Astronomia
Secondo la definizione tradizionale, corpo celeste che brilla di luce propria, perché costituito di materia incandescente, a differenza di un pianeta che si limita a riflettere la luce ricevuta [...] moto proprio di 10,3″ all’anno, il maggiore finora conosciuto (scoperto nel 1903 da E.E. Barnard all’osservatorio Yerkes).
Stelledoppie e sistemi multipli
Si ritiene che la maggior parte, forse i 2/3, delle s. non siano isolate, come il Sole ...
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Ecologia
Domenico Siniscalco
Umberto Colombo e Giuseppe Lanzavecchia
Economia e ambiente, di Domenico Siniscalco
Sviluppo sostenibile, di Umberto Colombo e Giuseppe Lanzavecchia
Economia e ambiente
SOMMARIO: [...] riprodurre sul nostro pianeta le condizioni del Sole e delle stelle, nelle quali nuclei di atomi leggeri (ricavati dall'acqua progettazioni sempre più rigorose: ad esempio, una diga a doppia curvatura, che scarica sulla base e i fianchi della ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze naturali secondo l'Hexaemeron
Javier Teixidor
Le scienze naturali secondo l'Hexaemeron
Cosmologia
Per i dotti di lingua siriaca il commentario teologico ai [...] tuono. Chiama le stelle cadenti "frecce volanti" e ritiene che solo "gli ignoranti" potrebbero considerarle stelle. Considera queste involucri solidi, in modo simile a una città protetta da doppie mura. In altri frutti, infine, la parte polposa ...
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stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...
doppio
dóppio agg. [lat. dŭplus, dal tema di duo «due»]. – 1. a. Che è due volte tanto, che è due volte la grandezza o la quantità considerata come base o come normale: ricevere d. paga; fare d. fatica; avere d. razione; prendere d. dose;...