Patologo e immunologo statunitense (Clarksville, Tennessee, 1886 - Nashville 1960). Prof. (1924-55) di patologia generale alla Vanderbilt University di Nashville. Si è interessato a problemi di batteriologia, [...] virologia, immunologia e patologia. Dei suoi studî hanno avuto particolare risonanza quelli concernenti il metodo di coltivazione di alcuni virus nell'embrione di pollo ...
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Medico statunitense (Pittsburgh 1896 - Ocho Rio, Giamaica, 1965), capo del reparto per le malattie reumatiche alla Clinica Mayo e dal 1947 prof. di medicina all'univ. del Minnesota; studiò le proprietà [...] terapeutiche del cortisone nei confronti di alcune artropatie. Premio Nobel per la medicina o la fisiologia nel 1950 ...
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Medico statunitense (n. Baltimora 1912 - m. 1990), prof. (1965-88) alla Johns Hopkins Univ. Nel 1942 descrisse la sindrome di K., particolare quadro clinico di ipogonadismo maschile determinato geneticamente, [...] che si manifesta chiaramente alla pubertà ed è caratterizzato da piccolo volume dei testicoli, azoospermia, talora ginecomastia ...
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Chirurgo statunitense (Houston 1920 - ivi 2016), prof. alla Baylor University di Houston dal 1963 al 1969, è passato poi a dirigere il reparto di chirurgia del Texas Heart Institute. Allievo di M. E. De [...] Bakey, è stato il primo chirurgo a innestare un cuore artificiale (1969) ...
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Fisiologo statunitense (n. Chicago 1871 - m. 1957), prof. nelle univ. di Chicago (1909-16) e di Cincinnati (1918-40); socio straniero dei Lincei (1927). Autore di importanti ricerche nei varî campi della [...] fisiologia e di un manuale di chimica fisiologica, che ha avuto molte edizioni ...
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Medico statunitense di origine russa (Grodno 1862 - New York 1953); prof. di medicina interna alla Post Graduate School di New York dal 1896 al 1922. Studiò la patologia delle malattie dell'apparato digerente [...] e arricchì la diagnostica di numerosi e nuovi metodi di indagine ...
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Medico statunitense (Modesto 1882 - Berkeley, California, 1971). Prof. di anatomia all'univ. di Berkeley (1915), nel 1930 assunse la direzione dell'Istituto di biologia sperimentale nella stessa università. [...] Inventore delle colorazioni intravitali, ha portato un contributo determinante alle conoscenze sulla fisiologia della circolazione (determinazione della massa circolante, ecc.). Nel 1922 scoprì la vitamina ...
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Chimico statunitense (Fort Scott, Kansas, 1879 - Baltimora 1967), prof. alla Johns Hopkins University di Baltimora (dal 1917). Autore di importanti ricerche (analisi degli alimenti, ruolo biologico degli [...] oligoelementi, amminoacidi da sostanze naturali), è noto soprattutto per la scoperta delle vitamine A (nel 1913) e D (nel 1922). Fra le opere: The newer knowledge of nutrition (1918), Food, nutrition and ...
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Chirurgo statunitense (Le Sueur, Minnesota, 1861 - Roches ter, Minnesota, 1939). Fratello maggiore di Charles Horace, fondò in Rochester il St. Mary's Hospital (noto nel mondo scientifico con il nome di [...] Mayo Clinic) e quindi istituì col fratello la Mayo Foundation, che fu collegata con l'università del Minnesota. Si occupò di tutte le branche della chirurgia; importanti specialmente i suoi contributi ...
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Medico statunitense (East Hampton, Connecticut, 1851 - Cairo, New York, 1916), discendente da una famiglia di medici; pubblicò (1872) la descrizione della corea cronica degli adulti (corea di H.), già [...] individuata dal nonno e dal padre. È una malattia ereditaria dominante, a insorgenza tardiva ed evoluzione progressiva, connessa a processi di atrofia di aree cerebrali. Il gene coinvolto è localizzato ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...