Poeta latino (Venosa 65 a. C. - Roma 8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent'anni si recò ad Atene, a completare [...] dei periodi più difficili dellastoria romana: egli si forma nell'età dell'ultima guerra civile e inquietudine per le difficoltà e i dolori dell'uomo. Il suo animo è pacificato dalla profonda , alimenta la sua naturale disposizione alla solitudine, ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] né dio, né le nature spirituali, e neppure la storia, naturale o politica, perché fondata sull'esperienza o sull'autorità naturali e quelli artificiali (i corpi artificiali sono le comunità politiche, create dall'uomo, i naturali sono opera della ...
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Naturalista francese (Bazentin le Petit, Somme, 1744 - Parigi 1829); gli si devono importanti contributi in geologia, meteorologia, botanica, zoologia, paleontologia, e in particolare la prima [...] e solo intorno al 1768 prese a occuparsi di storianaturale. Membro dell'Académie des sciences, nel 1789 ottenne un impiego come all'uomo, probabile discendente, come egli precisò, dello scimpanzé. Piuttosto che l'ultimo erede della tradizione ...
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Fisico, matematico e filosofo francese (Parigi 1717 - ivi 1783). Amico di Voltaire e Diderot, collaborò all'Enciclopedia, di cui redasse il Discorso preliminare (1751), vero e proprio sommario dell'enciclopedismo [...] naturale del generale d'artiglieria Destouches e di M.me de Tencin, fu abbandonato alla nascita sui gradini della utilità diviene così il principio che regge la vita dell'uomo e ne spiega la storia. Per la loro utilità pratica (quasi immediata) e ...
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Filosofo e storico tedesco (Biebrich 1833 - Seis, od. Siusi, 1911). Tra i più importanti esponenti dello storicismo contemporaneo, venne influenzato dalla cultura neokantiana, positivistica, e dalla cultura [...] D. alla storiadella cultura si ricordano quelli dedicati a Schleiermacher, al giovane Hegel, alla formazione del moderno spirito europeo (questi ultimi tradotti in italiano col titolo L'analisi dell'uomo e l'intuizione della natura dal Rinascimento ...
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Boncinelli, Edoardo. - Genetista e divulgatore scientifico italiano (n. Rodi 1941). Laureatosi in fisica all’Università di Firenze, si è dedicato allo studio della genetica e della biologia molecolare [...] superiori e dell’uomo. L’approfondimento dei meccanismi di formazione dell’asse corporeo e della corteccia cerebrale di aforismi Arcibaldone e il saggio Umano; L'animale irrequieto. Storianaturaledella scontentezza (con M.F. Ferrario, 2024). B. è ...
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Erudito (n. 1190 circa - m. Beauvais 1264). Domenicano, V. deve la sua fama è allo Speculum maius, che viene considerata come la più vasta tra le enciclopedie medievali, un grandioso mosaico di sentenze [...] il peccato originale con l'aiuto delle scienze e delle arti, delle quali vengono all'uomo fornite le cognizioni generali; Speculum historiale (in 31 libri), che, in ordine cronologico, offre una storia del mondo dalla creazione fino al sec ...
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Kertész, Imre
Armando Nuzzo
Scrittore e traduttore ungherese, nato a Budapest il 9 novembre 1929, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 2002. Proveniente da una famiglia borghese, nel giugno [...] e omogenea opera. Il totalitarismo, la libertà dell'individuo, l'imperscrutabile irrazionalità dell'uomo e la sua 'naturale' predisposizione alla sottomissione dell'altro, l'impossibilità dell'incontro e della pacificazione di mondi diversi sono temi ...
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Economista e sociologo statunitense (Walders, Wisconsin, 1857 - Menlo Park, California, 1929), di origine norvegese. Seguace di Spencer, si propose, nelle sue molte opere, di analizzare da vari punti di [...] (V. teorizza tra l'altro come istinto naturaledell'uomo un "istinto d'industriosità", instinct of workmanship) dell'evoluzione sociale del mondo occidentale, una sorta di teoria tecnologica dellastoria, sia la sua discutibile interpretazione della ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensiero di B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] persona o Io (risolvente in sé tutto il reale naturale o storico), il quale "è" tale in ricercare nell'artista l'uomo, ossia di considerare la della prospettiva hegeliano-spaventiana (per cui la storiadella filosofia è l'attuarsi progressivo dello ...
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naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato e si indica tuttora in alcuni paesi l’indagine...
naturalismo
s. m. [der. di naturale]. – 1. Dottrina, teoria, tendenza filosofica o culturale che assume la natura a proprio fondamento, come oggetto esclusivo di indagine e supremo principio esplicativo o come modello normativo da imitare,...