CAPPIELLO, Leonetto
BBossaglia
Figlio di Carlo e di Irene Terreni, nacque a Livorno il 9 apr. 1875. Nel 1892 espone due dipinti alla Promotrice di Firenze, ma rivela il suo più genuino temperamento [...] del cartellonismo moderno: applicò con chiarezza il principio che la suggestione dell'immagine è legata alle sue qualità formali e stilistiche e non ai suoi valori illustrativi. Tutta la restante produzione del C., pur rivelando - al pari di quella ...
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INGONI, Giovanni Battista
Barbara Savina
Nacque a Modena intorno al 1528 e fu uno dei protagonisti della scena artistica emiliana, contribuendo insieme con Domenico Carnevale, attivo in quella regione [...] di Parma, molto vicina a livello compositivo al dipinto di analogo soggetto della chiesa di S. Biagio e affine stilisticamente alle tele di S. Pietro. Il dipinto, ricordato da Vedriani nella biografia di Carnevale e che tradizionalmente non risulta ...
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GENUINO, Vespasiano
Luciana Cataldo
, Nacque a Gallipoli, nel Salento, il 25 sett. 1552, da Sebastiano, di famiglia probabilmente originaria del Napoletano, e Antonia Scrascia (Vaccari, p. 99).
Scarse [...] esigenze della Chiesa locale e dei numerosi ordini religiosi presenti in terra pugliese.
In base a una serie di notazioni stilistiche, al catalogo delle opere del G. si può anche aggiungere un gruppo di statue lignee, tutte conservate in chiese del ...
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CALZOLARI, Enrico
Clara Gabanizza
Raoul Meloncelli
Nacque a Parma il 22 febbraio del 1823 da Giuseppe e da Anna Capelletti. Ebbe il suo primo contatto con la musica negli anni della fanciullezza, allorché [...] amicizia, il C. fu considerato l'ultimo tenore che seppe raccogliere e adattare alla sua sensibilità le tendenze stilistiche di questo grande artista, di cui possedeva soprattutto "l'agilità, la morbidezza, le languide e leggiadre fioriture e ...
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COSTANTINO, Domenico
Gioacchino Barbera
Figlio di Pietro e di Maria La Barbera, nacque a Palermo il 20 ott. 1840. Precocissimo, dopo un primo apprendistato alla bottega di Gaetano Geraci, modesto decoratore [...] del C. tese a inaridirsi e sclerotizzarsi in forme sempre più accademiche nella monotona ripetizione di cifre stilistiche convenzionali. Le commissioni cominciarono così a diradare) mentre a Palermo, nel campo della scultura, sorgevano i nuovi ...
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CHITI, Remo
Magda Vigilante
Nato a Staggia Senese (Siena) il 26 nov. 1891, si trasferi per ragioni di studio a Firenze, dove entrò in contatto con l'ambiente culturale, vivo e stimolante, delle riviste [...] signore (editoin La vita) che, nonostante la grande distanza con la produzione teatrale del 1915, riprende procedimenti e formule stilistiche dell'esperienza futurista.
Il C. morì a Roma il 23 genn. 1971.
Gli scritti principali del C. sono stati ...
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FERRARI, Antonio Felice
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Figlio di Francesco, pittore e scenografo di fama, nacque a Ferrara nei primi mesi del 1667, mentre il padre si trovava alla corte imperiale di [...] palazzi veneziani prestigiosi (Morosini, Nanni, Gradenigo alla Selva), sia per la difficoltà di individuare le sue caratteristiche stilistiche in palazzo Basadonna (già Manin, ora Zillo) a Este (Mezzetti-Mattaliano, 1980, p. 111), in palazzo Morosini ...
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COCCHI, Pompeo
Giovanna Sapori
Figlio del pittore Piergentile, la notizia della sua nascita a Corciano (Perugia) non è basata su documenti. Il padre, nel 1523, risulta essere iscritto a Perugia nella [...] come il Gesù bambino, in instabile torsione, rivelano che non dovettero essergli del tutto ignote soluzioni stilistiche del primo manierismo fiorentino.
La tavola, dipinta nelle due facce, proveniente dalla Confraternita della Giustizia, è ...
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CIGNONI (Cingnioni, Ciglioni, di Ciglione), Bernardino
Alberto Cornice
Figlio di Michele di Nanni, fu originario di Casole d'Elsa (Siena): risulta da due documenti del 1473 (pubblicati dal Milanesi, [...] "C" grande con fregio e sterruni a c. 56 (Lusini, p. 326; Ciardi Duprè, p. 45).
Sulla base delle analogie stilistiche con queste miniature è stata attribuita al C. (Bologna) la decorazione della seconda parte di un salterio nella badia benedettina ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] come Guillaume Scève. Nel primo dialogo, Cicero relegatus, è Cicerone stesso a essere prima accusato di colpe morali e stilistiche, e poi paradossalmente mandato in esilio. Grazie a questo espediente il L. induce i lettori a guardare con ironia ...
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stilista
s. m. e f. [der. di stile] (pl. m. -i). – 1. Chi cura in modo particolare, e talvolta eccessivo, lo stile, gli elementi e i fattori stilistici, in letteratura, nelle arti figurative, nella musica e anche nello sport: D’Annunzio fu...
stilistica
stilìstica s. f. [dal ted. Stilistik, der. di Stil «stile»]. – 1. a. Lo studio dello stile, delle forme dell’espressione e dell’attività letteraria: la s. antica (la s. greca, latina, ecc.), medievale, rinascimentale, caratterizzate...