gastroscopio
gastroscòpio [Comp. di gastro- dal gr. gastèr gastrós "stomaco", e -scopio] [FME] Strumento endoscopico usato per l'esplorazione visiva dello stomaco, in cui viene introdotto attraverso [...] l'esofago; è costituito da una guida ottica flessibile, munita a un estremo di una sorgente luminosa e di una lente, e all'altro di un oculare per l'osservazione delle immagini interne ...
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endoscopia
endoscopìa [Comp. di endo- e -scopia] [FME] Procedimento che, per mezzo di particolari strumenti (endoscopi) introdotti per via naturale o artificiale, consente la visione della superficie [...] di condotti naturali (per es., l'esofago e il colon), di organi cavi comunicanti con l'esterno (per es., lo stomaco), di cavità sierose, allo scopo di rilevarne le eventuali alterazioni e di procedere a interventi locali (→ endoscopio); a seconda ...
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La parte inferiore di una cosa o di qualunque cavità, o anche la parte più lontana rispetto all’osservazione.
Anatomia
La parte emisferica o terminale di un organo cavo o di altra formazione ricurva. [...] Nell’utero è la parte superiore e più larga; nella vescica la parte basilare; nello stomaco, la parte più estroflessa, situata in alto, a sinistra del cardias; nell’occhio, quel complesso di elementi anatomici (retina, con la sua ‘macula’, papilla, ...
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manometria
manometrìa [Der. del fr. manométrie, da manomètre "manometro"] [FME] L'insieme delle tecniche manometriche applicate alla clinica: misurazione della pressione del sangue (nelle arterie e nelle [...] miniaturizzate) è possibile trarre valutazioni sullo stato funzionale di organi per lo più cavi e contrattili (esofago, stomaco, ecc.). ◆ [FML] L'insieme delle questioni fisiche e tecniche attinenti alla misurazione dei valori della pressione di ...
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Anatomia e medicina
Robusta membrana muscolare e tendinea che separa nei Mammiferi la cavità toracica da quella addominale. Prende origine dal sistema dei muscoli retti addominali ed è ritenuto di natura [...] ., dovuta a cause congenite o traumatiche (fig. 1). Gli organi che più frequentemente si erniano sono, in ordine di frequenza, lo stomaco, il colon, l’ileo, l’omento, il fegato, la milza, il pancreas. I disturbi che ne derivano variano moltissimo per ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] dalle cavità nasali, dal naso-faringe, laringe-trachea, polmoni; il s. digerente comprende bocca, faringe, esofago, stomaco, intestino e ghiandole annesse (fegato, pancreas ecc.); al s. circolatorio appartengono il cuore, le arterie, i capillari ...
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Biologia e medicina
La risposta funzionale con cui l’organismo risponde a uno stimolo più o meno violento (stressor) di qualsiasi natura.
I meccanismi dello s. sono stati descritti per la prima volta da [...] su una serie di organi e cellule bersaglio, per es., sui linfociti, sugli organi linfoidi, sulle cellule dello stomaco e del duodeno. Tutto ciò può spiegare gli effetti immunosoppressori provocati da s. intensi (diminuzione del numero dei linfociti ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] accusato di empietà, ma sfuggì al processo riparando a Calcide nell'Eubea, dove morì l'anno dopo (322) di una malattia di stomaco.
Opere e pensiero
Circa la storia e il carattere degli scritti di A. molta luce è stata fatta negli ultimi decenni: gli ...
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Ottava lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio indicava la spirante kh, in quello greco primitivo la spirante laringale h, rappresentata in seguito dallo spirito aspro (‛); la [...] il tono delle fibre muscolari lisce e aumentando la permeabilità capillare. I recettori H2 presenti a livello dello stomaco determinano invece un aumento della secrezione di acido cloridrico: i loro antagonisti (cimetidina, ranitidina, famotidina ecc ...
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STRUMENTI ottici (XXXII, p. 875)
Francesco SCANDONE
Negli ultimi 25 anni, il progresso conseguito negli s. ottici è stato notevole; esso è essenzialmente consistito nella realizzazione di nuovi s., nella [...] tortuoso; ciò è necessario per illuminare, vedere e fotografare zone difficilmente accessibili come, ad esempio, l'interno dello stomaco o altre cavità del corpo umano. Si sfrutta il fenomeno della riflessione totale per il quale un flusso luminoso ...
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stomaco
stòmaco s. m. [lat. stŏmăchus, che è dal gr. στόμαχος «gola, stomaco»] (pl. -ci o -chi). – 1. a. In anatomia e fisiologia, organo fondamentale dell’apparato digerente dei vertebrati, che interviene nella trasformazione in chimo degli...
v. tr. [der. di stomaco; cfr. il lat. stomachari «adirarsi, stizzirsi», che è dal gr. στομαχέω «essere disgustato»] (io stòmaco, tu stòmachi, ecc.). – 1. Far rivoltare lo stomaco, provocare nausea e disgusto, riferito, come soggetto, a odore...