Uomo politico (Nevis, Antille, 1755, secondo altre fonti 1757 - New York 1804); il suo nome è indissolubilmente legato alle vicende della Costituzione statunitense del 1787, della quale fu strenuo sostenitore, [...] insieme a J. Jay e a J. Madison, con una serie di articoli pubblicati, con lo pseudonimo di Publius, sui giornali di New York, e successivamente confluiti nei Federalist Papers.
Vita e attività
Trasferitosi ...
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NIXON, Richard Milhious
Uomo politico statunitense, nato il 9 gennaio 1913 a Yorba Linda (California). Avvocato a Whittier, California (1937-42), negli anni 1942-46 servì nella marina. Eletto nel 1946 [...] gen. Eisenhower, N. assumendosi responsabilità che andavano al di là della linea secondaria tradizionalmente tenuta dai vicepresidenti statunitensi, si occupò soprattutto di politica estera, recandosi più volte all'estero in missioni di buona volontà ...
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Giurista e uomo di stato statunitense (Watertown, New York, 1864 - Washington 1928). Segretario di stato (1915-20), redasse diverse note di protesta ai belligeranti, per gli intralci che dalle attività [...] Giappone, conosciuto come accordo Lansing-Ishii, che riconosceva al Giappone particolari interessi in Cina. Membro della delegazione statunitense alla Conferenza della pace, diede le dimissioni nel febbraio 1920 per contrasti con il presidente Wilson ...
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Boone, Daniel
Colonizzatore ed esploratore statunitense (Bercks County, Pennsylvania, 1734-St. Charles, Missouri, 1820). Ufficiale della milizia rivoluzionaria, con la pace decise di esplorare il Kentucky, [...] dove fondò Boonesborough, il primo insediamento a O degli Appalachi. Fu il primo eroe della frontiera statunitense e aprì la strada all’espansione continentale. ...
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Ipotesi negoziale, proposta dal presidente statunitense R. Reagan nel 1981, in base alla quale USA e URSS avrebbero ritirato dall’Europa tutte le rispettive forze missilistiche nucleari intermedie (➔ [...] INF). Dapprima respinta dai sovietici, e osteggiata come irrealizzabile anche da parte dei movimenti pacifisti, venne successivamente accettata dal presidente sovietico M. Gorbačëv nel 1987, e portò ...
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Lippmann, Walter
Politico e giornalista statunitense (New York 1889-ivi 1974). Già liberale di sinistra, dopo i primi anni dell’amministrazione rooseveltiana si attestò su posizioni più moderate. Per [...] breve tempo fu (1917) sottosegretario aggiunto alla Guerra e nel 1919 fu membro della delegazione statunitense alla Conferenza di Versailles. Condirettore del liberale The new republic (1914), dal 1921 lavorò per World, di cui divenne direttore nel ...
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Giurista e uomo di stato statunitense (Glenn Falls 1862 - Osterville, Massachusetts, 1948); governatore dello stato di New York (1907-10), magistrato della Corte suprema (1910-16) e candidato repubblicano [...] alla presidenza (1916). Segretario di stato (1921-24), presentò alla conferenza di New York per la limitazione degli armamenti navali (1921) un suo progetto che fissava entro limiti precisi il tonnellaggio ...
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Soldato e impresario di circo statunitense (contea di Scott, Iowa, 1846 - Denver, Colorado, 1917), noto come Buffalo Bill. Prese parte alla guerra civile come guida dell'esercito federale nelle campagne [...] contro gli indiani; quindi, per proteggere e nutrire gli operai addetti alla costruzione della ferrovia del Pacifico, compì stragi di bisonti (ingl. buffalo, onde il nomignolo). Fece parte del circo Barnum, ...
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Generale e uomo di stato statunitense (Lexington 1793 - Hunts ville, Texas, 1863); da giovane partecipò ai combattimenti contro gli Indiani (1812); fu poi membro del Congresso e governatore del Tennessee [...] (1827), quindi (1829) si ritirò presso la tribù dei Cherokee da cui era stato adottato, e si recò più tardi (1832) a Washington, per chiedere la destituzione, per disonestà, di alcuni agenti degli USA ...
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Ecclesiastico battista e uomo politico statunitense (Atlanta, Georgia, 1929 - Memphis, Tennessee, 1968). Una delle figure più carismatiche della lotta contro la segregazione razziale, premio Nobel per [...] , pare da un razzista bianco. Sotto l'impressione destata nel paese dall'assassinio, che scatenò in parecchie città statunitensi, e soprattutto a Washington, violente dimostrazioni da parte degli afroamericani, il Congresso si decise ad approvare le ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...