andare¹ [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- dal lat. vadĕre "andare"] (pres. indic. vado [tosc. o lett. vo, radd. sint.], vai, va [radd. sint.], [...] luogo a un altro» può essere espresso da molti altri verbi, oltre al generico a., secondo sfumature ora semantiche ora stilistiche. Di registro elevato, oppure scherz., sono ambulare e condursi: risolse allora di condursi da quella parte (A. Manzoni ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
carattere. Finestra di approfondimento
In senso psicologico - Il termine c. è impiegato per lo più in accezione psicologica, come sinon. di animo, indole, natura, personalità, temperamento. [...] aspetti grotteschi, buffi e atletici. Di mezzo c. (usato soprattutto per opere liriche e balletti) sarà un’opera stilisticamente intermedia tra genere drammatico e genere buffo (più spostata verso il secondo). Tenore di mezzo c. è un tenore ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
andare. Finestra di approfondimento
Cambiare luogo - Il concetto di «trasferirsi da un luogo a un altro» può essere espresso da molti altri verbi, oltre al generico a., secondo sfumature ora [...] semantiche ora stilistiche. Di registro elevato, oppure scherz., sono ambulare e condursi: risolse allora di condursi da quella parte (A. Manzoni). Inoltrarsi allude allo spostarsi sempre più avanti, talora anche superando degli ostacoli: s’inoltra ...
Leggi Tutto
replicazione /replika'tsjone/ s. f. [der. di replicare]. - 1. (non com.) [il replicare] ≈ [→ REPLICA (1)]. 2. (biol.) [costruzione di una struttura sul modello di una preesistente] ≈ reduplicazione. 3. [...] (ling.) [il ripetere uno stesso elemento lessicale per ragioni stilistiche: per es., zitto, zitto; guarda, guarda!] ≈ reduplicazione, ripetizione. ...
Leggi Tutto
stilistica /sti'listika/ s. f. [dal ted. Stilistik, der. di Stil "stile"]. - 1. (crit.) [disciplina normativa che individua e codifica le forme più atte all'espressione e all'attività letteraria] ≈ ‖ eloquenza, [...] retorica. 2. (estens., crit.) [studio delle forme stilistiche proprie di uno scrittore o di una determinata epoca o scuola] ≈ critica stilistica. ...
Leggi Tutto
carattere /ka'rat:ere/ s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. kharaktḗr -ē̂ros, propr. "impronta"]. - 1. a. [figura tracciata, impressa o incisa, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici] ≈ icona, [...] aspetti grotteschi, buffi e atletici. Di mezzo c. (usato soprattutto per opere liriche e balletti) sarà un’opera stilisticamente intermedia tra genere drammatico e genere buffo (più spostata verso il secondo). Tenore di mezzo c. è un tenore ...
Leggi Tutto
eleganza /ele'gantsa/ s. f. [dal lat. elegantia]. - 1. a. [l'essere elegante, con riferimento all'acconciatura o all'abbigliamento: l'e. del vestito, della persona; e. di stile; eccessiva, studiata, ricercata [...] . ↑ artificiosità, forbitezza. ↔ disarmonia, sciatteria, trascuratezza. 2. (estens.) [al plur., locuzioni, espressioni e sim., eleganti: le e. stilistiche dei classici] ≈ forbitezze, infiorettature, preziosismi, raffinatezze, ricercatezze. ...
Leggi Tutto
Genere cinematografico con meccanismi e dinamiche stilistiche proprie, volte a provocare il riso.
Fu G. Méliès a intuire per primo le possibilità del cinema come macchina produttrice di fantasie ludiche. La produzione comica dei primi quindici...