Lemno (Lenno)
Adolfo Cecilia
Isola greca (Λῆμνος) situata nella parte settentrionale dell'Egeo, a sud-est della penisola Calcidica.
Abitata fin dalla più remota antichità, subì, a partire dal VI sec. [...] .
Le donne di L., infatti, neglette dai mariti per volere di Venere, avevano ucciso tutti gli uomini dell'isola; era sfuggito alla morte soltanto il re Toante, salvato dalla figlia Isifile (Stazio Theb. V 445 ss.; Valerio Flacco Argon. II 77 ss.). ...
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SERVIO
Gino Funaioli
. Filologo latino, che visse fra il sec. IV e il sec. V, e fiorì probabilmente già fin dal cominciare del sec. V. Da sé egli si chiama una volta Servius Honoratus, se l'operetta [...] , sotto la sua guida curò il testo di Giovenale: cosa assai significativa, perché sembra bene che Giovenale con Persio, Stazio e Lucano soltanto con lui assurgesse nella critica filologica alla dignità di auctor idoneus o di classico. Ma l'autore suo ...
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BRITANNICO, Giovanni
Ugo Baroncelli
Fratello maggiore di Angelo, Giacomo, Gregorio e Benedetto. S'ignora l'anno della sua nascita. Nel 1470-71 è a Padova, ma non si sa se vi abbia conseguito la laurea. [...] a Venezia - e all'estero. Pure coi tipi del fratello Giacomo il B. pubblicò nell'85 un commento all'Achilleide di Stazio, ma, come il commento ad Orazio del 1518, non ebbe un successo paragonabile a quello ottenuto col commento a Giovenale del 1501 ...
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suora (sora)
Ignazio Baldelli
Per i rapporti fra s.-‛ sorella ' - ‛ serocchia ', vedi SORELLA. È notevole che in D. s. sia adoperato sempre col valore di " sorella " e avrà forse agito l'uso ecclesiastico [...] persona, in quanto figlio dello stesso padre divino (vedi, nello stesso ambito lessicale, l'anima di D. definita nelle parole di Virgilio a Stazio l'anima sua, ch'è tua e mia serocchia, Pg XXI 28). in Cv III XII 14 la sapienza, in riferimento a lo ...
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Anfione
Giorgio Padoan
Figlio di Giove e di Antiope; questa, in seguito alla violenza subita ad opera di Giove (secondo altri, di Epafo) essendo stata ripudiata dal marito Lico, re di Tebe, partorì [...] Citerone le pietre che andarono da sé a collocarsi in modo da formare il cerchio delle mura (Orazio Ars Poet. 394-396; Stazio Theb. VIII 232-233, X 873-877, e passim). A. sposò quindi Niobe, figlia di Tantalo, e si uccise disperato quando Apollo ...
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LEANDRO (Λέανδρος, Leander, raro Leandrus)
Angelo Taccone
Giovine di Abido, che durante una festa di Afrodite nella città di Sesto, situata di fronte sull'altra riva dell'Ellesponto, s'innamorò della [...] larga elaborazione solo a cominciare dagli Alessandrini e dai loro imitatori; si veda, ad es., Ovidio, Eroidi, 17 e 18; Museo nel suo poemetto Le vicende di Ero e di L., in 343 versi; Antologia Palatina, V, 231 e 263; Stazio, Tebaide, VI, 542, ecc. ...
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L'età romana
Francesca Ghedini
Nel millennio circa compreso fra la fondazione della prima colonia romana, Aquileia, nel 181 a.C., ed il sorgere di Venezia si sviluppa nell'area veneta una cultura [...] tradizione micro-asiatica e greco-insulare.
Nell'ambito di questa categoria di monumenti va ricordato quello di L. Alfio Stazio della prima età augustea, rinvenuto in località Petrada, lungo la strada per Ponte Sonti e ricostruito nel Museo di ...
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avari e prodighi
Ettore Bonora
. Tanto nell'Inferno quanto nel Purgatorio gli avari e i prodighi sono insieme sottoposti alla stessa pena, in quanto il loro vizio ha il medesimo movente nell'immoderata [...] e Ugo Capeto -, e di prodighi non si avrebbe notizia se successivamente (Pg XXII 19-36) Virgilio non chiedesse meravigliato a Stazio come nel suo animo virtuoso avesse potuto trovar luogo l'avarizia, e l'interpellato non rispondesse che per l'eccesso ...
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confarsi
Andrea Mariani
. Compare due volte nella Commedia, in If XXXIV 33 e in Pg XXI 15. Nella prima occorrenza (vedi oggimai quant'esser dee quel tutto / ch'a così fatta parte si confaccia) non esistono [...] ), il cenno che " si conviene ", è " adatto alla circostanza " (Fallani), " confacente al tono e allo spirito " delle parole di Stazio (Grabher), fu interpretato dagli antichi commentatori (primo fra tutti il Lana) come un saluto espresso a parole, o ...
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coperchio
Lucia Onder
Il termine compare quattro volte, in rima. Indica la " pietra sepolcrale " degli avelli del cerchio sesto in tre luoghi dell'Inferno: IX 121 Tutti lor coperchi eran sospesi, X [...] , gli ecclesiastici, e papi e cardinali, / in cui usa avarizia il suo soperchio. Figuratamente per il " velo " che nascondeva a Stazio la verità cristiana, in Pg XXII 94 Tu dunque, che levato hai il coperchio / che m'ascondeva quanto bene io dico ...
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stazio
stàzio s. m. [dal lat. statio (-onis), cfr. stazzo e stazione]. – 1. ant. Luogo di dimora e di soggiorno. 2. A Venezia, il punto dove stazionano le gondole.
soma1
sòma1 s. f. [lat. tardo sagma, sauma, dal gr. σάγμα -ατος «carico, basto»; cfr. salma]. – 1. a. Il carico che portano sul dorso cavalli, muli, asini e altre bestie da trasporto: mettere, levare la s. ai muli, all’asino; [i cammelli]...