Sostanze medicinali la cui finalità è quella di proteggere la mucosa dello stomaco (mucosa gastrica) dall’eccessiva produzione di succhi acidi e di prevenire la comparsa di ulcere gastriche. Esistono diverse [...] classi di g. che, attraverso differenti meccanismi, agiscono inibendo la secrezione acida a livello dello stomaco. ...
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Nei Vertebrati, il tratto del tubo digerente o canale alimentare che segue allo stomaco e sbocca all’esterno con l’orifizio anale. Negli altri gruppi animali si indica con questo nome tutto il canale digerente. [...] , le successive porzioni di tubo digerente che si sviluppano dopo la faringe fino all’entrata del coledoco e cioè esofago, stomaco e, dopo il piloro, la parte dell’i. medio chiamata duodeno. Derivano invece dalla porzione postepatica il resto del ...
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Porzione fissa dell’intestino tenue lunga circa 25 cm, a forma di C, che abbraccia nella sua concavità la testa del pancreas. Si estende dal piloro alla flessura duodenodigiunale (o angolo di Treitz), [...] il d. e l’esterno attraverso la parete addominale, ha finalità palliativa, in caso di ostacolo al transito del cibo nello stomaco (tumori). La duodenenterostomia è un’anastomosi chirurgica tra il d. e un tratto più distale dell’intestino tenue: la ...
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Porzione del mesentere dorsale che nell’apparato digerente dei Vertebrati collega lo stomaco alla parete addominale.
In anatomia umana, la regione anatomica situata nella parte media della parete anteriore [...] dell’addome. È delimitata, in modo convenzionale, da quattro linee immaginarie: una superiore orizzontale, che la divide dall’epigastrio, passante per la parte più bassa del margine costale, una inferiore ...
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abboccamento
Realizzazione chirurgica di una comunicazione tra due organi cavi (anse intestinali, stomaco e intestino, ecc.) o tra uno di essi e la cute (per es., gastrostomia, enterostomia, esofagostomia). ...
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distensibilità
Capacità di un organo, solitamente viscerale, di distendersi fisiologicamente (d. dello stomaco, della vescica, del colon). D. polmonare: la possibilità del polmone di aumentare in fase [...] inspiratoria il proprio volume, contrapponendosi alle forze elastiche delle proprie strutture che tenderebbero a farlo allontanare dalla parete toracica ...
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mixosarcoma
Tumore connettivale maligno a carico di diversi organi (per es., lo stomaco), derivante da germi embrionali di tessuto mucoideo; il termine è usato anche a proposito di formazione di abbondante [...] mucina nel contesto di un sarcoma (evenienza, questa, non infrequente). La terapia è chirurgica ...
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curvatura
Ripiegamento o curva formata da un organo o sua parte. Nello stomaco si dicono grande e piccola c. i margini rispettivamente sinistro e destro dell’organo; nell’uretra maschile sono detti c. [...] prepubica e c. sottopubica i due tratti dov’essa non è rettilinea ...
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GASTROENTEROLOGIA
Giulio SOTGIU
. Il significato etimologico della parola, che è quello di: studio dello stomaco e dell'intestino (dal gr. γαστήρ, "stomaco"; ἔντερον "intestino") non corrisponde a quello [...] neoplastici sul peritoneo, sul fegato, sulla colecisti, ecc.
Altro prezioso mezzo di indagine è quello della biopsia: per l'esofago, lo stomaco, il duodeno o il tenue ci si serve di sottili sonde al cui estremo si trova un dispositivo che permette di ...
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stomaco
stòmaco s. m. [lat. stŏmăchus, che è dal gr. στόμαχος «gola, stomaco»] (pl. -ci o -chi). – 1. a. In anatomia e fisiologia, organo fondamentale dell’apparato digerente dei vertebrati, che interviene nella trasformazione in chimo degli...
v. tr. [der. di stomaco; cfr. il lat. stomachari «adirarsi, stizzirsi», che è dal gr. στομαχέω «essere disgustato»] (io stòmaco, tu stòmachi, ecc.). – 1. Far rivoltare lo stomaco, provocare nausea e disgusto, riferito, come soggetto, a odore...