DECEMBRIO, Uberto
Paolo Viti
Nacque a Vigevano intorno alla metà del sec. XIV, o poco dopo (le date proposte, 1350 dal Corbellini e 1370 dal Borsa, non trovano conferma documentaria). Il padre Anselmo [...] con scritti e massime di Cicerone, soffermandosi in una monotona esposizione. Il dialogo, rimasto interrotto dopo i due della vita umana. Pochissime sono le altre lettere, strettamente familiari del D.; alcune sono indirizzate al figlio Modesto ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] dal 17° sec.: il dibattito sul metodo scientifico, strettamente collegato all'espansione delle moderne scienze della natura, riferimento a una 'retorica ristretta', e comunque più monotona di quella freudiana. Forse è questo il limite maggiormente ...
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«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto»
(Wolfgang Amadeus Mozart)
Attualità di un genio
di Sandro Cappelletto
27 gennaio
In tutto il mondo [...] K 478 inciso nel 1965, e la costante, anche monotona, ricerca di un equilibrio tra le diverse pulsioni di lo ‘sostituisce’, esercitando una sorta di ‘commento’), mantenendo strettamente la sua fraseologia originale e, con occasionale eccezione, la ...
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Ansia, depressione, stress
Umberto Galimberti
Ansia
Il termine ansia è spesso assimilato a quello di angoscia perché la distinzione terminologica è reperibile solo nelle lingue di origine latina. In [...] essendo l’esistenza umana aperta al futuro, l’angoscia è strettamente connessa all’avvenire, che è poi quell’orizzonte temporale in inibizione del pensiero sono disturbi che sorgono lenti e monotoni con perdita di iniziativa e di progettualità. L’ ...
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DECEMBRIO, Angelo Camillo
Paolo Viti
Nato forse nel 1415 a Milano da Uberto, illustre umanista della corte milanese di Gian Galeazzo e di Gian Maria Visconti, e da Caterina Marrazzi, figlia di un famoso [...] della stessa opera, compiuta dal padre Uberto.
Gli stretti rapporti del D. con il fratello Pier Candido 173v-174r) In funere illustrissimi ducis Francisci Sfortiae immortalis. Nella monotona ripetizione di toni e di concetti tutti tesi ad esaltare la ...
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DELLA VALLE, Federico
Giovanna Romei
Nacque intorno al 1560 nel territorio dell'Astesana, probabilmente nelle Langhe, sotto la giurisdizione gonzaghesca o sabauda. L'attributo di "Astegiano" che compare [...] manierismo tardorinascimentale e nel barocco. "Unità intensa e monotona del linguaggio" che per alcuni versi prelude all' a Schiller. Le prime due redazioni si collegano strettamente all'ambiente sabaudo nell'enfatizzazione di alcuni riferimenti a ...
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DE MAGISTRIS, Giovanni Andrea
Simonetta Coppa
Fu attivo come pittore nel primo quarto del sec. XVI (notizie dal 1504 al 1529) nel Comasco e in Valtellina, dove restano numerose opere, principalmente [...] sicurezza dal Togni (1974, pp.46, 116), è provata dalle strette congiunture con la Crocefissione di Buccinigo, in particolare fra le figure della e Sigismondo De Magistris, econtraddistinta dalla monotona iterazione di tipologie, basate su goffi ...
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DOMENICO da Prato
Paolo Viti
Mancano precise testimonianze sull'anno di nascita, la quale tuttavia dovette avvenire intorno al 1389, come appare dalla dichiarazione catastale autografa prodotta da D. [...] su capacità tecniche. Infatti, D. generalmente attinge, con monotona ripetizione e senza originalità, o a elementi della mitologia sulla Fortuna "Surge, nunc surge", o in quelle più strettamente morali, basate sulla fede ("Corta fe' la mia vista"), ...
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CANIGIANI, Bernardo
Fabio Troncarelli
Nacque a Firenze il 21 sett. 1524 da Lorenzo di Matteo e da Lucrezia Morelli. Incline alle lettere, ricevette un'educazione molto accurata e per la sua precocità [...] del Cinquecento, sul cui scenario sfilano con monotona varietà sempre gli stessi avvenimenti: ricevimenti fastosi, variazioni dei prezzi. Da un punto di vista più strettamente personale il soggiorno ferrarese non fu certo tranquillo: sofferente ...
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COMPAGNONI, Pompeo
Roberto Volpi
Nacque a Macerata il 20 apr. 1602 da Giuliano e da Angelina Floriani. La famiglia era tra le più antiche e illustri della città. Ma anche la casata materna, originaria [...] lo protesse per tutto il resto del pontificato; entrò in stretta amicizia, fra i moltissimi altri, col cardinale Facchinetti e con all'epoca. In complesso la lettura riesce alquanto monotona: solo riferendo fatti di particolare drammaticità (battaglie ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...