BORROMEO, Guido
Lucio Villari
Discendente dalla storica famiglia lombarda, nacque a Milano il 21 nov. 1818 dal conte Vitaliano e dalla marchesa Maria d'Adda. Il clima tollerante e aperto della famiglia, [...] verso posizioni di intransigente conservatorismo. La liberazione di Roma contribuirà poi a rinchiuderlo in una sorta di stizzoso isolamento ideologico e politico da lui giustificato con la preoccupazione che la classe dirigente liberale, il costume ...
Leggi Tutto
BECCARIA, Giambatista (al secolo Francesco Ludovico)
Antonio Pace
Nacque a Mondovì (Cuneo), il 3 ott. 1716, da Giovanni Battista e da Anna Maria Ingalis. Cominciò il noviziato presso l'Ordine degli scolopi [...] di Carlo Emanuele III (1773). Nella cerchia torinese era generalmente detestato per il suo carattere superbo, geloso e stizzoso. Sebbene avesse accettato con slancio le nomine amembro dell'Accademia delle scienze di Bologna e della Royal Society di ...
Leggi Tutto
DONDINI
Sisto Sallusti
Il capostipite di questa famiglia di attori fu Carlo, che il Rasi definì "artista di molto pregio per le parti di primo attore e generico primario". Vaghe e incerte sono le notizie [...] evidenziate, più che le sue cospicue capacità comiche, la figura pingue e il volto arguto nell'aspetto placido o in quello stizzoso, e concluse la sua carriera intervenendo nell'episodio Marsina stretta di A. Fabrizi di Questa è la vita (1954).
Morì ...
Leggi Tutto
CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] ” (I, 20), e dal Villani “come filosofo, virtudioso uomo in più cose, se non ch’era troppo tenero e stizzoso” (VIII, 42). E questo apprezzamento del C. come filosofo ritorna nell’Epistola allo illustrissimo signore Federigo d’Aragona, figliolo del ...
Leggi Tutto
CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] ” (I, 20), e dal Villani “come filosofo, virtudioso uomo in più cose, se non ch’era troppo tenero e stizzoso” (VIII, 42). E questo apprezzamento del C. come filosofo ritorna nell’Epistola allo illustrissimo signore Federigo d’Aragona, figliolo del ...
Leggi Tutto
stizzoso
stizzóso agg. [der. di stizza]. – 1. a. Facile a stizzirsi, irritabile: un vecchietto s.; s’era fatta più che mai s. e tormentosa e perfino persecutoria (Morante). b. Pieno di stizza, che rivela stizza: mi rivolse uno sguardo s.;...
agro1
agro1 agg. e s. m. [lat. acer acris, affine ad acutus, acetum, ecc.]. – 1. agg. a. Di sapore complesso, per lo più legato a sostanze acide, tipico del limone e delle frutta acerbe in genere: queste arance sono un po’ agre. b. fig. Aspro,...