PAVANA, LETTERATURA
Emilio Lovarini
. Va sotto questo nome un'esuberante fioritura di componimenti più o meno scherzosi in verso o in prosa, nei quali è stato usato il dialetto rustico padovano (dai [...] Teocrito, parendogli che questo linguaggio agguagli perfettamente il dorico "nella dolcezza e forza, come pure nella naturale termini". E nella seconda metà dell'Ottocento, rinverdendo lo stile al contatto diretto e quotidiano con la gente di campagna ...
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SERVANDONI, Giovanni Nicolò
Vincenzo GOLZIO
Architetto, pittore e scenografo, nato a Firenze il 2 maggio 1695, morto a Parigi il 19 gennaio 1766. Allievo del pittore Giovan Paolo Pannini, ne risentì [...] facciata per San Sulpizio, a due ordini sovrapposti, il primo dorico, il secondo ionico. Il primo ordine è costituito da un della costruzione, con puro ufficio decorativo, come nello stile barocco. Quest'opera infatti annuncia con la solennità delle ...
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TALLIS, Thomas
Edward Dent
Compositore di musica, nato circa il 1505, morto a Greenwich il 23 novembre 1585.
In una sua istanza alla regina Elisabetta, datata dal 1577, il T. si dichiara "molto vecchio". [...] posteriore, e in ogni caso i mottetti delle Cantiones Sacrae sono di uno stile più maturo e avanzato. Il più famoso mottetto latino del T. è Spem sue famose trascrizioni dei canti anglicani in modo dorico devono risalire al 1550 circa, visto che le ...
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KYLIX (gr. κύλιξ)
Pericle Ducati
Termine greco equivalente all'italiano "tazza". La forma della kylix appare nella ceramica micenea con la sagoma allungata, alto piede e due manichetti verticali: è un [...] curvatura elegante, che somiglia all'echino di un capitello dorico, e piede ingrossato a risega.
Riprende vigore la kylix sferico con potenti anse bitorzolute.
Il trionfo della kylix è nello stile severo a figure rosse, tra il 520 e il 480 a. ...
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MESSENE (XXII, p. 951)
Luigi Rocchetti
Lo scavo che il Servizio Archeologico Greco ha intrapreso dal 1957 ha messo in luce edifici della città ellenistico-romana molto importanti per la conoscenza della [...] nikai; al centro del cortile porticato era un tempio dorico, perittero; addossati al porticato, dal quale si accedeva rinvenuti, nei quali si è cercato di trovare tracce dello stile di Damofonte, lo scultore nativo della città e ivi attivo nella ...
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LEONIDE (Λεωνίδης, Leonĭdes)
Gennaro Pesce
Architetto greco, di Nasso, fiorito nella seconda metà del sec. IV a. C. Come si rileva dall'iscrizione che era posta sull'architrave dell'edificio, in parte [...] quali si accedeva attraverso una grande esedra quadrata, decorata a colonne doriche; in asse con questa sala, sul lato est, si cortile fu trasformato in giardino con vasche. Per lo stile, ionico con fregio senza decorazione figurata, il Leonidaīon ...
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INTERCOLUNNIO (lat. intercolumnium; fr. entrecolonnement; sp. intercolumnio; ted. Säulenweite; ingl. intercolumnation)
Luigi Crema
È lo spazio compreso tra due colonne, misurato in corrispondenza del [...] uno stesso edificio e decresce dal centro agli estremi di ciascuna fronte, aumenta col progresso dello stile. È da ricordare nell'ordine dorico greco la speciale disposizione, poi abbandonata nel romano, per cui a causa della rispondenza tra colonne ...
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SOUFFLOT, Jacques-Germain
Andrée R. Schneider
Architetto, nato a Nancy presso Auxerre (Yonne) il 22 gennaio 1709, morto a Parigi il 29 agosto 1780 o 1781. Formatosi a Lione presso l'italianeggiante [...] del Guarini; a Venezia e a Vicenza s'imbevve dello stile del Palladio; studiò specialmente le rovine di Pesto. Fu il primo architetto francese a disegnare e a misurare il vigoroso ordine dorico. I suoi disegni e rilievi (1754) sono al Gabinetto delle ...
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TEODORO di Focea
Paolino Mingazzini
Architetto della tholos nel santuario di Atena Pronaia a Delfi; di altri edifizî suoi non abbiamo notizia.
La tholos era un edifizio circolare in marmo pentelico, [...] contenesse semplicemente il simulacro della dea. Per lo stile delle parti figurate e per le proporzioni delle singole della sima presenta elementi ionici che, inseriti in un edificio dorico, sono come la firma dell'artista che non poteva rinnegare ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] della seconda metà del XIV. L'editio princeps è del 1546 (Valerio Dorico, Roma). "L'autore di questa opera è doppio" - si legge C. Segre, La "Rettorica" di B. L., in Id., Lingua, stile e società, Milano 1974, pp. 176-226; G. Baldassarri, "Prologo" e ...
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dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...