CORREGGIAIO (Corriggiai, Correggiari, Coreciaro, Corezaro), Matteo
Pasquale Stoppelli
Nacque sul finire del XIII sec. e visse nella prima metà del successivo.
Queste generiche referenze cronologiche [...] e due ternari trilingui. I modelli a cui il C. si ispira sono vari: si va da Fazio degli Uberti agli stilnovisti (soprattutto Cavalcanti), dal Dante delle "pietrose" ai toscani del Duecento. Si tratta dunque di modelli anche distanti fra loro, la cui ...
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Dante
Achille Tartaro
Il più grande poeta italiano
La fama universale di Dante Alighieri, poeta fiorentino vissuto fra il 13° e il 14° secolo, è legata alla Divina Commedia, la sua opera maggiore da [...] riteneva preferibile, cioè la canzone.
Il Convivio
Nel trattato linguistico Dante metteva a frutto la propria esperienza di poeta stilnovista; nel Convivio s'impegnò in un'opera enciclopedica e dottrinale. La concepì in quindici trattati, il primo d ...
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DA TEMPO, Antonio
Pasquale Stoppelli
Nacque, con molta probabilità, a Padova verso la fine del XIII secolo dal giudice Buzzacarino di Antonio Panevino, appartenente ad una antica famiglia padovana che [...] si sente che egli è ancora implicato in quel gusto dell'elaborazione artificiosa che, in seguito alla lezione stilnovista, appariva ormai ad orecchi toscani come il segno di un esercizio irrimediabilmente provinciale. E va anche aggiunto che ...
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tristizia (trestizia)
Vittorio Russo
Il vocabolo ha per lo più il significato di " afflizione dell'animo ": io rimasi in tanta tristizia, che alcuna lagrima talora bagnava la mia faccia (Vn XXII 4); [...] memoria malorum della propria vita secundum quandam similitudinem, suggeritagli dal linguaggio di Francesca improntato all'ideologia stilnovista, sfociano in un moto di tristitia, di contrizione spirituale, di recusatio di un'esperienza ormai sentita ...
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ONESTI, Onesto degli
Mauro Marrocco
ONESTI, Onesto degli (Onesto da Bologna). – Nacque a Bologna intorno al 1240 dal notaio Bonacosa di Pietro degli Onesti e da una certa domina Albachara. Rimasto orfano [...] in Studi mediolatini e volgari, XLI (1995), pp. 51-76; S. Orlando, Dall’Ossequio nei confronti di Guittone all’‘intenerimento’ stilnovista: i casi di Onesto da Bologna e di Guido Orlandi, in Guittone d’Arezzo nel VII centenario della morte, a cura di ...
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Francesco Petrarca: Rime, Trionfi e Poesie Latine - Introduzione
Natalino Sapegno
I Rerum vulgarium fragmenta del Petrarca si presentano al lettore moderno con un duplice aspetto e consentono, per così [...] ogni definizione troppo precisa. In alcuni testi, dei più antichi giunti fino a noi, è evidente il suo debito alla scuola stilnovista, soprattutto nel momento in cui quella poetica, con Cino da Pistoia, tendeva a perdere il suo rigore e a perseguire ...
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COLONNA, Giovanni
Agostino Paravicini Bagliani
Nacque da Stefano il Vecchio, del ramo di Palestrina della famiglia, e da Gaucerande de l'Isle-Jourdain e fu forse il secondo dei loro sette figli. È attestato [...] morte di questo.
Nella familia del C. trovò rifugio anche uno degli intellettuali bianchi cacciati da Firenze: il verseggiatore stilnovista e amico di Dante, Sennuccio Del Bene; per anni discorse ogni giorno col Petrarca e con lui scambiò sonetti ...
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Guittone d'Arezzo e i guittoniani
Mario Marti
Il tirocinio poetico di D., stando ai componimenti che sono giudicati i suoi più antichi, fu tipicamente guittoniano. G. d'Arezzo, prima del Cavalcanti [...] . Ché, guardando a fondo, la frattura si rivela, almeno in parte, fittizia e si fanno evidenti i necessari legami. Tutti gli stilnovisti, infatti, e D. più di ogni altro, come si è visto, hanno dovuto fare i conti con la prepotente personalità di G ...
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passare [passe, II singol. indic. pres.]
Alessandro Niccoli
Presenta un numero abbastanza alto di occorrenze, distribuite in modo uniforme in tutte le opere: Vita Nuova 29; Rime 10; Convivio 20 (21 [...] solo con promesse " (Petronio); vedi la locuzione familiare moderna ‛ passarsela liscia '.
È tradizionale ‛ topos ' della lirica occitanica e stilnovista il tema degli spiriti d'amore che feriscono gli occhi e penetrano nel cuore di chi mira la donna ...
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Olivi, Pietro di Giovanni
Raoul Manselli
Filosofo e teologo (Serinhan, Béziers 1248 - Narbona 1298). Entrato a dodici anni nell'ordine francescano nel convento di Béziers, venne ancora novizio in contatto, [...] ciò irrilevante - che in questi anni D. era preso, più che dagli studi di teologia, dal suo impegno di poeta stilnovista e dai problemi della vita cittadina. La conoscenza dell'O. fu, comunque, approfondita quando il poeta cominciò a frequentare le ...
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stilnovista
s. m. e agg. [der. di stil novo] (pl. m. -i). – Appartenente al gruppo dei poeti dello stil novo; che segue concettualmente o stilisticamente la poesia di quello stile: Dante e gli altri s. chiamavano sé stessi «i fedeli d’Amore»....
stilnovismo
s. m. [der. di stil novo]. – Modo concettuale e stilistico di poetare proprio degli stilnovisti, o di coloro che s’ispirano o si ispirarono allo stil novo.