Musicista (St. Félix-de-Caraman, Alta Garonna, 1872 - Céret 1921), studiò a Tolosa e (con A. Magnard e V. d'Indy) a Parigi. Compose musica di ogni genere, meglio riuscendo nella strumentale, in un'arte [...] di squisita raffinatezza, che per l'aspetto stilistico può ricordare quella di C. Franck e di G. Fauré ...
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Musicista (Venezia 1596 circa - ivi 1668). Sacerdote, studiò a Venezia con C. Monteverdi e fu, in S. Marco, cantore, organista, vicemaestro e maestro di cappella. Compose messe, salmi, mottetti, madrigali, [...] musica strumentale (Canzoni per sonare) e le opere teatrali Ercole in Lidia (1645) e Argiope (in collab. con A. Leardini, 1649), le quali ultime lo pongono tra i più noti esponenti del teatro musicale veneziano. ...
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Musicista (Rimini 1725 - Parma 1801). Studiò il violino con G. Tartini, la composizione con F. A. Vallotti. Fu violinista e direttore d'orchestra alla corte di Parma e fu autore di musica strumentale. ...
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Musicista (Grand-Lemps, Isère, 1867 - Parigi 1923); studiò alla parigina École Niedermeyer, fu organista di chiesa e autore di molte operette ispirate allo stile di J. Offenbach, nonché di musica sacra [...] e strumentale. ...
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Musicista (Bologna 1660 circa - Copenaghen 1732). Nel 1692 violinista a Bologna, poi (dal 1700 circa) maestro della Cappella di corte in Danimarca. Compose alcune opere, fra cui Libussa (1703), e molta [...] musica strumentale. ...
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La b. ha subìto in Italia un mutamento abbastanza profondo nel suo funzionamento strumentale, in seguito all'entrata in vigore, alla data del 1° luglio 1956, dell'art. 17 della legge 5 gennaio 1956, n. [...] i (legge Tremelloni). Tale articolo stabilisce che gli agenti di cambio, le aziende e istituti di credito, le società finanziarie e fiduciarie, i commissionarî di b. e i cambiavalute devono tenere un libro ...
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Vedi Rapporto tra ricorso principale e ricorso incidentale dell'anno: 2014 - 2015
Rapporto tra ricorso principale e ricorso incidentale
Riccardo Villata
Luca Bertonazzi
Premessa una ricognizione della [...] di quello incidentale», «perché entrambe le imprese», così come «il più contiene il meno», «sono titolari dell’interesse minore e strumentale all’indizione di una ulteriore gara»11. Tale principio si presta ad essere applicato non solo al caso di due ...
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Insieme di strumentisti che collaborano a un’esecuzione musicale, riuniti in un preciso ordine per gruppi di strumenti e disposti a semicerchio sia per motivi di acustica, sia per osservare i gesti e per [...] autonoma (ossia senza voci), alcuni teorici chiamarono o. un insieme di musicisti più o meno ampio.
I primi raggruppamenti strumentali vennero chiamati anche concerti e non avevano una forma fissa; verso la metà del 17° sec. prevalse il suono degli ...
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Musicista (Venezia 1671 - ivi 1750). Compositore e violinista, svolse la sua attività principalmente a Venezia, con soggiorni più o meno lunghi a Firenze, a Monaco di Baviera e in altre città. Scrisse [...] solistico propone la forma caratteristica e compiuta (esposizione, svolgimento, ripresa) che A. Vivaldi e J. S. Bach fecero propria. Le sue composizioni strumentali appaiono d'altra parte notevoli per inventiva melodica e per vivacità ritmica. ...
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Musicista (Fano 1740 - Madrid 1798 circa); violinista provetto, fu a Madrid dal 1762, dapprima presso il duca d'Alba, poi come sovrintendente della musica a corte; fu anche compositore di molta musica [...] strumentale (tra cui 33 sinfonie). ...
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strumentale
(letter. istrumentale, ant. instrumentale) agg. [der. di strumento]. – 1. Eseguito, attuato per mezzo di strumenti: a. Con riferimento a strumenti di misura: osservazioni, rilievi, dati s.; in aeronautica, volo s. (detto anche...
strumentalismo
s. m. [dall’ingl. instrumentalism, der. di instrumental «strumentale»]. – 1. a. Dottrina filosofica, elaborata dal filosofo e pedagogista statunitense J. Dewey (1859-1952), secondo cui l’intelligenza, le idee, le teorie sono...