GIULINI, Giorgio
Stefano Meschini
Luca Conti
Figlio primogenito del conte Giuseppe e di Angela Sadarini, di nobile famiglia novarese e già vedova del conte Diego Gera, nacque a Milano nel palazzo di [...] (1960), 3, pp. 106-121; G. Petronio, Parini e l'illuminismo lombardo, Milano 1961, p. 21; G. Barblan, La musica strumentale e cameristicaa Milano nel '700, in Storia di Milano, XVI, Milano 1962, pp. 626, 629, 640; F. Venturi, Settecento riformatore ...
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PETRACCO dall'Incisa
Francesco Bettarini
PETRACCO (Pietro, Petraccolo) dall’Incisa. – Padre del poeta Francesco Petrarca, nacque ad Arezzo da Parenzo di Garzo, all’incirca nel 1266.
Fu notaio, epigono [...] Al ritorno da questa missione, anche Petracco subì la stessa sorte dei suoi compagni di fazione, vittima di un’accusa strumentale intentata contro di lui da Albizzo Franzesi. Il 20 ottobre, dopo essere stato accusato di aver falsificato un istrumento ...
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BANDINI, Sallustio Antonio
Mario Mirri
Nacque a Siena il 19 apr. 1677, terzogenito di Patrizio e di Caterina Piccolomini.
I Bandini, in realtà, signori di Castiglioncello, originari di Massa Marittima, [...] della ricchezza come possibilità di procurarsi tutto ciò che si può desiderare, e la osservazione sulla funzione puramente strumentale della moneta ("mallevadore" e "vile ministro"), tanto da poter essere sostituita anche dalla moneta fiduciaria o da ...
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MARSILI, Antonio Felice
Marta Cavazza
MARSILI (Marsigli), Antonio Felice. – Nacque a Bologna il 30 maggio 1651, e non nel 1649 come riportano Fantuzzi e quanti lo hanno seguito. Era il figlio primogenito [...] compatibili con la religione le idee, ben più pericolose, di Aristotele. L’insistenza sul carattere necessitato e strumentale del connubio tra cristianesimo e aristotelismo rivela l’influenza delle pagine antiaristoteliche di G. Ciampoli: le opere ...
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IMPERIALE, Andrea Bartolomeo
Enrico Basso
Figlio di Domenico di Francesco nacque a Genova in data non nota, da collocare presumibilmente tra il 1370 e il 1380 (poiché già nel 1409 egli godeva di una [...] francese nel 1396. Tuttavia, nonostante il dispiegarsi di una serie di astuzie diplomatiche e cerimoniali e il tentativo strumentale di contrapporre in qualche modo le esigenze di Genova e Savona, Filippo Maria ottenne modifiche assai lievi alle ...
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LANDUCCI, Lando
Marco Mantello
Nacque a Sansepolcro il 2 giugno 1855, da Pietro e Amelia Camaiti. Svolse gli studi secondari ad Arezzo. Iscritto alla facoltà di giurisprudenza di Pisa, seguì le lezioni [...] riflettere "la civiltà", erano in tal modo ancorati all'ideologia del regime. Essa assumeva un ruolo quasi strumentale rispetto alla preoccupazione di affermare l'universalità del Corpus iuris nell'ambito di un sistema giuridico considerato unitario ...
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GROSSO, Giuseppe
Fausto Goria
Nacque a Torino il 24 luglio 1906 da Carlo, avvocato, e da Anna Ferrero Gola.
Il G., perso il padre in giovane età, compì gli studi secondari presso il liceo Cavour e si [...] - e diede impulso all'istituzione, nel 1958, dell'Istituto di ricerche economico sociali (IRES), divenuto poi, nel 1971, ente strumentale della Regione Piemonte - da lui presieduto nei primi anni di vita - con il compito di predisporre gli studi di ...
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CUGIA, Stanislao
Fabrizio Fabbrini
Nacque a Salerno il 13 maggio 1877 da Pasquale e da Teresa Giani, in una famiglia sarda. Si trasferì a Cagliari ove, dopo gli studi liceali, si laureò in giurisprudenza; [...] del diritto romano a puro filologismo. Non però sprezzava la filologia, ma la accoglieva nel suo aspetto strumentale, di cui fece uso eccellente, quale esegeta. E' un altro aspetto del suo indirizzo pandettistico: la ricerca interpolazionistica ...
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FALCONE, Giovanni
Salvatore Lupo
Nacque a Palermo il 18 maggio 1939, terzo figlio (dopo Anna, nata nel 1934, e Maria, nata nel 1936) di Arturo, medico e direttore del laboratorio provinciale di igiene [...] ad ogni ulteriore generazione, i collegamenti si fanno sempre più fitti a seguito di matrimoni tra cugini». Definì «strumentale», soltanto «apparente», il «recupero di valori tradizionali» e preferì un paragone modernissimo: ci si trovava davanti ...
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PALADIN, Livio
Lorenza Carlassare
PALADIN, Livio. – Nacque a Trieste il 30 novembre 1933, da famiglia di origine istriana, figlio di Giovanni e di Rita Possa.
Il padre, nato a Visignano d’Istria, insegnante, [...] Stato: la distinzione fra apparato statale e popolo è fondamentale nel pensiero di Paladin, che insiste sulla natura strumentale dell’apparato rispetto al sovrano (il popolo) e sulla conseguente responsabilità dei soggetti cui è demandato l’esercizio ...
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strumentale
(letter. istrumentale, ant. instrumentale) agg. [der. di strumento]. – 1. Eseguito, attuato per mezzo di strumenti: a. Con riferimento a strumenti di misura: osservazioni, rilievi, dati s.; in aeronautica, volo s. (detto anche...
strumentalismo
s. m. [dall’ingl. instrumentalism, der. di instrumental «strumentale»]. – 1. a. Dottrina filosofica, elaborata dal filosofo e pedagogista statunitense J. Dewey (1859-1952), secondo cui l’intelligenza, le idee, le teorie sono...