Ad eccezione di un anno all'École des beaux arts di Parigi, non compì corsi regolari, formandosi con la pratica presso studî di architettura. [...] A New York, dopo aver partecipato ai lavori per il Rockefeller Center (1931-40), fu a capo di importanti imprese architettoniche come la sede delle Nazioni Unite, cui collaborarono anche Le Corbusier, ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...