ROSONI, Ciclo dei
G. Colonna
Con questo nome è stato recentemente designato il filone più omogeneo e statisticamente rilevante della produzione vascolare etrusco-corinzia a rosette piene (VI sec. a. [...] dei R. è espressione, trae la sua linfa dall' insegnamento della pittura corinzia, giustapponendosi vigorosamente alle stanche derivazioni dello stile "transizionale", venate di ascendenze greco-orientali ed orientalizzanti, che tenevano il campo ...
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SQUAME, Pittore delle (Schuppenmaler, Scale-pattern Painter)
L. Banti
Ceramografo corinzio attivo nel primo venticinquennio del VI sec. a. C. (Corinzio Medio: v. corinzî, vasi), il quale deve il nome [...] v.protocorinzî, vasi). Le attribuzioni al pittore si basano sullo stile del fregio di animali, che ha la sua origine negli animali . a. C. e di cui alcune propaggini continuarono nel Corinzio Tardo. Nel gruppo furono attivi varî pittori, i quali hanno ...
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CHIMERA, Pittore della
L. Banti
2° (corinzio). - Uno dei più notevoli e vigorosi ceramografi corinzî del primo quarto del VI sec. a. C. (Corinzio Medio). Non deve esser confuso con il pittore attico [...] si dovrà riconoscere che nel Pittore di Palermo 489 si ha il primo accenno a quel cosiddetto "stile pesante" (Heavy Style), che raggiunse il massimo sviluppo nel Corinzio Medio e di cui il Pittore della Ch. e il suo "gruppo" sono i rappresentanti più ...
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DODWELL, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio, che deve il nome al primo proprietario di una pyxis, la pyxis D., ora a Monaco (J 211 = SH 327). I vasi da lui dipinti appartengono al primo venticinquennio [...] impoverisce, gli imitatori del Pittore di D. tendono ad avvicinarsi al cosiddetto "stile delicato", che, sorto verso la fine del Corinzio Medio, ebbe grande fortuna nel Corinzio Tardo.
Bibl.: H. Payne, Necrocorinthia, Oxford 1931, pp. 63; nota 2; 305 ...
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BOSTON 397, Pittore di (Löwenmaler)
L. Banti
Ceramografo corinzio, uno dei migliori rappresentanti della pittura vascolare corinzia nel secondo e nell'inizio del terzo venticinquennio del VII sec. a. [...] del solito. Per la prima volta nella pittura vascolare corinzia troviamo non la consueta fila di animali in ordine paratattico lavoro del pittore ed appartiene già al Protocorinzio Tardo.
Lo stile del pittore è molto vicino a quello del Pittore del ...
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MYKALESSOS (Μυκαλήσσος Mycalessus)
N. Bonacasa
Odierna Rhitsona, città in Beozia, già nota da Omero (Il., 11, 498); intesa come villaggio di Tanagra da Strabone (Geogr., ix, 404, 405, 410); collocata [...] , di varia forma e decorazione, ma sono presenti alcuni stili della ceramica beotica ("stile della kỳlix", di chiaro influsso corinzio); molti vasi recano iscrizioni. Forme principali sono: oinochòai, skỳphoi, lèkythoi e kỳlikes. Oltre alla ceramica ...
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AIACE, Pittore di (detto anche Maler des gestikulierenden Reiters)
L. Banti
Ceramografo corinzio, uno dei migliori pittori del primo e dell'inizio del secondo quarto del VII sec. a. C. (Protocorinzio [...] la sopradipintura in rosso assai più estesamente dei pittori corinzi contemporanei. Sembra essere il primo ad indicare con l del pittore di contenere nei limiti di uno stile miniaturistico una scena narrativa complessa. Malgrado ingenuità, ...
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TRE FANCIULLE, Pittore delle (Dreimädchenmaler; Three Maiden Painter)
L. Banti
Una idria e dieci crateri, interi o frammentarî, furono uniti inizialmente dal Benson e attribuiti ad un ceramografo corinzio, [...] carattere generale e soprattutto quella dolcezza e morbidezza di profilo, che non indica lo stile di un pittore, ma è propria della pittura vascolare corinzia, specialmente quella a linea di contorno. Sono vasi piacevoli a prima vista, ben composti ...
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Vedi HERMOPOLIS dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
HERMOPOLIS (v. vol. iv, p. 15)
K. Parlasca
Sull'area distrutta della città si trovano resti di molti impianti di templi del Medio e del Nuovo Regno.
Il tempio [...] di almeno cinque diversi edifici di ordine dorico, ionico e corinzio, delle quali un tempio ed un portico sono nominati tempio. Del periodo greco-romano sono note molte sculture in stile classico, fra le quali anche statue di sacerdotesse di Iside ...
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SFINGE, Pittore della (Sphinxmaler; Sphinx Painter)
L. Banti
2°. - Ceramografo corinzio, attivo nell'età di Transizione e nel Corinzio Arcaico (v. corinzi, vasi). La sua produzione si ispira ai motivi [...] se, con il Benson, si dà al nostro pittore la produzione del Pittore di Vaticano 73.
Lo stile del pittore è vicino a quello dei pittori corinzî suoi contemporanei; da questo derivano le incertezze nei confronti e nelle attribuzioni. Vasi più o meno ...
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corinzio
corìnzio (o corìntio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Corinthius, gr. Κορίνϑιος]. – Di Corinto, città storica e moderna della Grecia merid., nel Peloponneso di nord-est: i monumenti c., l’arte c.; come s. m., abitante o nativo di Corinto:...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...