talento
Guido Favati
Gallicismo, che sta per " voglia ", " desiderio ", " disposizione d'animo verso qualcosa ". Così in Rime LII 7 (il sonetto del vasel), dove il poeta si augura che, vivendo sempre [...] veder s'altri era meco; in Rime XCI 45 si ha contra talento.
Più complessa l'occorrenza di Pg XXI 64, dove Stazio spiega a Virgilio che le anime del Purgatorio non possono muoversi dalla cornice in cui sono relegate finché non abbiano espiato la loro ...
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svegliare (isvegliare)
Alessandro Niccoli
Nel senso proprio vale " scuotere dal sonno " quando è transitivo, e " cessare di dormire " se intransitivo pronominale: è spesso accostato a ‛ dormire ', ‛ [...] riscosse, / li occhi svegliati rivolgendo in giro (accostato a dormendo, v. 38). Per l'episodio i commentatori rimandano a Stazio Achill. I 247 ss.
Più frequentemente ricorre in senso figurato con il significato di " suscitare ", " far nascere " il ...
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lattare
Sebastiano Aglianò
Di uso comune nell'italiano antico, con valore transitivo (" allattare ") o intransitivo (" poppare "). Nelle opere di D. ricorre soltanto nella perifrasi che designa Omero, [...] chiama appunto Virgilio, Pg XXII 105); ma la stessa funzione assolve un'opera eccelsa come l'Eneide, la quale, dice stazio (XXI 97-98), mamma / fummi, e fummi nutrice, poetando. per le ascendenze del binomio ‛ mamma '- ‛ nutrice ', v. NUTRICE.
Nelle ...
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Fanciulla che appare in parecchi miti sempre in relazione con Apollo: essa è la personificazione dell'albero dell'alloro. La leggenda più nota racconta che D., avversa all'amore, inseguita da Apollo, fu [...] mito di D. costituì un soggetto preferito: tra le fonti letterarie basterà ricordare Ovidio (Metamorfosi, I, 452 segg.), Stazio, Nonno, Luciano, l'Antologia Palatina, ecc.; tra le seconde interessante è una pittura parietale pompeiana. (V. tavv. LI ...
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POLINICE (Πολυνείκης, Polynices)
Figlio, secondo la versione più nota della leggenda, di Edipo e di Giocasta, maledetto col fratello Eteocle dal padre nell'orrore del proprio riconosciuto incesto. Avendo [...] tragici attici, più assai che non la primitiva rielaborazione della leggenda nella Tebaide ciclica, e quella tardiva nella Tebaide di Stazio, ha dato alla figura del figlio di Edipo, corrente incontro al suo fato, una sua fosca grandezza.
In rilievi ...
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Omero
Guido Martellotti
O. si fa incontro a D. in quella parte del Limbo che appare fiammeggiante di luce, sede privilegiata di gente degna di grandissimo onore; e Virgilio lo presenta con parole che [...] del verbo imitari ci obbligano a vedere nell'astripeta aquila non il genere letterario ma il cultore di esso. Infine nell'episodio di Stazio, che è in certo modo un ripensamento di questo del Limbo (anche per ciò che riguarda la cultura greca: O. è l ...
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MANFREDI, Lelio
Floriana Calitti
Sono ignoti il luogo e la data di nascita di questo umanista le cui lettere sono pressoché gli unici documenti rimasti della sua vita. Il M. fu attivo a Ferrara nella [...] Gonzaga si fecero sempre più insistenti. Nel 1519 la traduzione sembrava essere conclusa, secondo quanto il M. ne scrisse a Stazio Gadio, il 5 giugno, ma trascorse ancora del tempo prima che egli potesse andare a Mantova per consegnarla; qui peraltro ...
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palido
Antonietta Bufano
. Costante la forma con la scempia, per cui cfr. Barbi, Vita Nuova, p. CCXCII (e anche Petrocchi, Introduzione 447; a Pg VIII 24 lo stesso Petrocchi annota: " Nel Casella è [...] - come le fanciulle - si dipingono ne la faccia di palido o di rosso colore (Cv IV XXV 7). E infatti, come dice Stazio nel libro primo di Tebe, quando Aceste condusse le figlie d'Adrasto rege... dinanzi da li occhi del... padre ne la presenza di ...
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spugna, spungo
Maria Adelaide Caponigro
La forma spugna ricorre una sola volta, in rima, in Pg XX 3 Contra miglior voler voler mal pugna; / onde contra 'l piacer mio, per piacerli, / trassi de l'acqua [...] la virtute attiva / qual d'una pianta... / tanto ovra poi, che già si move e sente, / come spungo marino, nelle parole di Stazio che spiega a D. " il passaggio dell'embrione da un suo stato di vita organica e come vegetale alla organicità animale ...
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TEBE (Θῆβαι, lat. Thebae; A. T., 82-83)
Aldo SESTINI
Arnaldo MOMIGLIANO
Angelo PERNICE
Città della Grecia, nella Beozia, situata a circa 200 m. d'altezza, al margine di una pianura interna; è ben [...] villaggio. Solo ai nostri tempi essa viene lentamente rilevandosi dalla decadenza.
Per le "leggende (o storie) tebane", v. stazio: Stazio nel Medioevo.
Bibl.: Manca una storia di Tebe: si vedano le storie greche s. v. grecia. Il materiale raccolto ...
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stazio
stàzio s. m. [dal lat. statio (-onis), cfr. stazzo e stazione]. – 1. ant. Luogo di dimora e di soggiorno. 2. A Venezia, il punto dove stazionano le gondole.
soma1
sòma1 s. f. [lat. tardo sagma, sauma, dal gr. σάγμα -ατος «carico, basto»; cfr. salma]. – 1. a. Il carico che portano sul dorso cavalli, muli, asini e altre bestie da trasporto: mettere, levare la s. ai muli, all’asino; [i cammelli]...