Scrittrice statunitense (Berkeley 1929 - Portland 2018). Compiuti gli studî a Radcliffe, alla Columbia Univ. e a Parigi, esordì negli anni Sessanta con una serie di romanzi di fantascienza (Roccanon's [...] world, 1966; Planet of exiles, 1966; City of illusions, 1967) d'impianto non convenzionale. Nella sua narrativa, tradotta quasi interamente in italiano, L. proietta in mondi estranei e fantastici originali ...
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Romanziere naturalizzato statunitense (Lachine, Quebec, 1915 - Brookline, Massachusetts 2005). Figlio di ebrei russi emigrati in Canada, si trasferì nel 1924 a Chicago dove frequentò l'università; ha insegnato [...] lett. inglese a Princeton, New York, ecc. Impostosi all'attenzione della critica e del pubblico già con i suoi primi romanzi (Dangling man, 1944; The victim, 1947), le cui problematiche religiose ed esistenziali ...
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Scrittore statunitense (Fremont, Ohio, 1923 - Englewood, New Jersey, 2009). Esordì con i racconti di Color of darkness (1957), ottenendo successo col primo romanzo, Malcolm (1959; trad. it. 1965), in cui [...] motivi esistenziali e gusto surreale si fondono in un linguaggio d'inedita vitalità. Contrassegnata da un umorismo nero mai gratuito, la prosa di P. mette in scena squarci di una quotidianità astrusa, ...
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Narratore e drammaturgo statunitense (Stamford, Connecticut 1925 - Provid ence, Rhode Island, 1998). Rifacendosi dichiaratamente a W. Faulkner, a D. Barnes e E. A. Poe delle allucinazioni e degli stati [...] semionirici, si collocò sulla linea del romanzo gotico. Da ricordare il suo esordio: The cannibal (1949) e le seguenti opere narrative: Charivari (1950), The goose on the grave (1954), The owl (1954), ...
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Scrittrice statunitense (New York 1862 - Saint-Bricesous-Forêt, Val d'Oise, 1937). Di agiata famiglia newyorkese, risentì profondamente della crisi di valori della società borghese americana di fine Ottocento, [...] facendone il motivo di fondo della sua produzione, a partire dal saggio d'esordio The decoration of houses (in collab. con O. Colmar ir., 1897). Vicina alle atmosfere del suo amico e maestro H. James, ...
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Sceneggiatrice e scrittrice statunitense (n. Hartford 1962). Laureatasi nel 1985 in Teatro e telecomunicazioni presso la Indiana University, nel 1989 ha conseguito il titolo di Master of Fine Arts in scrittura [...] drammatica presso la New York University Tisch School of the Arts. Si è distinta ben presto nella stesura di sceneggiature per programmi televisivi destinati ai bambini e, a partire dal 2003, ha iniziato ...
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Whitehead, Colson. – Scrittore statunitense (n. New York 1969). Giornalista, ha esordito nella narrativa con il romanzo The intuitionist (1999; trad. it. 2000), composito noir che ne ha rivelato originalità [...] creativa e doti scrittorie, ampiamente confermate dal successivo John Henry festival (2001; trad. it. 2002) e dalla raccolta di saggi The Colossus of New York (2003; trad. it. 2004). Narratore eclettico, ...
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Scrittore statunitense (New York 1943 - Mineola, 2024). Dopo aver partecipato con il grado di tenente alla guerra in Vietnam dal 1966 al 1969 si è laureato in Scienze politiche e storia alla Hofstra University [...] di New York. Ha iniziato la sua carriera letteraria scrivendo romanzi d’azione sotto lo pseudonimo di Jack Cannon, fino al grande successo ottenuto con By the rivers of Babylon (1978), pubblicato con il ...
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Powers, Richard. – Scrittore statunitense (n. Evanstone 1957). Narratore polifonico, dotato di una scrittura tesa e incisiva, fin dall’opera prima, Three farmers on their way to a dance (1985; trad. it. [...] 1991) si è imposto nel panorama letterario americano per l’abilità nel tracciare storie individuali incrociandole su piani temporali e prospettive analitiche diverse, ciò che assegna all’intera costruzione ...
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Palahniuk, Chuck. – Scrittore statunitense (n. Pasco, Washington, 1962). Autore di romanzi in cui si dipanano vicende dai toni surreali, talvolta sconfinanti nell'horror , e ricorrono tematiche trasgressive, [...] legate al sesso o alla violenza, narrate con stile asciutto, ritmo serrato e cinica ironia. Ha ottenuto un successo internazionale con Fight Club (1996; trad. it.1998), da cui è stato tratto l’omonimo ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...