Uomo politico statunitense, nato a Hope (Arkansas) il 19 agosto 1946. Laureatosi in legge alla Law School della Yale University - dove incontrò H. Rodham, sposata poi nel 1975 - ha portato a termine gli [...] pesare sul consenso che il presidente era riuscito nel frattempo a ottenere, grazie anche ai brillanti successi dell'economia statunitense e alla funzione svolta nella lotta al terrorismo internazionale, in nome del ruolo di custodi della sicurezza ...
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Adams
Famiglia che dominò la scena politica e diplomatica statunitense tra la seconda metà del Settecento e il primo Novecento; in seguito si distinse soprattutto nel mondo degli affari. Samuel (1722-1803) [...] e divenne presidente della Union pacific railroad (1884-90). Charles Francis III (1866-1954) fu segretario della Marina statunitense sotto il presidente H. Hoover. Charles Francis IV (1910-1999) si occupò dell’industria elettronica e presiedette la ...
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Durante la Seconda guerra mondiale, denominazione del bombardiere pesante statunitense Consolidated B-24J che operò su tutti i fronti europei (aveva apertura alare di oltre 33 m, massa di 17 t e trasportava [...] a una velocità massima di 490 km/h da 3 a 6 t di bombe) e di una pistola monocolpo calibro 45, in lamiera d’acciaio, molto economica, semplice ed efficace distribuita alle forze partigiane in paesi occupati ...
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Luciano, Charles «Lucky»
(pseud. di Salvatore Lucania) Mafioso italo-statunitense (Lercara Friddi 1897-Napoli 1962). Emigrato negli USA nel 1906, divenne in breve tempo uno dei più potenti capi della [...] mafia d’oltreoceano. Arrestato nel 1931, fu condannato a 60 anni di reclusione. Per la collaborazione con gli Alleati durante la Seconda guerra mondiale e per motivi di salute, fu scarcerato nel 1946 e ...
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(App. IV, I, p. 379)
Presidente degli Stati Uniti (1976-80). Il primo biennio dell'amministrazione C. fu caratterizzato da alcuni successi in politica estera: la stipulazione col governo panamense di un [...] : lo scoppio della rivoluzione in Iran (1979) che provocò la fuga dello Scià e segnò la sconfitta della politica statunitense in un punto strategico dello scacchiere internazionale; l'inasprimento dei rapporti con l'URSS a seguito dell'invasione dell ...
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Capone, Alphonse G. (detto Al)
Capone, Alphonse G
(detto Al) Gangster statunitense di origine italiana (Brooklyn 1897-Miami 1947). Figlio di immigrati napoletani, fu uno dei più famosi esponenti del [...] crimine organizzato negli Stati Uniti durante il proibizionismo. Nessuno dei suoi numerosi delitti poté essere legalmente provato, ma nel 1932 fu condannato alla reclusione per evasione fiscale. Nel 1939, ...
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Industriale e bibliofilo tedesco (Francoforte sul Meno 1847 - New York 1920), naturalizzato statunitense (1870). Con le sue donazioni (1912, 1914) di opere scelte (circa 5000 volumi) creò la sezione ebraica [...] della Library of Congress di Washington. Alla liberalità di S. si devono il seminario di teologia giudaica della Harvard University e l'ospedale Montefiore di New York. Ha finanziato inoltre la pubblicazione ...
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San Francisco, Conferenze di
Due assise internazionali, che si svolsero nella città statunitense di S.F. con riferimento alla Seconda guerra mondiale. La prima conferenza si svolse dal 26 aprile al 26 [...] giugno e nel settembre 1945 per l’organizzazione internazionale delle Nazioni Unite e per la discussione, approvazione e modifica delle proposte formulate alla Conferenza di Dumbarton oaks; vi parteciparono ...
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Pantere nere (ingl. Black panthers)
Pantere nere
(ingl. Black panthers) Movimento rivoluzionario afro-statunitense, fondato nell’ott. 1966 a Oakland (California) da Huey Newton e Bobby Seale. Influenzati [...] dal marxismo e dalla predicazione di intellettuali come Malcolm X, i militanti sostituirono al principio della non violenza predicato da M.L. King quello dell’autodifesa come strumento di lotta. Oggetto ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...