FUOCO (XVI, p. 199)
Silvio Ferri
Etnologia e preistoria. - Non è possibile stabilire, neanche approssimativamente, l'epoca in cui il fuoco è stato primamente adoperato dagli uomini; è certo ad ogni modo [...] che a intervalli regolari è destinato a rinnovare il mondo; è il concetto della ἐκπύρωσις, assai comune nell'escatologia stoica, in quella della letteratura apocalittica, ecc.; un saeculum, l'annus in senso mondiale, è appunto determinato da due ...
Leggi Tutto
poesia (poesi')
Alfredo Schiaffini
In D. compare solo la forma ‛ poesì ' (per cui cfr. la voce Grecismi): Ma qui la morta poesì resurga (Pg I 7); per l'interpretazione del passo, alquanto controversa [...] l'interpretazione allegorica della p. era già ben radicata nella cultura greca e può riportarsi in particolare agli stoici, che dell'allegoria si giovavano con larghezza nello spiegare i poeti, e rivelarono inoltre la funzione ammaestratrice della ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le etiche antiche tra bene, virtu e felicita
Federico Zuolo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dietro le profonde diversità che animano [...] solo su ciò che conta: l’autonomia individuale e la libertà del saggio. Pur negando il libero arbitrio, il saggio stoico liberamente accetta il destino e l’ordine cosmico, ponendo fine al dominio delle passioni. L’epicureismo, invece, sostiene che il ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Filone di Alessandria e la sintesi tra pensiero greco ed ebraico
Francesca Calabi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Filone rappresenta [...] echi del pittore della Repubblica che, disponendo di un modello divino, disegna uno stato felice. Compare poi la nozione stoica del mondo come grande città.
La lettura del mondo empirico come copia del mondo intellegibile trova per Filone una chiara ...
Leggi Tutto
ARGENTERIO, Giovanni
Felice Mondella
Nacque a Castelnuovo d'Asti nel 1513. Iniziò gli studi di medicina ed arti nello studio di Torino e li completò a Parigi, dove s i addottorò il 22 giugno 1534. Subito [...] fisiologia e della patologia già formulati da Galeno e strettamente legati alla fisica e alla cosmologia aristotelica e stoica. Si trattava di trovare concetti e teorie forse meno rigidamente concatenati in una costruzione sistematica, forse più ...
Leggi Tutto
VOCHIERI, Andrea
Silvia Cavicchioli
– Nacque ad Alessandria il 15 gennaio 1796 da Giovanni e da Maddalena Casagrande.
Figlio di un notaio alessandrino, originario di Frascarolo Lomellina, compì un biennio [...] pressioni più pesanti (per non dire torture, vietate da poco proprio da Carlo Alberto)» (Pene Vidari, 2011, p. 81) e con stoica fermezza non rivelò i nomi dei ‘fratelli’: ciò che invece fecero tutti i detenuti con lui, tra i quali i delatori Giovanni ...
Leggi Tutto
Naturalista e filosofo (Cosenza 1509 - ivi 1588). Figura di rilievo nel quadro del pensiero filosofico del suo tempo, T. elaborò un naturalismo ilozoistico (cioè una concezione della natura come un tutto [...] tutto pervade come spiritus, e che ha la sua sede nei cieli (soprattutto nel sole: si congiunge qui una suggestione stoica al tema aristotelico del calore celeste, principio di vita); tale spiritus è anche principio di sensibilità, sicché tutti gli ...
Leggi Tutto
QUALITÀ
Guido Calogero
. In generale, il termine filosofico di "qualità" (gr. ποιότης, lat. qualitas) designa qualsiasi aspetto formale, e concretamente determinato, di una data realtà riflettente più [...] , assegna ad esso, nella serie delle categorie, il secondo posto, subito dopo quello della sostanza. E la logica stoica accentua fortemente la valutazione aristotelica, perché, riducendo l'intera serie delle categorie al solo binomio della sostanza e ...
Leggi Tutto
Fiorì attorno al 150 a. C., quale celebratissimo allievo di Aristarco e uno dei più versatili filologi greci. Alla varietà dei suoi interessi avran contribuito gli studî filosofici compiuti sotto lo stoico [...] e dei caratteri divini, per poi fermarsi ai singoli dei. E i criterî ivi seguiti eran certo più vicini ad Aristarco che agli Stoici: si partiva per es. volentieri dai poeti e dalla loro esegesi, massime dagli epiteti divini di Omero, e da essi si ...
Leggi Tutto
Natura
Paolo Casini
Il termine latino natura, passato nelle principali lingue moderne, conserva nella propria etimologia, da nasci, "nascere", l'antica idea di generazione, crescita (affine al greco [...] si può trascurare il ruolo essenziale che l'idea di natura ebbe nell'ambito della ricerca morale. I filosofi cinici, stoici ed epicurei articolarono variamente il problema del nesso tra leggi di natura e convenzioni umane, vita conforme a natura e ...
Leggi Tutto
stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...