Vedi ERACLEA dell'anno: 1960 - 1973
ERACLEA (῾Ηράκλεια)
D. Adamesteanu
L'esatta ubicazione di E. di Magna Grecia (o d'Italia) è stata resa possibile negli anni 1958-60 grazie ad una serie di sondaggi [...] -150; B. Neutsch, in Atti I Convegno Magna Grecia, Taranto 1961, pp. 271-273; P. Orlandini, ibid., pp. 270-271; A. Stazio, L'archeologia nel Materano in Basilicata, Milano 1964, pp. 150-156; N. Degrassi, in Atti III Convegno Magna Grecia, Napoli 1964 ...
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VEIOVE (Vēdiovis, Vēiovis)
A. M. Colini
Antichissima divinità romana di origine italica od etrusca, il cui carattere originario è incerto (esso già sfuggiva agli antichi: Cic., De nat. deor., ii, 62). [...] Meno 1931-33, II, pp. 44 ss.; 55 ss., III, pp. 35 ss.; C. Koch, Der röm. Juppiter, Francoforte sul Meno 1937, passim; A. Stazio, Sul culto di Veiove in Roma, in Rend. Acc. Napoli, n. s., XXIII, 1946-48, pp. 137-47 (rec.: F. Castagnoli, in Doxa, III ...
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aere (aire; are)
Antonietta Bufano
È la forma normale della lingua dantesca, con lo stesso valore di ‛ aria ' (di cui si ha un solo esempio in D.: Vn XXVII 5 cfr. anche Detto 242, 245). Ha una frequenza [...] frase significa " quando io nacqui ".
Vale ancora " aria ", ma in un contesto un po' particolare, in Pg XXV 94, dove Stazio spiega la formazione del corpo umano: l'aere vicin [all'anima: " quasi materia ", dice Benvenuto] quivi si mette / e in quella ...
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Il più popolare degli eroi greci, oggetto d'un grandissimo numero di miti. Zeus, invaghitosi di Alcmena moglie di Anfitrione, ne inganna l'onestà presentandosi sotto le spoglie del marito assente. Era, [...] torso del Belvedere, opera d'Apollonio di Atene (v.). Opera di Lisippo infine era l'Ercole Epitrapezio che Marziale e Stazio descrivono da un esemplare, più probabilmente una copia, e non l'originale, come affermano i poeti, posseduto in Roma da ...
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Città antica posta sul litorale occidentale della Campania, lungo la via Domitiana che staccandosi da Sinuessa (oggi Mondragone) e passando per Liternum e Cumae, giungeva a Puteoli (Pozzuoli). Per la posizione [...] Via Domitiana, restò al di fuori del grande movimento urbanistico che si accentuò nella vicina Puteoli (Giovenale, III, 2; Stazio, Silv., IV, 3, 65). Ma restò ancora nel periodo del basso impero una delle cittadelle meglio fortificate della Campania ...
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POZZUOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Giuseppe RUA
Guido RUATA
Amedeo MAIURI
Città della provincia di Napoli (da cui dista 12 km.), situata nella regione flegrea sopra [...] marittimo; di modo che il poeta Lucilio poté (126-125 a. C.) chiamarla Delus minor e, più tardi, Stazio (Silvae, III, 5, 74) litora mundi hospita.
Torbidi, ribellioni, congiure, processi scandalosi animano questo quadro, senza togliergli tuttavia ...
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Amore
Emilio Pasquini
Guido Favati
. Per eccellenza il termine-chiave dello Stilnovo, fin dagli esordi al centro del lessico di D., anche perché la possibilità di considerarlo quasi costantemente personificato [...] di Montefeltro, unendosi al coro di voci che amore hanno a la memoria di costoro (Cv IV XI 14); l'inclinazione spirituale di Stazio per Virgilio (Pg XXI 134 Or puoi la quantitate / comprender de l'amor ch'a te mi scalda); o di Virgilio nei confronti ...
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prima (pria)
Ugo Vignuzzi
Avverbio (e, in unione con ‛ che ' o ‛ di ', introducendo una proposizione dipendente, congiunzione) temporale, di media frequenza nell'opera dantesca. Anche se a rigore le [...] mi morse / ... e poi la medicina mi riporse, e 6, Pd XVIII 79, XX 74); come poscia, in Pg XXII 26 Queste parole Stazio mover fenno / un poco a riso pria; poscia rispuose (per l'opposizione ‛ p.-poscia ' analoga a quella con ‛ poi ' già esaminata, si ...
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Ciacco
André Pézard
Eugenio Ragni
. Questo nome, per i lettori dell'Inferno, è proprio del personaggio centrale del canto VI, il solo che fra i golosi del terzo cerchio si faccia vivo con Dante. Senza [...] che subito si voglia appartare dai ‛ cittadini '. Risponderemo che i lettori, in via teorica, non sospettano secondi fini sotto certi giri come Stazio la gente ancor di là mi noma oppure Folco mi disse quella gente a cui / fu noto il nome mio (Pg XXI ...
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Caronte (Carón)
Francesco Vagni
Nome del demonio guardiano dell'Inferno e nocchiero dell'Acheronte (If III 70-136).
Per quanto non compaia nell'Odissea, C., divinità ctonia minore, è misteriosa figura [...] " vada livida " (Aen. VI 320), anche se la trista riviera d'Acheronte (If III 78) ricorda piuttosto le " tristes ripae " di Stazio (Theb. I 93): ma nell'insieme sembra che D. voglia rilevare i suoi debiti verso il Mantovano, quasi vantando insieme l ...
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stazio
stàzio s. m. [dal lat. statio (-onis), cfr. stazzo e stazione]. – 1. ant. Luogo di dimora e di soggiorno. 2. A Venezia, il punto dove stazionano le gondole.
soma1
sòma1 s. f. [lat. tardo sagma, sauma, dal gr. σάγμα -ατος «carico, basto»; cfr. salma]. – 1. a. Il carico che portano sul dorso cavalli, muli, asini e altre bestie da trasporto: mettere, levare la s. ai muli, all’asino; [i cammelli]...