Economista e letterato (Milano 1728 - ivi 1797), figlio di Gabriele; fratello di Alessandro e di Carlo. Uomo d'assai varia cultura e di notevole indipendenza di pensiero, tipico rappresentante del riformismo [...] degli scolopi a Roma e nuovamente dei gesuiti a Milano e a Parma, dal 1750 membro dell'Accademia dei Trasformati di Milano, fu i saggi Ricordi a mia figlia (1777; pubbl. 1854); la Storiadi Milano (1783-99; continuata da P. Custodi); ecc. Importante ...
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Scrittore italiano (Roma 1917 - Montecarlo, Lucca, 1987), dimorò a lungo nel Volterrano, dove prese parte alla Resistenza; per molti anni fu professore di liceo a Grosseto. La sua narrativa appare dominata [...] Bilenchi, d'ogni manierismo bozzettistico, anche se non immune dal pericolo di una certa aridità cronachistica (Il cacciatore, 1964; Tempi memorabili, 1966; Storiadi Ada, 1967; Ferrovia locale, 1968), e più "drammatico" che lirico, articolato com'è ...
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Umanista (Terranuova, oggi Terranuova Bracciolini, 1380 - Firenze 1459). Nel 1403 ebbe a Roma l'ufficio di scrittore apostolico, nel 1414 seguì la Curia al concilio di Costanza, ma, più che seguirne le [...] di Stazio, l'Astronomicon di Manilio, le Puniche di Silio Italico, la Storiadi Ammiano Marcellino, il De rerum natura di Lucrezio, otto orazioni ciceroniane, e altre opere minori. Dal 1418 passò 4 tristi anni in Inghilterra, e nel 1423 tornò a Roma ...
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Scrittore italiano (Palmi 1898 - Roma 1985). Critico letterario (1921) dell'Ordine nuovo di Torino e (1923-25) dell'Unità di Milano, dopo la Liberazione fu condirettore del quotidiano Il Tempo e direttore [...] dell'Epoca diRoma; fu tra i fondatori (1929) del premio letterario Viareggio, che presiedette dal 1946. Dopo alcuni volumi di versi ( quadrilogia Storia dei Rupe (1969-73). Le qualità migliori di R. paiono però rivelarsi in romanzi e racconti di più ...
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Critico e scrittore italiano (Casalincontrada 1863 - ivi 1928); prof. di lingue e letterature neolatine all'univ. di Genova (1891), passò all'univ. diRoma per insegnarvi dapprima (1905) la letteratura [...] farraginoso, il tecnicismo e l'angusta specializzazione, in nome di un ideale umanistico della cultura sempre legata alla concreta storia. La sua rivista La cultura e il gruppo di studiosi che vi faceva capo rappresentarono, specie nel decennio 1920 ...
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Scrittore italiano (Catania 1899 - Roma 1981); professore universitario dal 1934, ha insegnato storia delle dottrine politiche nelle università di Firenze e diRoma. Socio corrispondente dei Lincei (1966). [...] (2 voll., 1957); Il pensiero politico di Scipione Ammirato (1963); Machiavelli e Roma (1970); Petrarca e Roma (1974); Il problema della ragion di stato nell'età della Controriforma (1979); Aspetti distoria del pensiero politico (2 voll., 1980-82 ...
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Scrittrice (n. Cambridgeport, Massachusetts, 1810 - m. al largo di Fire Island, New York, 1850). Appartenne al gruppo dei trascendentalisti e fu direttrice della rivista Dial (1840-42). Durante un viaggio [...] per il suo eroismo durante l'assedio diRoma nel 1849. Fu anche amica di Mazzini. Perì in un naufragio col marito e il figlio mentre ritornava in America; un suo manoscritto sulla storia della rivoluzione romana andò perduto. L'edizione ...
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Filologo italiano (Roma 1835 - Firenze 1927), prof. di letteratura greca all'univ. di Pisa (1859), poi (1872) di Firenze e, per breve tempo, diRoma; socio nazionale dei Lincei (1875); senatore dal 1891. [...] l'opera maggiore fu il Virgilio nel Medioevo (1872), che è anche una storia della cultura occidentale da Augusto a Dante. Studiò i papiri di Ercolano, diede l'edizione di alcuni di essi (Index Stoicorum) e ne propugnò lo studio; si rivolse poi alle ...
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Letterato (Lecce 1531 - Firenze 1601), studiò legge a Napoli, poi fu a Roma, Venezia, Lecce, dove fondò l'Accademia dei Trasformati, di nuovo Napoli; stabilitosi infine a Firenze (1569), per incarico del [...] e larga conoscenza delle fonti ma con ingenuità critica, una storiadi Firenze dalle origini al 1574 (morte di Cosimo I), compiuta (1641) da Scipione A. il Giovane. Fra gli altri suoi scritti: la commedia I trasformati (1561); un'opera sulle Famiglie ...
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Scrittore (Firenze 1869 - Roma 1937). Redattore-capo del Convito di A. De Bosis e collaboratore di numerose riviste, autore di poesie e romanzi di gusto dannunziano (fra cui la trilogia: L'orda d'oro, [...] del Museo Napoleonico diRoma; le sue opere migliori sono di carattere fra erudito e artistico, di argomento e ambiente romano: Le chiese diRoma (1900); Le cronache del Caffè Greco (1930); Roma romantica (1935); Storia romana di trent'anni 1770 ...
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dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur
〈dum ròme konsùlitur saġùntum ekspun’n’àtur〉 (lat. «mentre a Roma si delibera, Sagunto viene espugnata»). – Frase che si suole citare (anche in forma abbreviata: dum Romae consulitur) a proposito di...
governo di prossimita
governo di prossimità loc. s.le m. Governo locale, amministrazione pubblica che i cittadini percepiscono come immediatamente vicina alle loro necessità. ◆ «Ora bisogna mettere ordine, bisogna mettere dei paletti. Si rischia...