Studioso di scienze sociali ed uomo politico nordamericano, nato a Detroit il 7 agosto 1904, negro. Dopo aver studiato nell'univ. di California e ad Harvard, si perfezionò in antropologia e politica coloniale [...] dell'Ufficio dei servizî strategici (OSS) e poi fu al Dipartimento di Stato. Nel 1944 fu membro della delegazione statunitense alla conferenza di Dumbarton Oaks e negli anni seguenti fu ancora membro o presidente di molte altre commissioni statali e ...
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I fondamentalismi nel mondo contemporaneo
Enzo Pace
L’anno terribile
L’attentato dell’11 settembre 2001 alle Twin Towers di New York può essere considerato, a tutti gli effetti, un evento cerniera [...] in modo indiscriminato. Dal 1982, anno del primo attentato suicida compiuto da un militante ḥezbollāh in Libano contro l’ambasciata statunitense a Beirut, anche l’azione terroristica ha cambiato di segno. Chi la teorizza e la pratica, in effetti, non ...
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Mindanao (o Maguindanao)
Mindanao
(o Maguindanao) Isola delle Filippine. Vi fu istituito un sultanato dal malese Shariff Muhammad Kabungsuwan (1520-43), che sposò una nobile locale e pose sotto il [...] trattato di pace con gli spagnoli, consentendo loro di praticare il commercio e costruire chiese. Durante il periodo statunitense M. conservò la propria indipendenza fino al 1916. Nel 1990 il governo della Repubblica delle Filippine creò una regione ...
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Giurista e uomo politico (Clinton 1845 - New York 1937). Avvocato, legato al leader repubblicano Th. Roosevelt, fu ministro della Guerra (1899-1903) e poi segretario di stato (1905-09). In tale veste dette [...] del trattato di Versailles, e lavorò poi (1920) al progetto per la Corte permanente di giustizia internazionale. Delegato statunitense alla conferenza di Washington per la limitazione degli armamenti navali (1921-22), dedicò in seguito tutte le sue ...
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(XIV, p. 314; App. IV, I, p. 722)
Il sistema difensivo europeo, che è restato per quarant'anni fermo alla contrapposizione dei due blocchi NATO-Patto di Varsavia, si è trovato nella necessità di adeguarsi [...] ), seguita a breve distanza dal tentato colpo di stato di Mosca (agosto 1991). In presenza di un crescente disimpegno statunitense, e in assenza di qualsiasi garanzia rispetto alle forti tensioni politiche e militari dell'ex blocco sovietico e dei ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] e l’economia riuscì non solo a recuperare, ma in meno di vent’anni a divenire la seconda del mondo dopo quella statunitense (o la terza, essendo stata, all’inizio del nuovo millennio, superata da quella cinese se si calcola il prodotto interno lordo ...
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All'inizio degli anni Novanta del 20° sec. la disintegrazione dell'Unione Sovietica e il collasso dei regimi satelliti nell'Europa orientale si imposero nell'opinione comune come la fine del comunismo. [...] le prime ampie contestazioni di piazza contro il regime svoltesi nel 1993 e l'esodo dei profughi verso le coste statunitensi. L'unica significativa apertura da parte del regime nel campo delle libertà civili riguardò la concessione di una relativa ...
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Boutros-Ghali, Boutros
Politico egiziano e studioso di diritto internazionale (n. Il Cairo 1922). Di famiglia cristiana copta, ministro degli Esteri dal 1977 al 1991, ha condotto le trattative che portarono [...] affrontare le difficili crisi della Bosnia, della Somalia e del Ruanda. Non confermato nell’incarico per il veto statunitense, negli anni 2000 ha più volte denunciato la progressiva marginalizzazione dell’ONU nel quadro del nuovo ordine mondiale ...
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Conflitto nel quale furono coinvolti quasi tutti i paesi del mondo, combattuto dal 1939 al 1945. I principali contendenti furono Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti d’America e Unione Sovietica da una [...] l’intera Asia orientale, fino a Singapore; una volta sconfitta la Cina con l’occupazione delle vie di rifornimento statunitense in Birmania, gli Stati Uniti sarebbero stati infine costretti a riconoscere la preminenza del Giappone in Estremo Oriente ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] In Francia, dove la storia socio-culturale privilegia la storia del libro prima, quindi (con R. Chartier e con lo statunitense R. Darnton) la storia della lettura, l'offensiva viene dal post-strutturalismo e dal decostruzionismo che dilaga di fronte ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...