vago
Alessandro Niccoli
Il vocabolo, praticamente presente solo nelle Rime e nella Commedia, e con maggior frequenza nelle ultime due cantiche del poema, già per questo rivela una tonalità espressiva [...] Castellano, v. è parola sconosciuta alla lirica siciliana e scarsamente attestata nella rimeria provenzaleggiante toscana e negli stilnovisti.
La Castellano ha ben chiarito come la diffusione di v. nell'italiano due-trecentesco tragga origine dal ...
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Poeta (n. intorno al 1235 - m. Firenze 1294), figlio di Viva di Michele. Intorno al 1265 entrò nei "Milites Beatae Virginis Mariae" (i cosiddetti frati gaudenti), opponendosi alla mondanità di essi. È [...] esercitò una vera e propria dittatura letteraria. Contro questa infatti si appuntò l'intransigente polemica di Dante e degli stilnovisti, polemica che, come è stato osservato, è essa stessa segno di ammirazione e rispetto. Faticoso e oscuro nello ...
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La ballata, la ➔ canzone e il ➔ sonetto rappresentano i metri lirici per eccellenza della tradizione letteraria italiana antica. Con ballata ci si riferisce in genere alla ballata antica (detta anche canzone [...] il numero di versi della ripresa può differire da quello della volta.
Una variante non troppo diffusa (ma radicata negli stilnovisti e nei loro epigoni, e già documentabile in Guittone d’Arezzo) prevede, al termine della ballata e in aggiunta alla ...
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Frescobaldi, Dino
Mario Marti
Rimatore del dolce Stil nuovo; ne ignoriamo sia la data di nascita, sia quella di morte. Tuttavia da alcuni documenti che lo riguardano si evince che egli sarebbe nato [...] del guittoniano messer Lambertuccio di Ghino, e padre di un poeta, cioè dell'epigono stilnovista, Matteo; poeta egli stesso, ormai tradizionalmente incluso nel gruppo degli stilnovisti, sebbene non sia mai ricordato da Dante.
" Bello uomo del corpo e ...
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ieri
Fernando Salsano
. Sempre nella forma tronca ‛ ier ', il termine indica il giorno precedente, in If XV 52 Pur ier mattina le volsi le spalle, XXI 112, Fiore XXIV 8 al bel valletto ch'i' vid'ier [...] Appresso lo giorno cominciai di ciò questo sonetto, § 8): è evidente il rapporto con l'autrier trobadorico, vivo tra gli stilnovisti (cfr. Gianni Alfani Guido, quel Gianni 1, Cino Caro mio Gherarduccio 4, ecc.).
Va notato che nelle attestazioni della ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] tre canzonieri antichi. Però la realtà è più complessa: gli stessi tre canzonieri escludono quasi totalmente le novità degli stilnovisti, forse esprimendo il gusto di un ambiente attardato; e i poeti del Trecento rielaborano i modi dello Stil nuovo ...
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Lapo Gianni
Mario Marti
Rimatore stilnovista; è da identificarsi, probabilmente, con quel Lapo di Gianni Ricevuti, che fu " iudex ordinarius et notarius publicus ".
Di lui nell'Archivio di Stato di [...] e il famoso sonetto doppio caudato, Amor, eo chero mia donna in domìno, nella tecnica del ‛ plazer '.
Dei minori poeti stilnovisti soltanto a lui è toccato l'onore della citazione dantesca sia in un componimento giovanile (Guido, i' vorrei che tu e ...
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tenzone Disputa poetica in uso nella letteratura medievale, di origine provenzale. Nella lirica provenzale, infatti, si designò con tensó uno scambio di strofe o di poesie che due poeti si indirizzavano [...] ottave. S’impegnarono in tenzoni, tra i meridionali, Giacomo da Lentini, I. Mostacci, Pietro della Vigna e, fra i toscani e gli stilnovisti, Guittone d’Arezzo, G. Cavalcanti, Cino da Pistoia ecc. Notevole è la t. (3 coppie di sonetti) tra Dante e il ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] (di essa non ci è noto il casato), dalla quale ebbe cinque figli.
A Firenze dovette certo avvicinare il gruppo degli stilnovisti e in particolare Dante e G. Cavalcanti. Dovette anche entrare in contatto con i pittori Cimabue e Giotto. A quest'epoca ...
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CORREGGIAIO (Corriggiai, Correggiari, Coreciaro, Corezaro), Matteo
Pasquale Stoppelli
Nacque sul finire del XIII sec. e visse nella prima metà del successivo.
Queste generiche referenze cronologiche [...] e due ternari trilingui. I modelli a cui il C. si ispira sono vari: si va da Fazio degli Uberti agli stilnovisti (soprattutto Cavalcanti), dal Dante delle "pietrose" ai toscani del Duecento. Si tratta dunque di modelli anche distanti fra loro, la cui ...
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stilnovismo
s. m. [der. di stil novo]. – Modo concettuale e stilistico di poetare proprio degli stilnovisti, o di coloro che s’ispirano o si ispirarono allo stil novo.
stilnovista
s. m. e agg. [der. di stil novo] (pl. m. -i). – Appartenente al gruppo dei poeti dello stil novo; che segue concettualmente o stilisticamente la poesia di quello stile: Dante e gli altri s. chiamavano sé stessi «i fedeli d’Amore»....