Intossicazione
Giuseppe Ongaro e Enrico Malizia
Con il termine intossicazione, che viene dal latino medievale intoxicare, "somministrare un veleno", derivato da toxicum, "veleno", ed è sinonimo di avvelenamento [...] non dipende soltanto dalla struttura anatomica dell'apparato digerente, ma anche dallo stato funzionale e dal contenuto dello stomaco e dell'intestino; la barriera epatica inoltre, se integra, diminuisce l'assorbimento. L'intestino è l'organo ...
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riproduzione
Aldo Fasolo
Nuovi individui per continuare la specie
Una proprietà fondamentale dei viventi è la capacità di riprodursi, di generare nuovi individui con le caratteristiche della specie [...] attraverso una varietà incredibile di comportamenti. Il maschio di una rana tropicale, per esempio, trasporta i girini nello stomaco fino alla loro metamorfosi, fino al momento cioè in cui le giovani rane possono lasciare il loro insolito rifugio ...
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FORNI, Giuseppe Gherardo
Salvatore Vicario
Nato a San Giovanni in Persiceto (Bologna) da Francesco Giovanni, notaio, e da Giuseppina Lodini il 6 febbr. 1885, compì gli studi liceali a Bologna, quindi [...] plastica, in Bull. delle scienze mediche, LXXXIII [1912], pp. 513-528; Contributo allo studio del sarcoma primitivo dello stomaco, in La Riforma medica, XXX [1914], pp. 624-633; Sulla chirurgia delle vie biliari. Osservazioni cliniche ed anatomo ...
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GHEDINI, Giovanni
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Mirano, nell'entroterra veneziano, il 31 dic. 1877 da Giuseppe, avvocato, e da Elena Tommaseo, cugina di Nicolò. Conclusi con il conseguimento della [...] La Clinica medica italiana, XLVIII [1909], pp. 412-434, in coll. con G. Mascherpa; Sulla tonicità e motilità dello stomaco soggetto all'azione di tossine ed endotossine influenzali. Ricerche sperimentali, ibid., XLIX [1910], pp. 152-158, in coll. con ...
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FACCHINI, Francesco
Renato G. Mazzolini
Nacque a Forno (ora frazione di Moena, in provincia di Trento) il 24 ott. 1788 da Domenico e Margherita Degaudenz. Dal sacerdote Cristoforo Welponer fu avviato [...] a esplorare con meticolosità crescente la flora, la fauna e la conformazione geologica del territorio patrio.
Sofferente di un tumore allo stomaco, si spense nella sua casa di San Giovanni di Fassa (prov. di Trento) il 6 ott. 1852.
Eredi universali ...
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FICHERA, Gaetano
Salvatore Vicario
Nato a Catania l'8 marzo 1880 da Filadelfo, ingegnere, e da Anna Gallo, studiò medicina e chirurgia all'università di Roma, ove si formò alla scuola di illustri maestri: [...] chirurgica dell'Univ. di Roma, III (1910), pp. 473-511, con S. Torretta; Contributo alla patologia e chirurgia dello stomaco, in Tumori, V (1917), pp. 380-415; Contributo alle splenopatie chirurgiche, in Il Policlinico, sez. chirurgica, XXIX (1922 ...
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Ferro
Anna Maria Paolucci
Il ferro, elemento chimico metallico (simbolo Fe) diffuso in natura sotto forma di composti minerali, dal punto di vista biologico appartiene alla categoria dei microelementi, [...] , come dolori epigastrici, nausea, diarrea, l'intensità dei quali dipende dalla dose e aumenta se i preparati sono assunti a stomaco vuoto.
Bibliografia
R. Yip, P.R. Dallman, Iron, in Present knowledge in nutrition, ed. E.E. Ziegler, L.J. Filer ...
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GIOVANARDI, Eugenio
Stefano Arieti
Nacque da Antonio e da Rosa Vecchi a San Faustino, località allora non ancora inglobata nella città di Modena, il 19 giugno 1820. A Modena completò l'istruzione classica [...] altre testimonianze di vita successiva al parto, quale per esempio il reperto di materiale deglutito all'interno dello stomaco (Contribuzione alla dottrina dell'infanticidio, in Memorie della R. Accademia di scienze, lettere e arti di Modena, XIX ...
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Epitelio
Daniela Caporossi
Si definisce epitelio (dal latino scientifico epithelium - dal greco ἐπί, "sopra", e θηλή, "capezzolo" -, usato in origine per indicare la pelle che copre il capezzolo) il [...] mammarie. L'epitelio delle mucose di rivestimento delle cavità corporee comunicanti con l'esterno, come per es. stomaco e intestino, trae origine invece dall'entoderma primitivo, come anche le ghiandole annesse al canale digerente, quali fegato ...
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COLZI, Francesco Alfonso Faustino
Giuseppe Armocida
Nacque a Monsummano (Pistoia) il 15 febbr. 1855 da Ottaviano e da Irene Brunetti. Compiuti gli studi medi, si recò a Pisa dove si immatricolò nella [...] per osteoartrite tubercolare, la castrazione nella tubercolosi del testicolo. Del suo interesse per la chirurgia dello stomaco resta testimonianza nel resoconto di alcuni suoi interventi di piloroplastica e di gastroenterostomia (Contributo alla cura ...
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stomaco
stòmaco s. m. [lat. stŏmăchus, che è dal gr. στόμαχος «gola, stomaco»] (pl. -ci o -chi). – 1. a. In anatomia e fisiologia, organo fondamentale dell’apparato digerente dei vertebrati, che interviene nella trasformazione in chimo degli...
v. tr. [der. di stomaco; cfr. il lat. stomachari «adirarsi, stizzirsi», che è dal gr. στομαχέω «essere disgustato»] (io stòmaco, tu stòmachi, ecc.). – 1. Far rivoltare lo stomaco, provocare nausea e disgusto, riferito, come soggetto, a odore...